L'archeologia del Vicino Oriente. L'Asia occidentale in eta tardoantica e medievale
Francesca Zagari
Laura Saladino
Paolo Cuneo
Maria Adelaide Lala Comneno
Basema Hamarneh
Jean-Pierre Sodini
Michele [...] l'opposizione della popolazione legata al culto di Mitra, al mazdaismo, ai culti locali dellaluce e della Luna (divinità mediterranei (ad es., a Corinto), ma aveva una diffusione che vedeva forse il principale addensamento extraitaliano proprio in ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] dellaluce e quindi specchio del divino, è, secondo il pensiero analogico dell'epoca, prerogativa dell'ambito del sacro e altrettanto della (Liscia Bemporad, 1980).Lo stile parigino trovò ampia diffusione non solo in loco, ma anche nella Francia ...
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Vedi MONUMENTO FUNERARIO dell'anno: 1963 - 1995
MONUMENTO FUNERARIO
G. A. Mansuelli
A. Tamburello
L. Lanciotti
A. Tamburello
A. Generalità; B. Civiltà egiziana; C. Civiltà mesopotamica; D. Civiltà [...] dalla stele e dai σήματα. L'area di diffusionedelle stele connesse col tumulo arriva del resto alla Crimea a tumulo. Scavi del 1954 in una tomba presso Yinan hanno portato alla luce un complesso di otto camere ipogee, con ingresso da S, larga m 7 ...
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Vedi PREISTORICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PREISTORICA, Arte
A. M. Radmilli *
P. Graziosi *
S. M. Puglisi
E. Castaldi
S. M. Puglisi
Gli argomenti trattati in questa voce riguardano principalmente [...] e cronologiche. La documentazione sino ad ora venuta in luce non ci permette ancora di dire una parola definitiva circa addirittura imprigionati in esse.
Al di fuori dell'area di diffusionedella grande arte franco-cantabrica, si ritrovano in ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Marialaura Di Mattia
Oscar Nalesini
Adolfo Tamburello
Paola Mortari Vergara Caffarelli
Filippo Salviati
Caratteri generali
di [...] .C. e il 300 d.C. riflette una certa diversità culturale, legata in parte alla diffusionedella cultura Yayoi nelle isole dell'arcipelago nipponico. Negli stanziamenti messi in luce nel Sud-Ovest del Paese, come a Otsuka, Seto, le aree cimiteriali ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio IV Sabina et Samnium
Andrea R. Staffa
Regio iv sabina et samnium
Introduzione
Fra le regioni in cui si era articolata la divisione augustea dell’Italia antica la [...] votivi anatomici venuti alla luce in passato.
Singolare testimonianza delle forme più genuine della religiosità italica poi trasmigrate nel tessuto religioso della regio IV d’età romana appare infine la vastissima diffusione del culto di Ercole ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] iconografiche e compositive di segno teofanico, attestando la diffusione di un linguaggio figurativo che finalmente desse forma a posto sotto il catino, contenente un'esaltazione dellaluce, di sensibilità affine al suggestivo testo dispiegato ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] il cimitero ipogeo di S. Sebastiano. La massima diffusionedelle strutture per i pasti funebri è però attestata in dellaluce e come rappresentazione della fede, in richiamo a numerosi accenni evangelici. L'importanza della presenza dellaluce ...
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L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] a partire dal III si rileva una grande diffusionedell'architettura dorica in Asia Minore. Contrariamente a quanto articolati da esedre e pilastri, si aprivano finestre che davano luce ai diversi piani, mentre è possibile che l'intera struttura ...
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L’epigrafia costantiniana
La figura di Costantino e la propaganda imperiale
Gian Luca Gregori
Alister Filippini
La documentazione epigrafica, consistente per la maggior parte di iscrizioni in lingua [...] il santuario ‘etnico’ degli Umbri, in Umbria Cristiana. Dalla diffusione del culto al culto dei santi (secc. IV-X), sulla statua con corona radiata si veda I. Tantillo, L’impero dellaluce. Riflessioni su Costantino e il sole, in Mélanges de l’École ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...