LEGATURA
J. Vezin
O. Mazal
P. Canart
M. Bernardini
Procedimento che conclude la lavorazione del libro, costituito da un assemblaggio di quaternioni cuciti e protetti da una copertura flessibile o [...] per la loro collocazione risultavano protetti dalla polvere e dalla luce, dimostrano che alcune coperte oggi grigiastre erano in origine tinte 121, fig. 5). La l. della Walters Art Gall. attesta anche la diffusione di una tipologia che ebbe un ...
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VICHINGHI
K. Bornholdt
Popolazioni danesi, svedesi e norvegesi che nell'Alto Medioevo abitavano l'Europa settentrionale, note anche come Normanni (v.); il termine V. veniva utilizzato per definire i [...] ; la diffusione di questo tipo di imbarcazione ne dimostra inoltre le sue qualità tecniche.Lo sviluppo delle arti decorative , getta luce su una società florida che aveva buoni contatti commerciali. Ritrovamenti di questo periodo a Ribe e, dell'800 ca ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] , 1987).L'Italia gotica, nella fase iniziale delladiffusione del nuovo sistema architettonico, subì certamente, a 1935, pp. 5-70; V. Crispolti, Santa Maria del Fiore alla luce dei documenti, Firenze 1937; W. Paatz, Werden und Wesen der Trecento- ...
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Africa - La Nubia dalle origini all'età romana
Andrea Manzo
Alessandra Bravi
Nubiapremessa
La Nubia propriamente detta è la regione che il Nilo attraversa tra ed-Debba e Assuan, ma spesso questa denominazione [...] Kerma. Proprio a Kerma si sono anche messe in lucedelle dimore e delle botteghe di vasai di questa fase, mentre a Kawa e con ingresso a pilone, che conobbe in questa fase ampia diffusione. Il più antico tempio noto dedicato ad Apedamak è quello di ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] anche a centri della Britannia nordoccidentale (Bruce-Mitford, 1987).Poco documentabile a livello oggettuale, la diffusione del b., almeno : depositi riferibili ai secc. 6°-7° sono venuti alla luce in Siria, nell'Ellesponto, in Albania, a Cipro e ...
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CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] che hanno favorito l'affermazione e la diffusione di questo tipo di abitazione in regioni diversi edifici di abitazione, messi in luce dalle ricerche archeologiche, mostrano il ricorso allo schema usuale della c. con un cortile interno, ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] avrebbero garantito l'osservanza dei principi della morale cristiana, non ebbero diffusione in ambito bizantino, ove prevalse secolo.Ad Antiochia e ad Alessandria sono tornate alla luce le fondazioni dei grandi impianti termali del 4° secolo ...
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CIBORIO
A.M. D'Achille
Struttura quadrangolare fissa che sormonta l'altare, in genere aperta da ogni lato e costituita da quattro sostegni sorreggenti una copertura, che si riducono a due nei casi in [...] a quello vasto dell'intera chiesa, oltre a ripararlo dalla polvere, funzione quest'ultima messa in luce dal Caeremoniale 1979).Accanto a questi esempi, a documentare la diffusionedell'arredo anche in ambito orientale, possono essere ricordati molti ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] con ben più ampia diffusione e varietà.Più lineare è il quadro della decorazione pavimentale in Grecia e nei Balcani: grazie alle indagini archeologiche dell'ultimo cinquantennio, sono venuti alla luce numerosi mosaici e sectilia (basiliche ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] ragionevolmente a ipotizzare che la loro diffusione sia il frutto dell'operosità di artefici itineranti, con Napoli Nobilissima 7, 1968, pp. 183-194;
id., La cattedrale di Valva alla luce dei recenti restauri. II, ivi, 8, 1969, pp. 77-89;
R. Delogu ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...