CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] Ricerche su singoli c. o serie organiche hanno tuttavia messo in luce soggetti tra i più vari e complessi: dalla mitologia antica densa d'implicazioni per la diffusionedelle raffinate tecniche e dei repertori della capitale -, si manifestarono nel ...
Leggi Tutto
L'Africa islamica: Egitto
Maria Antonietta Marino
Maria Domenica Ferrari
Roland-Pierre Gayraud
di Maria Antonietta Marino
Inquadramento storico
Il nome arabo che designa il Paese del Nilo deriva [...] arabizzazione che portò verso la fine del XII secolo alla diffusionedell'arabo, come lingua parlata, ma anche come mezzo di del primo insediamento arabo di Fustat è quello riportato alla luce durante gli scavi di Istabl Antar, a sud del Cairo ...
Leggi Tutto
BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] che differenzia B. e che ha consentito la diffusione a scala urbana dell'edilizia civile porticata fu proprio il regime giuridico sistematiche e studi specifici che contribuiscano a gettare luce sulla produzione libraria afferente tutto il periodo ...
Leggi Tutto
BIONDO Flavio
Riccardo Fubini
Nacque a Forlì da Francesca e da Antonio di Gaspare Biondi nel novembre o dicembre 1392. Il nome di famiglia, stabilito da più generazioni (cfr. la soscrizione "Blondus [...] 'accento batte invece sulla varietà inopinata e istruttiva dei casi posti in luce (Modena, Bibl. Est., cod. Lat. 237, memb., 1446- grande et tenuto in Italia" (Nogara, p. 211).
La diffusionedell'opera di B. fu immediata e d'ambito europeo. Quella che ...
Leggi Tutto
L'archeologia del Subcontinente indiano. Dal Neolitico all'eta del Bronzo: la Civilta della valle dell'Indo
Jonathan M. Kenoyer
Stefano Pracchia
Massimo Vidale
Dal neolitico all'età del bronzo: la [...] km circa a nord-ovest di Delhi.
I livelli più antichi, venuti in luce alla base di un monticolo nel settore nord-occidentale del sito, sono spessi circa di famiglie allargate; la loro diffusione corrisponde alla fine dell'uso degli edifici-magazzini a ...
Leggi Tutto
PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] il termine godé di una diffusione europea; innumerevoli sono infatti le ambienti principali che prendevano luce da strette aperture e dovevano P. Porta, Il centro del potere: il problema del palazzo dell'esarco, in Storia di Ravenna, II, 1, Dall'età ...
Leggi Tutto
VENEZIA
G. Lorenzoni
Città del Veneto, capoluogo della regione, distesa tra le coste e le isole lagunari.In età romana V., come città urbanisticamente organizzata, non esisteva. La Regio X dell'Impero [...] immagini dei Ss. Biagio e Cataldo e, di dimensione più piccola, quella della beata Giuliana in abito benedettino. Non è di grande pregio, ma interessante per la diffusione di tipologie di tradizione occidentale (Moretti, in Venezia e Bisanzio, 1974 ...
Leggi Tutto
ITALICA, Arte. − 1. Definizione. − Per arte i. intendiamo le manifestazioni indigene di artigianato artistico nella penisola italiana e in Sicilia, dall'Età del Ferro all'età augustea, che mostrano caratteri [...] averci dato il grande deposito della Taranto preellenica, raggiunge la sua massima diffusione, con le due varietà dauna talune fra le più importanti stipi di bronzetti venute finora alla luce. Quella da Caramanico (valle del Pescara) consta di più ...
Leggi Tutto
Il Paleolitico in Cina
Xiaoneng Yang
Daniela Zampetti
Susan G. Keates
Il paleoliticole culture paleolitiche
di Xiaoneng Yang
Tra le centinaia di siti paleolitici (ca. 2.000.000-10.000 anni fa) identificati [...] aree del Nord-Est, l'area di diffusione, che si estende dagli altopiani della Mongolia Interna allo Xinjiang Uygur, è . Nelle grotte 2, 3, 4, 10 e 11 vennero inoltre messi in luce quasi 2000 frammenti vascolari. Tra i 1370 resti di ossa e denti, 77 ...
Leggi Tutto
COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] Importante per l'evoluzione religiosa del paese fu la diffusionedell'eresia monofisita avvenuta all'epoca del patriarca Dioscoro ( tempo o rimosse dagli egittologi per rimettere in luce gli strati di decorazione sottostanti. Costituisce un'eccezione ...
Leggi Tutto
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...