Molecole complesse di grandi dimensioni attraverso le quali avviene la trasmissione dell’informazione genetica. Sono presenti nelle cellule di tutti gli organismi (animali e vegetali), dai più semplici [...] la struttura di una porzione di acido n. con a fianco la relativa rappresentazione schematica.
Mediante studi con la diffrazionedeiraggiX, J.D. Watson e F.H.C. Crick hanno descritto nel 1953 la struttura tridimensionale del DNA, meritando per ...
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Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione, il loro comportamento, [...] formulò la teoria cromosomica dell’eredità, sottolineando la concordanza fra movimento dei cromosomi alla meiosi e leggi di Mendel; negli stessi anni speciali, come l’autoradiografia, la diffrazione ai raggiX, la centrifugazione frazionata, la ...
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- Con l'espressione "b. molecolare" s'indica quella parte della scienza che si propone di studiare e interpretare a livello molecolare i fenomeni biologici, prendendo in considerazione la struttura, le [...] primi notevoli tentativi d'identificazione della struttura tridimensionale di proteine fibrose e globulari con l'uso della diffrazionedeiraggiX. Dal punto di vista funzionale, dal 1920 in poi, con la cristallizzazione dell'ureasi, della pepsina e ...
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RIPRODUZIONE (XXIX, p. 398)
Giuseppe Montalenti
Il fenomeno elementare della r. biologica consiste nella costruzione di molecole organiche specifiche. Gli organismi sono infatti costituiti da un grandissimo [...] analitico e su altri ottenuti da M. H. F. Wilkins e R. E. Franklin dallo studio degli spettri di diffrazionedeiraggiX, proposero un modello di struttura che ha trovato conferma in seguito, ed è tuttora considerato valido. Il DNA negli organismi ...
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Tessuto muscolare
XXavier Aubert
Jean Marie Gillis e Georges Maréchal
di Xavier Aubert, Jean Marie Gillis e Georges Maréchal
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Biologia molecolare della contrazione: a) [...] in un muscolo vivente. Per completare tali risultati ci si è valsi anche dell'ausilio dell'analisi della diffrazionedeiraggiX attraverso il muscolo. Questo metodo permette di studiare in vivo le strutture periodiche aventi periodo da pochi a ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1951-1960
1951-1960
1951
Sui gruppi di omotopia e di omologia. In una serie di articoli (Homologie singulière des espaces fibrés) Jean-Pierre Serre fornisce [...] Ottenuta l'immagine della forma B del DNA. Rosalind Franklin del King's College di Londra fotografa gli spettri di diffrazionedeiraggiX della forma B del DNA (umida) che, insieme alle immagini della forma A già fotografata anche da Maurice Wilkins ...
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Proteine
GG. Michael Hass e Hans Neurath
Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura covalente, di G. Michael Hass e Hans Neurath
Struttura tridimensionale, di Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura [...] -glutammato) si formano in solventi non polari, ma non in quelli polari; 3) analisi delle proteine per mezzo della diffrazionedeiraggiX (v. sotto) mostrano che in genere i residui polari formano legami a idrogeno o ponti salini solo all'interno ...
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Macromolecole, struttura delle
Lelio Mazzarella
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Generalità: a) costituzione, configurazione e regolarità; b) unità costitutive di macromolecole; c) coordinate cartesiane [...] di uno stato solido ordinato, e quindi l'applicazione di metodi molto potenti di indagine quali la diffrazionedeiraggiX, e dall'altro riduce drasticamente i tempi di calcolo necessari per effettuare un'analisi conformazionale della macromolecola ...
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Biochimica
Jean Roche
di Jean Roche
Biochimica
sommario: 1. Introduzione. 2. Strutture molecolari e organizzazione cellulare: a) dai costituenti organici semplici alle macromolecole; b) organizzazione [...] della sua struttura primaria; per fissarla è stato necessario un altro metodo di studio, basato sulla spettrografia di diffrazionedeiraggiX associata alla spettrografia infrarossa.
I risultati ottenuti da W. T. Astbury, dal 1925 al 1935, sulla ...
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raggio
ràggio s. m. [lat. radius, in origine «bacchetta appuntita», poi «raggio luminoso; raggio d’una ruota (perché irradia dal centro come i raggi dalla sorgente di luce); raggio d’una circonferenza», ecc.]. – 1. a. Emanazione di luce da...
asterismo
s. m. [dal gr. ἀστερισμός, der. di ἀστήρ «stella»]. – 1. ant. Nome usato talvolta come sinon. di costellazione. 2. Fenomeno presentato da alcuni minerali usati come gemme e principalmente dagli zaffiri, consistente in una luminosità...