Decadenza
Leonardo Morlino
Significato generale
La nozione di decadenza è legata a una delle metafore più ricorrenti nella storia del pensiero umano, quella dell'organismo e del suo ciclo vitale. A [...] 'evoluzione sociale (p. 110). Pur con certe differenze tra paese e paese, così si spiega il declino economico delle attuali democrazie occidentali.
L'interesse, il rilievo e la potenziale influenza del contributo di Olson non risiedono solo nel fatto ...
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Eresia, arianesimo e dottrina trinitaria
Manlio Simonetti
In quanto capo della Chiesa, Costantino ebbe a occuparsi di due eresie in ambito cristiano, il donatismo e l’arianesimo. Mentre la crisi donatista [...] legali e cultuali giudaiche, in quanto radicato in una differenzadi carattere etnico, presenti un potenzialedi forte conflittualità, tanto più che gli inevitabili influssi di concezioni religiose di provenienza esterna al mondo giudaico estendono i ...
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DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 14 ott. 1654, da Daniele (II), detto Andrea (1631-1707), di Niccolò e da Elisabetta di Daniele Gradenigo, il D. ebbe il nome di Daniele (III) e venne [...] A quest'ultimo riguardo sfugge, però, al D. la potenziale utilità dell'impegno ad Oriente costituito per l'Impero dal "reciproche indolenze", le pretese di Trieste a danno del sale istriano e tante altre "differenze" che avvelenano i normali rapporti ...
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Mandarini
Federico Masini
Introduzione
Il termine 'mandarini' è impiegato genericamente per riferirsi alla classe di funzionari civili e militari che ha dominato pressoché ininterrottamente la società [...] di ogni potenziale minaccia per l'assetto dirigistico dello Stato.
L'affermazione del mandarinato
Il processo di , tale idioma, una sorta di koinè che consentiva ai mandarini di esprimersi superando le differenze dialettali, fu indicato con il ...
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La nazionalizzazione delle masse
Alberto Mario Banti
Nel 1975 G.L. Mosse diede alle stampe il suo famoso libro intitolato The nationalization of the masses; political symbolism and mass movements in [...] la forma potenzialedi una politica «dei grandi numeri», ossia di una politica che aveva bisogno di coinvolgere il maggior numero di persone, dall’altro storico, né sulle peculiarità e sulle differenze del caso francese in confronto a quello tedesco. ...
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L’antisemitismo
Stefano Levi Della Torre
1. Nel 19° sec. il termine «semita» riguardava la linguistica e distingueva il ceppo dell’ebraico, dell’arabo o del maltese da quello «indo-europeo». Ma «antisemitismo» [...] immagine speculare della propria volontà di espansione e se ne è sentita vittima potenziale.
L’antigiudaismo cristiano si razzismo conclamato, il criterio più diffuso per definire le differenze tra gruppi umani si è spostato dalla «natura» alla ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che sono diverse tra loro per natura o per...
potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone ad atto): intelletto p., che...