Complessità sociale
Niklas Luhmann
Storia del concetto di complessità
Il concetto di complessità designa la possibilità di descrivere l'unità (di un sistema, di un ambiente, del mondo, ecc.) ricorrendo [...] , e dell'ermeneutica dell'ultimo Gadamer dall'altro, questa differenza viene tuttavia relativizzata, se non in toto annullata. È '). Ma potrà dirsi anche, in presenza di un potenziale costante di connessione, che l'aumento degli elementi o ...
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Megalopoli
AAgostino Petrillo
di Agostino Petrillo
Megalopoli
sommario: 1. Introduzione. 2. Nascita del concetto. 3. Gli anni settanta-ottanta: discussione e crisi del modello. 4. Mega-città, città [...] (v. Indovina, 1990). Il numero delle potenziali megalopoli in grado di replicare quella originaria nordamericana è tuttavia ancora più città sono esacerbate dalle crescenti differenze quanto a reddito, opportunità di impiego e mobilità sociale. ...
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Società industriale
Giuseppe Berta
Introduzione
Il concetto di società industriale è relativamente recente. Esso ha assunto forma e contenuti soprattutto durante gli anni sessanta, quando da più parti [...] (v. Commons, 1921, p. VIII). Al di là delle differenze lessicali, che tuttavia mettono bene in luce una la complessità dell'economia e della società, in cui il potenziale produttivo aveva assunto dimensioni imponenti, non potesse essere affrontata ...
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Multiculturalismo
Bernard Valae
di Bernard Valade
Multiculturalismo
sommario: 1. Gli orientamenti e la posta in gioco di un nuovo dibattito. 2. Multiculturalismo e diritti delle minoranze nella cultura [...] di identità le idee di autenticità (la fedeltà a se stessi), di riconoscimento (di quello che siamo), didifferenza (nella rappresentazione di sé e degli altri) e di aspetti è una sorta di 'dono dei morti', è anche un potenziale che il soggetto e la ...
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Sciamanesimo
Roberte N. Hamayon
Introduzione
Lo sciamanesimo deve il suo nome a un tipo di operatore religioso, lo sciamano (termine derivato dal tunguso, una lingua siberiana), che sfugge a ogni definizione [...] una certa efficacia terapeutica, nonché un potenzialedi aggressività che può essere utilizzato contro gruppi nemici.
La 'cura' e la divinazione sono effettuati da sciamani sia maschi che femmine; le differenze riguardano soprattutto la natura degli ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. Il corpo umano nella cultura andina
Constance Classen
Il corpo umano nella cultura andina
Nell'era precolombiana, sulle Ande vivevano gruppi etnici diversi [...] indossando i loro costumi tradizionali; perciò le differenze etniche non erano soltanto un fatto culturale ma se offendeva le sensibilità locali, permetteva loro di disperdere i potenziali agitatori e di mettere a disposizione dei sudditi fedeli nuovi ...
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Allevatori, società di
Walter Goldschmidt
Definizione e caratteristiche generali
La pastorizia è un tipo di economia produttiva basata sull'allevamento di animali ruminanti che si nutrono di erbe e [...] passato in rassegna le diverse comunità di allevatori, sottolineandone le differenze reciproche, vediamo quali caratteristiche hanno che peraltro sono considerati una fonte potenzialedi problemi), nelle società di allevatori non esiste la classe dei ...
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Minoranze culturali
Mario Diani
Cultura, identità, discriminazione
Secondo una classica definizione il termine minoranza designa un "gruppo di persone - differenziate da altre all'interno di una data [...] , in Africa come in Asia, il moltiplicarsi dei potenzialidi conflitto etnico, tribale o religioso. Possiamo ricordare a con la minoranza stessa; per amalgamazione, la scomparsa didifferenze genetiche che siano socialmente visibili (v. Yinger, 1985 ...
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Centro e periferia
Derek W. Urwin
Introduzione
A partire dai primi anni sessanta i due concetti correlativi di 'centro' e 'periferia' sono stati ampiamente utilizzati nell'analisi politica. Tuttavia, [...] 1983), dove è possibile individuare differenti tipi di periferie.Il tipo di periferia più ovvio è la di una comunità territoriale e di una struttura di opportunità più ampie. In passato, il conflitto potenziale tra radici e opzioni era meno grave di ...
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Nazione
Anthony D. Smith
Introduzione
Il termine 'nazione' compare per la prima volta nella lingua latina: i Romani designavano come 'nationes' le tribù distanti e selvagge, ma riservavano per sé l'appellativo [...] nazionalismo.
All'interno degli Stati nazionali, sia di tipo etnico che di tipo civico, rimane il problema di armonizzare etnie caratterizzate da standard di vita, attitudini, storie e culture differenti. Nell'Occidente ricco e democratico sono state ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che sono diverse tra loro per natura o per...
potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone ad atto): intelletto p., che...