cùneo fiscale La differenza tra quanto costa un dipendente al datore di lavoro e quanto riceve al netto lo stesso lavoratore, calcolata in percentuale del salario lordo. In termini nominali, il cuneo [...] , sia dal lavoratore. In termini reali, il cuneo fiscale si calcola ponendo, nella frazione sopra discussa, al numeratore la differenza fra, da un lato, il costo del lavoro deflazionato per i prezzi alla produzione, rilevanti per il datore di ...
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Nella terminologia marxista, la differenza tra il valore del prodotto del lavoro e la remunerazione sufficiente al mantenimento della forza-lavoro, differenza di cui in un regime capitalistico si approprierebbero [...] successivo ha rifiutato radicalmente il concetto di sovrappiù, e quindi di p., in quanto si è fondato a differenza della tradizione classica su una concezione del processo economico che comporta l’individuazione di un contributo produttivo o ...
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In economia, rendita temporanea, differenza cioè tra prezzo e costi medi complessivi, goduta in breve periodo dalle imprese che realizzano un sistema di produzione più efficiente rispetto a quello della [...] concorrenza (➔ rendita) ...
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spread economia Nel linguaggio finanziario, differenza tra i livelli di quotazione di un titolo o fra tassi di interesse; in senso più specifico, differenza tra quotazione in denaro e quotazione lettera. [...] Può indicare anche differenza riferita ad altre grandezze economiche, come, per es., il divario tra costo e ricavato di un’operazione. tecnica S. spectrum Nelle comunicazioni elettriche, sistema di trasmissione nel quale il segnale trasmesso è ...
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Nel ling. economico e finanziario, differenza tra il valore nominale di un titolo o di una cambiale e la somma effettivamente pagata o ricevuta dall'acquirente o dal venditore; è anche usato come sinonimo [...] di abbuono e di riduzione. Nel linguaggio comune, i d. sono grandi magazzini di vendita al dettaglio, a prezzi fortemente ridotti grazie a un limitato assortimento di prodotti non di marca e al contenimento ...
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Economia
Cuneo fiscale
In economia, differenza intercorrente tra l'onere del costo del lavoro sostenuto dall'impresa, comprensivo degli importi versati al fisco e agli enti di previdenza, e la retribuzione [...] netta percepita dal lavoratore (➔ cùneo fiscale).
Geologia
In geologia sedimentaria, il c. clastico è un corpo a sezione trasversale asimmetrica che rappresenta il riempimento di un bacino orogenico ...
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Nel linguaggio economico, incremento di valore, differenza positiva fra due valori dello stesso bene riferiti a momenti diversi. Ne sono esempio: le p. ottenute da un’impresa mediante il realizzo di beni [...] ; le p. delle riserve auree della banca centrale in conseguenza di una svalutazione della moneta; la p. professionale di titoli, differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita di valori azionari lucrata da operatori di borsa e assoggettabile a ...
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Economia
Nel linguaggio sindacale, s. salariale (o wage drift), la differenza tra i salari effettivamente percepiti dai lavoratori e quelli stabiliti dalla contrattazione collettiva; può derivare dall’inquadramento [...] dei lavoratori secondo una qualifica superiore a quella prevista per contratto, o da pagamenti di lavoro straordinario, di premi di operosità, di premi speciali, o da altro tipo di elargizioni concesse ...
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Ogni operazione che serva in qualche modo a bilanciare una differenza; anche l’effetto, il risultato dell’operazione stessa.
Diritto
Diritto civile
Modo di estinzione delle obbligazioni che si verifica [...] di c. sono, inoltre, identificate altre vicende solutorie, disciplinate dalla legislazione speciale e caratterizzate da requisiti sempre differenti. La c. è utilizzata in varie ipotesi di crediti di imposta in senso stretto (ossia di crediti non ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che sono diverse tra loro per natura o per...
differente
differènte agg. [dal lat. diffĕrens -entis, part. pres. di differre «esser diverso»]. – Che ha natura o qualità dissimili da quelle di un altro oggetto o persona con cui è confrontato: il mio giudizio è d. dal tuo; due stoffe d....