DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] concezione di D., ibid., pp. 79-103; A. Gambino, Il contributo del D. alla teoria della banca, ibid., pp. 467-470. Sulle differenze fra la nozione di reddito imponibile in D. e in Einaudi cfr. da ultimo R. Faucci, Luigi Einaudi, Torino 1986, pp. 241 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Genovesi
Luigino Bruni
Antonio Genovesi, maestro riconosciuto della Scuola di economia della seconda metà del Settecento oltre che primo cattedratico della disciplina, inaugura una stagione [...] legislazione, [1780], ed. critica a cura di V. Ferrone, 2003, p. 93).
Nel pensiero di Genovesi c’è una sostanziale differenza tra fiducia privata (che è la reputazione, un bene privato che può essere ‘speso’ sul mercato) e quella pubblica: quest ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giammaria Ortes
Alighiero Erba
Studioso esperto in più campi dello scibile, Giammaria Ortes fu interessato alla distribuzione delle risorse e agli effetti sociali della concentrazione delle ricchezze. [...] e indeterminato, siccome ogni idea di comune esclude ogni immagine di particolare (Lettere, cit., p. 190).
La differenza tra consumi totali dei cittadini e bisognevole è costituita dal «superfluo» che, essendo il bisognevole considerato espressione ...
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CICOGNA, Furio
Giuseppe Pignatelli
Nacque ad Asti il 21 giugno 1891 da Livio e da Marina Castellaro. Nel 1897 la famiglia si trasferì a Milano, ove il padre dei C. aveva aperta "una, microscopica azienda [...] ] possa parlare ad Adenauer meglio che Cicogna a Fanfani non dipende da Berg, né da Cicogna. Anch'io potevo differentemente parlare a De Gasperi e la differenza non esiste certo tra Cicogna e me, ma tra De Gasperi e chi lo circondava e Fanfani 1962 e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gustavo Del Vecchio
Roberto Scazzieri
I contributi principali di Gustavo Del Vecchio riguardano la teoria monetaria, le teorie del capitale, interesse e credito, la dinamica economica. Il suo programma [...] (p. 103), capace di assicurare lo «scambio indiretto», cioè il coordinamento fra attività economiche in situazioni in cui vi sia «una differenza di tempo fra il momento in cui uno dà una merce e quello in cui riceve il corrispettivo in un’altra merce ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Usura
Nicola Lorenzo Barile
La proibizione dell’usura fra scolastica medioevale e scienza economica
Ripercorrendo le origini del moderno sistema bancario, l’economista Giuseppe Garrani ricorda l’invito [...] personale apporto, tale contratto è perfettamente legittimo: una società non è un contratto di mutuo ma, appunto, un differente contratto (Bernardino da Siena, Quadragesimale, cit., pp. 281-82), che gli scolastici distinguono in funzione dei rischi ...
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Economia-mondo
Michele Rostan
Il termine e la sua origine
Il termine 'economia-mondo' è la traduzione del termine inglese world-economy e di quello francese économie-monde. Quest'ultimo è tratto, a [...] mondo può vivere e organizzarsi anche sotto i vincoli imposti da un impero (v. Braudel, 1979, vol. III, p. 42).Queste differenze non hanno pregiudicato la collaborazione tra i due studiosi e tra i due istituti a cui essi hanno dedicato gran parte del ...
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DUFOUR
Elisabetta Bianchi Tonizzi
Famiglia di imprenditori. Il capostipite Laurent (Parigi 1763 - Torino 1827), funzionario alla corte di Luigi XVI, venne a stabilirsi a Torino nel corso della Rivoluzione [...] % delle esportazioni italiane di caramelle.
Nel 1965 la fabbrica di estratti chimici per la concia Dufour-Lepetit, che, a differenza delle altre aziende del gruppo, aveva conosciuto dalla fine della guerra un continuo declino a causa della fortissima ...
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ESTERLE, Carlo
Claudio Pavese
Nacque a Trento il 1° nov. 185 3 da Carlo e da Maria Rizzi. Il padre, medico e docente di ostetricia, fu, nel 1848, delegato tirolese all'Assemblea costituente di Francoforte, [...] di minoranza in alcune società elettriche operanti ai confini della propria zona di influenza, partecipazioni che, a differenza delle precedenti, non trovavano la loro giustificazione nella prevenzione della concorrenza e nell'acquisizione di energia ...
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ZECCA
L. Travaini
Il termine z. in italiano indica specificamente il luogo di produzione della moneta e l'istituzione che ne governa l'attività e l'organizzazione. Per esteso tuttavia, specialmente [...] di piccole z. bastavano locali modesti e attrezzature minime, purché vi fosse la necessaria competenza metallurgica, e allora la differenza tra z. ufficiale e z. privata era solo nella legalità o meno del prodotto. Così molti falsari operavano in ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che sono diverse tra loro per natura o per...
differente
differènte agg. [dal lat. diffĕrens -entis, part. pres. di differre «esser diverso»]. – Che ha natura o qualità dissimili da quelle di un altro oggetto o persona con cui è confrontato: il mio giudizio è d. dal tuo; due stoffe d....