parità (ant. paritade) s. f. [dal lat. parĭtas -atis, der. di par "pari¹"]. - 1. [rapporto di uguaglianza o di equivalenza fra due o più cose: p. di grado; rivendicare la p. dei diritti] ≈ (burocr.) equipollenza, [...] equivalenza, uguaglianza. ↓ analogia, similarità. ↔ differenza, disparità, disuguaglianza. 2. (sport.) [uguale punteggio: chiudere una partita in p.] ≈ pareggio, pari, [negli scacchi e nei giochi di carte] patta. ...
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elettrone-volt /ele't:rone vɔlt/ (o elettron-volt /elet:ron'vɔlt/) s. m. - (fis.) [unità di misura dell'energia, indicata con il simbolo eV, pari all'energia cinetica acquistata da un elettrone nel passaggio [...] tra due punti con una differenza di potenziale di un volt] ≈ voltelettrone. ...
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Fabio Rossi
ridere. Finestra di approfondimento
Gradi di riso - L’allegria può essere manifestata in vari modi. I verbi più com. sono r. e sorridere, il primo dei quali indica un lasciarsi andare più [...] verbi sono riferiti ai bambini che fanno i capricci. Vagire è propriam. il modo di piangere dei neonati, privo, a differenza dei due verbi precedenti, di connotazione spreg.: restai al buio, là, nella sala d’ingresso, con quella gracile bimbetta in ...
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passare [lat. ✻passare, der. di passus -us "passo"]. - ■ v. intr. (aus. essere) 1. [andare da un punto a un altro muovendosi attraverso uno spazio, spesso con la prep. per: p. per la strada principale] [...] [essere in mezzo, spec. fig., e anche nella forma passarci: tra me e lui (o da me a lui) ci passa una bella differenza] ≈ esserci, intercorrere. 4. a. [entrare passando in un foro, un'apertura, anche con le prep. per, attraverso: p. per la finestra ...
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ira s. f. [lat. īra]. - 1. [sentimento, per lo più improvviso e violento, che può tradursi in parole concitate, atti rabbiosi e incontrollati: essere in preda all'i.] ≈ bile, collera, rabbia, stizza. ↑ [...] ., incazzatura (con il fam. eufem. incavolatura): perché non dici chiaramente qual è la ragione della mia arrabbiatura? (F. Tozzi). A differenza dell’ira e dei suoi primi sinon., l’odio, l’astio, il risentimento ecc. sono sempre rivolti (anche se non ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...