La letteratura russa del XIX e della prima metà del XX secolo affronta con profonda attenzione il tema della guerra e del conflitto, dipingendoli come la più grande delle tragedie e, allo stesso tempo, [...] sua postfazione al romanzo, delle generali riflessioni su temi quali la storia, la politica e la filosofia. “Con una differenza di fondo, però. Per quanto Grossman si ponga come narratore onnisciente e imparziale, la sua dilogia è più personale di ...
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Il 5 novembre si sono tenute le elezioni presidenziali americane, momento per eccellenza di partecipazione del cittadino nella vita democratica di uno stato costituzionale. Ma questa procedura ha un valore [...] a 61,79 milioni di dollari a livello nazionale; c’è poi un tetto per ogni stato pari a 200.000 dollari più la differenza nell’indice dei prezzi - ossia la variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi rappresentativo degli effettivi ...
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Tutto ciò cui oggi attribuiamo il nome di città non è altro che l’essenza di ciò che ci rende uomini, nel senso aristotelico di animali “politici”. Sebbene vi siano molteplici interpretazioni della realtà [...] , si può parlare dei cittadini, dei loro usi e costumi, della loro etica? Esiste, insomma, una sostanziale differenza concettuale tra i termini politeia e polisma. Quest’ultimo, infatti, si riferisce più precisamente alla concreta struttura fisica ...
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La letteratura russa dell’Ottocento, nonché quella del primo Novecento, è dominata dalla comune concezione che attribuisce alle due capitali, Mosca e Pietroburgo, rispettivamente i titoli di “anima russa” [...] radicamento al suolo amava i personaggi sradicati, e questi potevano esistere solo nell’atmosfera di Pietroburgo. Pietroburgo, a differenza di Mosca, è una città catastrofica” (Kantor, Dostoevskij in dialogo con l’Occidente). Sin dal primo romanzo di ...
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Milano, alla fine del Duecento, vive un periodo di forte transizione: rinata dopo la distruzione del Barbarossa del 1162, dopo aver nuovamente scacciato l’aquila imperiale di Federico II, si trova contesa [...] ecclesiastico della curia milanese, altri un religioso originario di Milano ma impiegato nello scriptorium del capitolo veronese. A differenza di Bonvesin, non ha ritenuto necessario informare i posteri del motivo che lo ha portato a scrivere questo ...
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In Storia della follia nell’età classica (1961), Michel Foucault scrive: “Dove c’è opera non c’è follia; e tuttavia la follia è contemporanea dell’opera, poiché inaugura il tempo della sua verità.” C’è [...] di artista totale in termini wagneriani, precisamente perché nel Künstlerroman le “distinzioni di genere” tracollano. Non c’è differenza tra poeta, pittore, scultore, musicista: tutti vanno incontro allo stesso terribile destino che si consuma tra l ...
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La società in cui viviamo è estremamente normata e normativa. Chiunque ecceda i confini sociali della “normalità” viene classificato come folle. La follia, quindi, diventa un dispositivo politico prima [...] notare però come tra vegefobia e altre parole con assonanze simili, come appunto omofobia e xenofobia, esista una differenza qualitativa. Infatti, per quanto si sperimentino sempre forme simili di oppressione e violenza simbolica, fisica e verbale è ...
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Gli uomini sono così necessariamente folli che il non esser folle equivarrebbe a esserlo secondo un’altra forma di follia. Pensées di PascalMichel Foucault scrive Storia della follia in età classica come [...] immediato al mondo, al suo equilibrio e alla sua saggezza naturale. LA NASCITA DELLA PSICHIATRIA E LA MEDICALIZZAZIONE DELLA FOLLIALa differenza tra cura del corpo e della mente non si ha con la distinzione di sostanza pensante e sostanza estesa di ...
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Taipei, anni Novanta. Una donna e due giovani uomini entrano in possesso delle chiavi di un appartamento disabitato, in cui si cercano senza però trovarsi quasi mai. Vive l’amour è un film del 1994, seconda [...] statiche, i lunghi piani sequenza, i primi piani che lasciano parlare i volti muti dei personaggi. Nonostante ciò, la differenza tra i due autori è fondamentale sul piano fenomenico. Come afferma Donato Cannone:«Tsai considera l’immagine un dato ...
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Quante volte camminando in un mercatino dell’antiquariato sarà capitato al nostro sguardo di posarsi su cartoline ingiallite, dai bordi consunti dal tempo o anneriti dal fuoco, dai colori sbiaditi dal [...] di fazzoletti che hanno perduto il loro candore: reliquie di conversazioni tra le righe, tracce di promesse, intrecciarsi di grafie differenti. La bisnonna Maria era l’unica a saper scrivere nel suo quartiere e tutte le promesse d’amore delle donne ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che sono diverse tra loro per natura o per...
differente
differènte agg. [dal lat. diffĕrens -entis, part. pres. di differre «esser diverso»]. – Che ha natura o qualità dissimili da quelle di un altro oggetto o persona con cui è confrontato: il mio giudizio è d. dal tuo; due stoffe d....
In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...