Delitto commesso da chi offende la reputazione altrui comunicando con più persone. La pena è aumentata se l’offesa è recata a un corpo politico, amministrativo o giudiziario, o a una sua rappresentazione, [...] la caduta del fascismo, al fine di ampliare la facoltà di critica, è stata reintrodotta la disciplina delle cause di giustificazione in materia di diffamazione che prevede il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero.
Se il delitto di ...
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Le offese all'onore, nel diritto romano, erano prevedute nel concetto generale di iniuria dalla legge delle XII tavole, dall'editto pretorio, dalla lex Cornelia de iniuriis. Nel diritto germanico mancò [...] penale; c) se la persona offesa estenda la querela alla prova della verità o falsità dei fatti. Processualmente, per la diffamazione si disputò della opportunità di far luogo alla creazione di Corti di onore, più adatte dei giudici togati a giudicare ...
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Verso la riforma delle pene per la diffamazione
Antonio Gullo
Il tema della proporzione del trattamento sanzionatorio per fatti di diffamazione è rimasto per lungo tempo in ombra, occupando la scena [...] dir. proc. pen., 1984, 726 ss.
6 Per una ricognizione della manualistica sul punto sia consentito il rinvio a Gullo, A., Diffamazione, cit., 48, nota 130.
7 Angioni, F., Contenuto e funzioni del concetto di bene giuridico, Milano, 1983, 161 ss.
8 Un ...
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bestemmia
Vincenzo Laraia
. Termine derivato dal latino cristiano blasphemia; equivale a " ingiuria ", " diffamazione ", " calunnia ", e nel significato cristiano vale " ingiuria rivolta a Dio ", ai [...] santi, a cose sacre, sia con le parole che con gli atti. Negli scrittori cristiani b. è anche quella rivolta contro la verità, la virtù, la scienza in quanto beni derivati da Dio. In D. il sostantivo ricorre ...
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Biotti, Carlo. – Magistrato italiano (Milano 1901 - Alassio1977). Presidente del Tribunale di Milano e magistrato di Corte di cassazione, il suo nome è legato al processo per diffamazione a mezzo stampa [...] intentato su querela di L. Calabresi al periodico «Lotta continua» in merito alla morte di G. Pinelli, avvenuta nella questura di Milano dove l’uomo era trattenuto per accertamenti dopo l’attentato terroristico ...
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Lord cancelliere d'Inghilterra, nato a Kensington il 21 marzo 1714. Studiò a Cambridge, dove ebbe compagni Guglielmo Pitt il vecchio e Orazio Walpole. Nel 1738 iniziò, con poco successo da principio, la [...] carriera legale, ma la difesa del libraio Guglielmo Owen, nel processo per diffamazione della Camera dei comuni nel 1752, mise in luce la sua abilità. Nel 1755 fu nominato consigliere legale del re e avvocato generale del principe di Galles; nel 1757 ...
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IMPUTABILITÀ
Giulio Battaglini
I. L'elemento obiettivo nell'imputabilità. - La questione del nesso causale. - L'istituto dell'imputabilità penale è costituito da un elemento obiettivo e da un elemento [...] punibile; rapporto che si suol chiamare nesso causale. Il fatto punibile può consistere semplicemente nella condotta (es. diffamazione), oppure richiedere, oltre la condotta, il verificarsi di un'effetto specifico (es. truffa). Nel primo caso il ...
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character assassination
loc. s.le m. o f. inv. Assassinio, eliminazione, anche morale, di un personaggio.
• In [Nichi] Vendola si nota invece una mutazione genetica che può avere esiti autolesionistici [...] con l’ideologia, sconsigliati alla pratica di una libera e responsabile lotta politica senza il trucco brutale della diffamazione, della sparata grossa, della character assassination. (Giuliano Ferrara, Foglio, 28 marzo 2011, p. 1, Prima pagina) • A ...
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NAPODANO, Gabriele
Pietro Vaccari
Giurista, nato a Torchiara di Salerno l'8 maggio 1849, morto a Pisa il 12 febbraio 1919. Professore di diritto e procedura penale nell'università di Pisa.
Scrisse opere [...] diritto penale romano nelle sue attinenze col diritto penale moderno, Napoli 1878; L'eccezione di verità nel delitto di diffamazione secondo il diritto italiano, Napoli 1891; Il diritto penale nei suoi principi, voll. 2, Pisa 1901; L'indirizzo scient ...
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GRAZZINI (Grazini), Antonio Maria
Arnaldo Morelli
Nacque a Firenze nel 1632 circa, figlio di Cristoforo. Compositore, maestro di cappella e organista, visse e svolse la sua attività a Roma, città in [...] maestro di cappella del Collegio inglese, come risulta da una denuncia che egli sporse contro Tarquinia e Caterina Mondini per diffamazione (San Martini, p. 99; Rostirolla, pp. 87 s.).
In qualità di maestro di cappella, fu membro della Compagnia dei ...
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diffamazione
diffamazióne s. f. [dal lat. tardo diffamatio -onis]. – Il fatto, l’opera di diffamare: ricorrere alla d. per mettere in cattiva luce un avversario, un rivale; essere oggetto di una campagna di diffamazione. In partic., sotto...
diffamare
v. tr. [dal lat. diffamare, comp. di dis-1 e fama]. – Creare una cattiva reputazione, diffondendo, a voce o per iscritto, notizie disonorevoli, vere o false. ◆ Part. pres. diffamante, con valore verbale e di agg.: voci, notizie diffamanti....