Tenore (Roma 1820 - Parigi 1889). Studiò a Roma e a Napoli. Dopo il debutto a Roma nel 1837, cantò al S. Carlo di Napoli (1840-44), dando inizio, a partire dal 1850, a una fortunata carriera internazionale. [...] Fu il primo interprete di don Alvaro in La forza del destino di G. Verdi (1862). Abbandonò le scene nel 1882. Dotato di eccezionale estensione vocale, eseguì per primo il do diesis acuto di petto. ...
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SALVIUCCI, Giovanni
Musicista, nato a Roma il 26 ottobre 1907, ivi morto il 5 settembre 1937. Studiò dapprima sotto la guida di E. Boezi, poi sotto quella di A. Casella e di O. Respighi. Diplomato presso [...] sue musiche tra le migliori di quante allora componessero i giovani maestri italiani. Composizioni principali: Ouverture in do diesis minore, per orchestra (1ª esecuzione, Roma 1933); Sinfonia da camera, per 17 strumenti (1ª esecuzione integrale, ivi ...
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BECATTELLI (Becatelli, Beccatelli, Beccattelli), Giovan Francesco
Leila Galleni Luisi
Nato a Firenze l'8 nov. 1679, studiò musica nella sua città, dapprima, nel 1689, sotto la guida di Virgilio Cionchi, [...] alto del regale, una terza minore; il 2° flauto è più basso del regale, un tuono; la composizione è con quattro diesis in chiave; il b.c. [basso continuo] muta spesso chiave in tenore e contralto. La composizione doverebbe ridursi a tuono cantabile ...
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Musicista statunitense di origine svizzera (Ginevra 1880 - Portland 1959). Cominciò a comporre ancor giovanissimo. Si stabilì a Parigi, dove scrisse l'opera Macbeth (rappr. all'Opéra comique, 1910). Nel [...] con una sorta di romantica e spesso potente eloquenza drammatica. Opere principali: Servizio sacro ebraico, Sinfonia in do diesis minore, sinfonia Israël, poemi e schizzi sinfonici, Vivre-Aimer, Hiver-Printemps, Poèmes juifs, Schelomo (violoncello e ...
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Scienza greco-romana. Armonica
Andrew Barker
Armonica
La scienza armonica nel IV secolo
Dallo studio delle fonti greche si evince che i fenomeni musicali iniziarono a essere considerati secondo un [...] di intervalli composti dalle note dei vari tipi di armonia.
Anche dagli scritti di Aristotele si evince che a quel tempo il díesis di un quarto di tono era stato scelto come l'unità di misura cui allude Platone. Anche se questa procedura può sembrare ...
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Dodecafonia
LLuigi Rognon
di Luigi Rognon
Dodecafonia
Sommario: 1. Introduzione. 2. Modalità e tonalità. 3. Tonalità e cromatismo. 4. Connotazione del linguaggio musicale tonale e progressiva saturazione. [...] ' e da due ‛maggiori', tra loro agganciate, e da un accordo per toni interi nelle ultime quattro note:
Le note si-do diesis-re diesis-fa sono tratte dal corale ‟Es ist genug!" appartenente alla Cantata n. 60 (O Ewigkeit, du Donnerwort!) di Bach che ...
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tonalità Nella musica colta occidentale, l’insieme di relazioni gerarchiche che intercorrono tra le varie note, ovvero l’attrazione e la gravitazione di tutti i gradi della scala verso un solo suono, la [...] quelle basate su scale differenziate da una sola alterazione di note (per es., do maggiore e sol maggiore, che ha alterata soltanto la nota fa diesis al posto di fa naturale); t. lontane, quelle basate su scale differenziate da due o più alterazioni. ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] nell'opera Wally per la celebre romanza "Ebben? Ne andrò lontana") ed inoltre Sognai (U.Bassani, 1877), L'odalisque per soprano in sol diesis minore (A. Master, da Th. Moore, 1878), In riva al mare (E. Panzacchi, 1878) e Il m'aimait tant in la minore ...
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mùsica, grammàtica della Insieme delle regole che permettono di comprendere e utilizzare il sistema di simboli necessari per la scrittura e l'esecuzione della musica.
Il suono e i suoi parametri
Il suono, [...] all'inizio di ogni rigo. L'altezza delle note può essere alzata o abbassata di un semitono con l'utilizzo del diesis (#) o del bemolle (b). La notazione tiene conto anche della durata dei suoni. Quest'ultima viene indicata impiegando note bianche o ...
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CELEGA, Nicolò
Alberto Iesuè
Nacque a Polesella, in provincia di Rovigo, il 17 apr. 1846 da Angelo e da Maria Perazzoli. Contrariamente a quanto riferisce lo Schmidl, non fu né allievo né insegnante [...] 110; Andante religioso, op. 116; Tristezza, studio-mazurca, op. 117; Consolazione, andante mosso, op. 118; Romanza senzaparole in fa diesis minore, op. 119; Al chiaro di luna, terza serenata, op. 123; Per sempre, quartaserenata, op. 125; L'addio, op ...
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diesis
dïèṡis s. m. [dal lat. diĕsis, gr. δίεσις «passaggio, intervallo» der. di διΐημι «far passare», comp. di διά «attraverso» e ἵημι «mandare»]. – 1. Segno musicale (♯) che, anteposto a una nota, prescrive l’alterazione di un semitono ascendente...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...