RACHMANINOV, Sergej Vasil′evič
Guido Maria Gatti
Compositore e pianista, nato a Onega (distr. di Novgorod, Russia) il 2 aprile 1873. Fu allievo del conservatorio di Pietroburgo (A. Siloti, S. Taneev [...] liturgia ortodossa, e numerose pagine pianistiche (Morceaux de Fantaisie, fra i quali è il notissimo preludio in do diesis minore, Moments musicaux, Preludi, Sonata in re minore, Études-Tableaux, ecc.). Pianista molto ammirato, come compositore R. si ...
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DOMENICO di Lorenzo (Domenico da Lucca)
Oscar Mischiati
Nacque a Lucca nel maggio (fu battezzato il 28) del 1452 da maestro Lorenzo di Domenico. Apprese molto probabilmente l'arte organaria dal padre [...] in base di 16 piedi della cattedrale lucchese: ai 47 tasti consueti andavano aggiunti nel grave do, re, mi bemolle, mi, fa diesis e sol diesis, più un tasto fa di 24 piedi: in tutto 54 tasti. In realtà il numero complessivo era anche maggiore per la ...
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GAMBALE
Daniela Giordana
. - Famiglia di musicisti attivi in Italia nel sec. XIX.
Luigi, nato a Napoli verso la fine del sec. XVIII o nei primi anni del successivo, fu allievo di N.A. Zingarelli. La [...] consiste nel rappresentare ciascuno dei suoni della scala cromatica con un segno speciale e, di conseguenza, sopprimere le alterazioni, diesis, bemolli e bequadri, mediante la sovrapposizione di sei linee, divise in due gruppi di tre, con uno spazio ...
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Trovatore perigordino, della seconda metà del sec. XII, nato a Ribérac, nella Dordogna, secondo una breve biografietta provenzale, che gli attribuisce nobili natali, e amore, non corrisposto, per una gentildonna [...] , Dante Alighieri reputava Arnaldo superiore a tutti gli scrittori del suo paese; prese da lui la forma della canzone a stanza senza diesis in Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra; in Purg. XXVI, 140, lo fa parlare nella propria lingua, e in ...
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È una delle due inseparabili manifestazioni della tonalità, cioè dell'ordine dei rapporti fra suoni di varia altezza. Quando i suoni si combinano simultaneamente, ha luogo l'armonia; invece quando si combinano [...] si sa da quando, s'incominciò ad alterare certi suoni delle scale modali, per produrre la sensibile alterata (come p. es., sol diesis in la minore) nei modi a base minore, e una sensibile imposta ai modi a base maggiore, che non avevano per tonica o ...
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economia Per a. di monete si intende la contraffazione del valore della moneta attraverso la riduzione del suo contenuto di metallo nobile. Contro tali alterazioni fraudolente, praticate in particolare [...] , il bequadro venne a comprendere, oltre l’annullamento del bemolle, anche l’a. ascendente d’un semitono, cioè il diesis. L’uso del si bemolle si riscontra già nelle tradizioni greche classiche nel ‘gran sistema perfetto’, e poi nelle tradizioni ...
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tonalità Nella musica colta occidentale, l’insieme di relazioni gerarchiche che intercorrono tra le varie note, ovvero l’attrazione e la gravitazione di tutti i gradi della scala verso un solo suono, la [...] quelle basate su scale differenziate da una sola alterazione di note (per es., do maggiore e sol maggiore, che ha alterata soltanto la nota fa diesis al posto di fa naturale); t. lontane, quelle basate su scale differenziate da due o più alterazioni. ...
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PFITZNER, Hans
Guido Maria Gatti
Compositore e direttore d'orchestra, nato a Mosca da genitori tedeschi il 5 maggio 1869. Studiò al conservatorio Hoch di Francoforte (1886-90) con James Kwast e Ivan [...] op. 31 per pianoforte e orch. (1922), Concerto op. 34 per violino e orch. (1924), Sinfonia (dal Quartetto in do diesis min., 1932); musiche strumentali da camera: Sonata per violoncello e pianoforte (1890), Trio, op. 8 per violino, violoncello e ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] nell'opera Wally per la celebre romanza "Ebben? Ne andrò lontana") ed inoltre Sognai (U.Bassani, 1877), L'odalisque per soprano in sol diesis minore (A. Master, da Th. Moore, 1878), In riva al mare (E. Panzacchi, 1878) e Il m'aimait tant in la minore ...
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dedurre [part. pass. dedutto, sempre in rima]
Solo nella Commedia, sempre figurato, in varie accezioni: in Pd XX 58 ha il valore di " derivare ": la misera condizione del mondo distrutto è un mal dedutto, [...] prosa dottrinale di D., anche la latina (in VE II X 2 c'è ‛ deductio ', ma la parola è adoperata come sinonimo di diesis, cioè, secondo Isidoro; il passaggio da una parte a un'altra della melodia nell'interno di una stanza di canzone, cioè la ‛ volta ...
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diesis
dïèṡis s. m. [dal lat. diĕsis, gr. δίεσις «passaggio, intervallo» der. di διΐημι «far passare», comp. di διά «attraverso» e ἵημι «mandare»]. – 1. Segno musicale (♯) che, anteposto a una nota, prescrive l’alterazione di un semitono ascendente...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...