CALLAS, Maria
Marco Beghelli
CALLAS, Maria (Sophie Cecelia Anna Maria Kalogeropoulos)
Nacque a New York il 2 dicembre 1923 da Georgios (George) Kalogeropoulos, farmacista di scarse ambizioni, e da Evangelia [...] lista di recuperi operistici: a Firenze debuttò nei rari Vespri siciliani di Verdi (26 maggio), dove si produsse dal Fa diesis grave al Mi bemolle sovracuto, seguiti a ruota dalla prima esecuzione assoluta dell’Orfeo ed Euridice di Haydn (9 giugno ...
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CASTIGLIONI, Niccolò
Alfonso Alberti
Niccolò Castiglioni fu Compositore dalle caratteristiche del tutto atipiche; il suo singolarissimo mondo di immagini e il linguaggio musicale privo di pregiudizi [...] di Tropi: ottavino solo, registro sovracuto, tempo abbastanza rapido, tre note staccate a distanza regolare – La, La, Fa diesis. Il tono è vivace, ironico, dispettoso, e all’ascolto la figura musicale suona esattamente come fosse ‘Nic-co-lò ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] tra classi è detto ‛segno'. Denotiamo che la sequenza di uno o più simboli ha valore di segno scrivendola tra due diesis: ♯z♯.
Date le nostre definizioni, un segno può dirsi anche ‛forma di un rapporto semiotico'. Descrivere i rapporti tra un segno ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] , dei suoni a un'altezza determinata regolandosi su un diapason fisso, più grave del nostro d'una terza minore circa (fa diesis). Essi si servivano di segni grafici differenti secondo che si trattava d'una parte vocale o d'una parte strumentale. La ...
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diesis
dïèṡis s. m. [dal lat. diĕsis, gr. δίεσις «passaggio, intervallo» der. di διΐημι «far passare», comp. di διά «attraverso» e ἵημι «mandare»]. – 1. Segno musicale (♯) che, anteposto a una nota, prescrive l’alterazione di un semitono ascendente...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...