naïf /na'if/ agg. fr. [lat. nativus "nativo"] (in ital. scritto spesso senza dieresi; f. naïve). - 1. (artist.) [detto di pittura, praticata da artisti autodidatti, tesa a rappresentare con semplicità [...] aspetti comuni della vita quotidiana]. 2. (estens.) [di persona, modo di fare e sim., che mostrino candore e ingenuità] ≈ candido, ingenuo, istintivo, nature, primitivo, schietto. ↑ sprovveduto. ↔ manierato, ...
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In fonetica e in poesia, la scissione di un dittongo in modo che le due vocali appartengano a due sillabe diverse. Il segno diacritico con cui si indica la d. è costituito da due punti disposti orizzontalmente sulla vocale più debole del gruppo:...
Nella metrica antica si chiama dieresi una pausa del verso, causata da fine di parola o di frase. La dieresi differisce dalla cesura (v.) in quanto non cade nell'interno di un piede, ma alla fine di esso. Essa è richiesta a) dopo ogni dipodia...