Linguistica
Incontro di vocali appartenenti a sillabe diverse (per es., pa-ese), a volte indicato, nella grafia, da una dieresi. È riferito all’incontro di vocali non solo nel corpo d’una stessa parola, [...] ma anche in fine e principio di due parole consecutive: così anche la dialefe, nella metrica, si può definire una particolare forma di iato.
Medicina
In anatomia (più comune nella forma lat. hiatus), ...
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raziocinabile
Variante dell'ediz. Nidobeatina, in luogo di razionabile (v.), in Pd XXVI 127, nata dal proposito di evitare la dieresi ch'è nella forma vulgata. ...
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glorioso
Sebastiano Aglianò
Presente in tutte le opere sicuramente dantesche, fuorché nelle Rime. Come per ‛ gloria ' (v.), si riconosce autentica solo la forma dotta. La dieresi di -ió- si ha sempre [...] (cfr. anche GLORIOSAMENTE), senza eccezioni. Il superlativo ricorre una sola volta per indicare Dio, l'altissimo e gloriosissimo seminadore del seme di felicitade (Cv IV XXIII 3 e XX 9); e negli scritti ...
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gloriare
Sebastiano Aglianò
Ricorre nella Vita Nuova, nel Convivio e nel Paradiso, all'infinito (a eccezione del gloriai di Pd XVI 6) e sempre nella forma dotta (v. GLORIA). La dieresi di -ia- è costante [...] nell'infinito, quasi sicura nell'unica occorrenza al passato remoto.
Con costrutto assoluto corrisponde a " essere beato ", " godere della felicità eterna ". Con questo significato, come ‛ gloria ', ‛ ...
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Nella metrica classica, pausa nel corso del verso, coincidente con la fine di una parola all’interno di un piede; se cade in fine di parola e in fine di piede si chiama dieresi. Nei versi recitativi (esametro, [...] trimetro e tetrametro tragico) cade in determinate sedi assumendo denominazioni diverse: pentemimera o semiquinaria (dopo la sillaba in posizione forte del 3° piede), eftemimera o semisettenaria (dopo ...
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visione
Riccardo Ambrosini
Sebbene sia da considerarsi voce assai importante nell'ambito della concezione di D., la parola ricorre appena 7 volte nella Vita Nuova, una nel Convivio e 10 (sempre nella [...] forma con dieresi, ‛ visïon(e) ') nella Commedia. Tranne che in Vn XLII 1 Appresso questo sonetto apparve a me una mirabile visione, nelle altre attestazioni della Vita Nuova - che con v. si apre (III 3 pensando di lei, mi sopragiunse uno soave sonno ...
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sineresi
Contrazione di due sillabe vocaliche, in modo che due vocali contigue entro la stessa parola vengono a valere, nel computo del verso, una sola sillaba.
Si veda ad es. passion in If XX 30, Pg [...] XXI 107, Pd XXIX 98, XXXII 59, mentre si ha dieresi passïon, in If XXXI 72; ovvero conversion(e) in If XIX 116, Pd XI 103, a conversïone in Pg XIX 106.
Per le modalità dell'usus dantesco, v. DIERESI. ...
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iato
Pier Marco Bertinetto
Con questo termine s'intende normalmente lo stacco esistente tra due vocali contigue, quando esse appartengono a sillabe successive e vengono pronunciate distintamente, sia [...] cfr. le rime in -u/i, -a/i, -o/ia, ecc.). È da notare il fatto che, mentre per quanto riguarda la dieresi il comportamento di D. presenta talvolta delle oscillazioni, negli altri casi lo i. intraverbale è di regola osservato.
Il numero di i. presenti ...
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diatermia
Forma di elettroterapia con correnti ad alta frequenza (105÷107 Hz), con effetto spiccatamente termico che si esercita soprattutto a livello dei tessuti profondi. È indicata in alcune patologie [...] locomotore. Gli effetti termici, e in particolare quelli caustici e coagulanti, della d. trovano impiego in chirurgia per la dieresi incruenta dei tessuti e per l’emostasi dei piccoli vasi sanguigni. Il termine d., coniato all’inizio del 20° sec ...
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. Anapesto (gr. ἀναπαιστος, dal verbo ἀναπαίειν, ma è incerto in quale senso della parola: forse in quello di "battere, picchiare", dunque nel significato di metro della zuffa) è chiamato un piede ascendente, [...] prende a fondamento il piede, e non la dipodia). Gli anapesti del dramma latino sono molto più liberi rispetto alla dieresi che quelli greci, e non hanno alcun ritegno nello scioglimento dell'arsi (proceleusmatico). Ma, come avviene nei giambi e nei ...
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dieresi
dïèreṡi s. f. [dal lat. tardo diaerĕsis, gr. διαίρεσις, propr. «divisione, separazione», der. di διαιρέω «disgiungere»]. – 1. a. In fonetica, la divisione di un gruppo vocalico nel corpo di una stessa parola, in modo che le due vocali...
dieretico
dierètico agg. [der. di dieresi] (pl. m. -ci). – In linguistica, di dieresi, che è relativo alla dieresi: nesso d., il nesso che è costituito da due vocali in iato.