Filosofo (Lipsia 1801 - Stötteritz, Lipsia, 1866), nipote di Christian Felix; prof. nell'univ. di Lipsia (dal 1837). Seguace della "destra" hegeliana, fu uno degli esponenti del teismo speculativo, volto [...] a conciliare l'idealismo hegeliano con la concezione cristiana della trascendenza divina. Tra le opere: Die Idee der Gottheit (1833); Grundzüge der Metaphysik (1834); Philosophische Dogmatik oder Philosophie des Christentums (3 voll., 1855-62). ...
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Filosofo (Dessau 1729 - Berlino 1786). Di famiglia israelita molto povera, si recò ancora ragazzo a Berlino; ivi, formatosi una vasta cultura filosofica e letteraria, divenne amico dei giovani illuministi [...] , oder Vorlesungen über das Dasein Gottes, compendio di lezioni tenute al figlio e ai fratelli Humboldt, e lo scritto An die Freunde Lessings (post., 1786). Notevole influenza ebbe l'estetica di M., fondata sulla sua psicologia, che assegnava alla ...
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Filosofo e storico della filosofia (Kleinbottwar, Württemberg, 1814 - Stoccarda 1908); prof. nelle univ. di Berna (dal 1847), Marburgo (dal 1849), Heidelberg (dal 1862), Berlino (dal 1872). Socio straniero [...] dei Lincei (1876). Storico del pensiero antico, è autore tra l'altro dell'opera monumentale Die Philosophie der Griechen in ihrer geschichtlichen Entwicklung dargestellt (3 voll., 1844-52; 2a ed., 5 voll., 1855-68); la 5a ed., iniziata nel 1892, in 3 ...
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Filosofo tedesco (Etzenbach 1884 - Frontenhausen 1966). Professore nell'univ. di Würzburg (1922), fondatore (1925) delle Forschungen zur neueren Philosophie und ihrer Geschichte; le sue ricerche storico-teoretiche, [...] il mito, l'arte, la religione. Tra le sue opere: Das Wesen der Philosophie und die philosophischen Probleme (1936; 2a ed., col titolo Einleitung in die Philosophie, 1962); Thomas von Aquin. Sein System und seine geistes geschichtliche Stellung (1938 ...
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Filosofo tedesco (Aurich, Bassa Sassonia, 1846 - Jena 1926). Dal 1874 al 1920 professore a Jena, nel 1908 premio Nobel per la letteratura; socio straniero dei Lincei (1913). Assertore entusiasta dello [...] spiritualismo contro il positivismo trionfante nella seconda metà del sec. 19º, la sua opera più famosa, Die Lebensanschauungen der grossen Denker (1890), è impostata intorno all'idea fondamentale della sua filosofia: l'esistenza di un mondo dello ...
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Filosofo (Mohrungen, presso Sangerhausen, 1762 - ivi 1805). Come J. A. Eberhard ma con maggior senso critico, sostenne contro Kant la filosofia leibniziano-wolffiana. Più importanti le sue opere storiche, [...] notevoli per ricchezza di erudizione e imparzialità di esposizione: Versuch einer Geschichte der Logik und Metaphysik (1794-99); Die natürliche Theologie der Scholastiker (1803). ...
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Filosofo tedesco (Lipsia 1891 - Zurigo 1958). Nel 1936 lasciò la Germania per gli USA, dove insegnò prima alla Northwestern University, poi alla univ. di Buffalo; nel 1958 ritornò in Europa. Discepolo [...] di Husserl a Friburgo, mirò a dare un'interpretazione metafisica della fenomenologia. Tra i suoi scritti: Die philosophie des Grafen Paul Yorck von Wartenburg (1928); Geschichtsphilosophie der Gegenwart (1931). Notevoli anche i suoi scritti di ...
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Filosofo (Monaco 1849 - Vienna 1914), prof. nelle univ. di Praga e di Vienna. Specialmente nel campo dell'etica, fu uno dei più notevoli rappresentanti del positivismo tedesco del sec. 19º. Opere principali: [...] Wesen und Ziele der ethischen Bewegung in Deutschland (1893), Lehrbuch der Psychologie (1897), Der Monismus und die Kulturprobleme (1911), Kritik des Idealismus (post., 1920), Geschichte der Ethik (3a ed. 1920). ...
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Teologo, filosofo e storico tedesco (Aunstetten, Augusta, 1865 - Berlino 1923). Centrale nella riflessione di T. è il rapporto tra religione e storia: egli portò la speculazione teologica sul piano storicistico, [...] si accostò alle dottrine sociali e alla sociologia di Max Weber. Nel breve saggio dal titolo Die Bedeutung des Protestantismus für die Entstehung der modernen Welt (1906; trad. it. 1929) egli si distaccò dalle tesi storiografiche del protestantesimo ...
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Filosofo svedese (n. Skinskatteberg, Västmanland, 1823 - m. 1909), fu prof. di filosofia teoretica all'univ. di Lund (1866-98). Partito da posizioni idealistiche, polemizzò poi contro il personalismo idealistico [...] e della sua scuola e contro la dottrina hegeliana della contraddizione logica (Ueber den Satz des Widerspruchs und die Bedeutung der Negation, 1881) cercando di conciliare la dialettica hegeliana con i risultati della scienza moderna (Metafisica ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.