DANZI
Mauro Macedonio
Famiglia di musicisti di origine italiana.
Innocenzo (Innocente, Innocenz, Innozenz) nacque certamente in Italia intorno all'anno 1730, ma le scarse notizie biografiche di cui [...] 1954, coll. 158 ss.; s.v. Lebrun, ibid., VI,coll. 1315 ss.; Cobbett's Cyclopedic Survey of Chamber Music, I,London 1963, p. 314; Die Musik in Gesch. und Gegenwart, II, coll. 1895 ss. e Suppl. I (XV), col. 1709; s.v. Lebrun, ibid., VIII,coll. 421 ss ...
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Musicista (Wippenführt 1861 - Wiesbaden 1940). Studiò al conservatorio di Colonia. Dal 1919 fu prof. all'univ. di Münster e dal 1925 direttore dei concerti sinfonici della stessa città. Compositore d'ispirazione [...] tardoromantica, scrisse l'opera Die Kunst zu lieben (1910), lavori orchestrali e corali-orchestrali, musiche da camera e pubblicò libri di storia e critica musicale. ...
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Pseudonimo del musicista tedesco Elimar Walter Kollodziepski (Neidenburg, Prussia Orientale, 1878 - Berlino 1940). Fu popolarissimo compositore di operette, riviste, canzoni, musiche per film. Fra i suoi [...] lavori si ricordano le operette Drei alte Schachteln (1917) e Die Frau ohne Kuss (1924). ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] , ma anche poeta apprezzato soprattutto nel genere idilliaco-descrittivo; suo capolavoro è il poema giovanile, in versi alessandrini, Die Alpen (1729), ampio quadro della natura alpina con esaltazione del bello e del sublime. Il suo tema della bella ...
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Musicista (n. in Boemia 1460 - m. dopo il 1521). Cieco, fu organista alla corte dell'elettore a Heidelberg; autore della più antica stampa tedesca d'intavolature per organo e per liuto: Tabulaturen etlicher [...] Lobgesang und Liedlein off die Orgeln und Lauten (1512). ...
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JOMMELLI, Niccolò
Angela Romagnoli
Nacque ad Aversa il 10 sett. 1714 dal commerciante di stoffe Francesco Antonio e da Margherita Cristiano.
Ricevette la prima istruzione musicale come fanciullo cantore [...] nel Settecento, Venezia 1991, pp. 305-317; W. Hochstein, N. J. (1714-1774) als Vizekapellmeister an S. Pietro in Rom, in Die Musikforschung, XXXIII (1980), pp. 189-194; M.P. McClymonds, The evolution of J.'s operatic style, in Journal of the American ...
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ZINGARI
Walter HIRSCHBERG
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Egon Wellesz
. Gruppo etnico migrante che s'incontra disperso in numerosi paesi d'Europa, nella Turchia asiatica, in Persia, Turkestan, Afghānistān, [...] nell'antico zingaro inglese "komóva te jam adré mi Suvelésko kēri kana meróva "I wish to go to Heaven (= God's house) when I die", e nel moderno zingaro inglese "l'd kom to jal adré mi Duvel's kēr when mandi mers" e nota "qui le antiche terminazioni ...
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CESTI, Pietro (in religione Antonio)
Lorenzo Bianconi
Nacque in Arezzo dove fu battezzato il 5 ag. 1623, nono ed ultimo figlio del pizzicagnolo Giuseppe di Lorentino e di Francesca Ruschi. Fin da ragazzo [...] II, Roma 1828, pp. 47 ss.; L. von Köchel, Die kaiserliche Hof-Musik-kapelle in Wien von 1543 bis 1867, Wien s., 54-56, 58 s., 64 s., 84; A. A. Abert, P. C., in Die Musik in Gesch. und Gegenwart, Kassel-Basel II, 1952, coll. 989-996; XV, ibid. 1973 ...
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(Prodaná nevěsta) Opera lirica (1866) del musicista B. Smetana (1824-1884), su libretto dello scrittore ceco K. Sabina (1813-1877).
Dall'opera furono tratti diversi adattamenti cinematografici, quali [...] quello omonimo cecoslovacco (1913), diretto da M. Urban, e il tedesco Die verkaufte Braut (1932) di M. Ophuls. ...
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Musicista ceco (Olomouc, Moravia, 1873 - Vienna 1925). Studiò al conservatorio di Vienna. Si dette dapprima alla direzione d'orchestra e alla composizione di opere serie, per poi volgersi al genere operettistico, [...] in cui conseguì gran nome. Celebre la sua Die Dollar Prinzessin (1907). ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.