MUSICA (XXIV, p. 124; App. II, 11, p. 372)
Alberto PIRONTI
Il fenomeno musicale più rilevante degli anni seguìti alla fine della seconda guerra mondiale è il sempre crescente affermarsi ed estendersi [...] 1960); R. Vlad, Storia della dodecafonia, Milano 1958. Si vedano anche tutti i numeri delle riviste Melos di Magonza, Die Reihe di Vienna, La rassegna musicale di Roma, Diapason e Incontri musicali di Milano, nonché i Darmstädter Beiträge zur neuen ...
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Musicista (Coburgo 1735 - Gotha 1787). Fu dapprima direttore musicale al teatro ducale di Weimar e dal 1778 in quello di Gotha, quale successore di G. Benda. Scrisse le opere Die Dorfgala (1772), Alceste [...] (1773), Rosamunde (1778) e molti Singspiele. Fu il primo a introdurre in Germania il melologo ...
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Musicologo (Hörde, Dortmund, 1900 - Lipsia 1969), ha insegnato presso le univ. di Heidelberg, Jena e Lipsia. Si è occupato soprattutto di musica medievale e rinascimentale pubblicando, tra l'altro, Die [...] Musik des Mittelalters und der Renaissance (1931-34). Ha curato edizioni di opere di J. S. Bach, G. Gabrieli, O. di Lasso e l'opera omnia di G. Dufay e G. de Machaut. Altre pubblicazioni: J. S. Bach (1935); ...
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Musicista tedesco (Lipsia 1907 - Heidelberg 1987). Allievo di H. Grabner, affermatosi come uno dei più noti compositori tedeschi della sua generazione, dal 1945 ha adottato la tecnica dodecafonica. La [...] 1958), In seinem Garten liebt Don Perlimplin Belisa (1962), Immagini (1967), Elisabeth Tudor (1972), i balletti Die weisse Rose (1951), Die Witwe von Ephesus (1952), Ballet blanc (1958), Carmen (1971), diversi lavori orchestrali, vocali-orchestrali e ...
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Cantante lirica italiana (Chiusavecchia, Imperia, 1948). Tra le migliori vocaliste della scuola di canto italiana contemporanea, soprano, ha debuttato nel 1972 in Così fan tutte di Mozart, della quale [...] è stata raffinata interprete (Die Ent führung aus dem Serail, Die Zauberflöte, Don Giovanni e Idomeneo re di Creta), imponendosi in seguito come una delle maggiori interpreti di Donizetti (Lucia di Lammermoor, Maria Stuarda, Anna Bolena e Roberto ...
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Musicista (Vienna 1843 - ivi 1922). Fu l'ultimo direttore dei balli alla corte degli Asburgo, occupando tale posto dal 1908 al 1918. Scrisse circa seicento ballabili e ventidue operette, tra le quali ebbero [...] particolare successo Die Landstreicher (1900), Die Liebeswalzer (1908), Das dumme Herz (1914). ...
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Musicologo (Stoccarda 1871 - ivi 1927). Prof. di musicologia a Stoccarda, Heidelberg, Lipsia, Berlino, contribuì specialmente agli studî sulla musica greca e medievale e su quella del Settecento. Tra le [...] sue opere: Die Musikanschauung des Mittelalters und ihre Grundlagen (1905), Niccolò Jommelli als Opernkomponist (1908), W. A. Mozart (1919-24), Grundprobleme der Operngeschichte (1926), oltre a saggi, studî e revisioni di musiche del Settecento. ...
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Musicista (Friburgo in Brisgovia 1879 - Singen 1950). Studiò a Monaco di Baviera e a Berlino. Compositore d'ispirazione tardoromantica, scrisse opere teatrali, tra cui: Schwanenweiss (1923); Ein Traumspiel [...] (1925); Leonce und Lena (1925); Die Gespenstersonate (1930); lavori orchestrali, musiche da camera. ...
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CONCIALINI, Giovanni Carlo
Bianca Maria Antolini
Nacque a Siena probabilmente nel 1742: il Gerber (Neues Lexikon, p.787) afferma infatti che morì il 25 ott. 1812 in età di 70 anni e tre mesi. Non si [...] in Berlin (app. del vol. prec.), pp. 68, 75, 80, 83, 94, 121; F. M. Rudhart, Gesch. der Oper am Hofe zu München, I, Die italienische Oper von 1654-1787, Freising 1865, pp. 147 s.; R. Morrocchi, La musica in Siena, Siena 1886, pp. 120 (per il C.), 128 ...
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Musicista tedesco (Mannheim 1925 - Detmold 2009). Ha studiato a Berlino con J. Rufer e B. Blacher. Dal 1957 al 1990 ha insegnato alla Accademia musicale di Detmold. Compositore dodecafonico, ha raggiunto [...] sua produzione comprende le opere teatrali Die Räuber (1957), Die tödlichen Wünsche (1959), Die Ermordung Caesars (1959), Alkmene 1975), Das Rendezvous (1977), Der Jüngste Tag (1980), Die Fastnachtsbeichte (1983), i balletti Pas de trois (1951), ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.