Scrittore tedesco (Lyck, od. Elk, Prussia Orientale, 1926 - Amburgo 2014). Dal 1945 si stabilì ad Amburgo; per due anni redattore capo del quotidiano Die Welt, ha fatto parte del Gruppo 47 ed è fra i protagonisti [...] (1973); Heimatmuseum (1978); Der Verlust (1981); Exerzierplatz (1985); Die Klangprobe (1990). Tra gli altri suoi scritti: Die Erzählungen (1986); Über das Gedächtnis (1992); Die Auflehnung (1994); Ludmilla (1996); Arnes Nachlaß (1999); Mutmaßungen ...
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Grammatico ed erudito romano (3º sec. d. C.), autore di un perduto trattato De accentibus e del De die natali, dedicato nel 238 d. C. a un Q. Cerellio, che è giunto a noi incompleto e tratta dell'origine [...] e della vita dell'uomo attingendo a Varrone, del tempo e delle sue divisioni usando come fonte soprattutto Svetonio. Ci è giunto anche un trattatello (il cosiddetto Fragmentum Censorini), che tratta di ...
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Scrittore e uomo politico tedesco (Colonia 1804 - Brigittenau, Vienna, 1848) di umile famiglia. Nel 1836 compose un dramma, Die Befreiung von Candia, che ebbe successo. Cooperò alla nascita del Vorwärts, [...] specie di almanacco politico (1843-1847), e fondò i Sächsische Vaterlandsblätter con cui diffondere le proprie idee liberali. Nel 1847 creò una casa editrice. Divenuto capo dei democratici sassoni (1848), ...
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Scrittore tedesco (Pietroburgo 1875 - Vorderleiten, Baviera, 1928). Figlio di genitori tedeschi in Russia, si trasferì ben presto a Monaco, ove cominciò a pubblicare sui Blätter für die Kunst di George, [...] , sia come lirico sia come drammaturgo, un suo rigore stilistico. Fra i drammi, sono da ricordare Peter und Alexej (1912), Die magische Laterne e Grischa (1919), Die Nacht des Hirten, Die Rückkehr der Alkestis e Die Kinder Godunofs (postumi, 1929). ...
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Letterato e scrittore lettone di lingua tedesca (Ledurga, Livonia, 1769 - Katlakalus, Riga, 1850). Si batté per l'abolizione della servitù della gleba (Die Letten, 1796), di cui celebrò la fine in Die [...] al 1806 si stabilì in Germania dove svolse un'intensa attività letteraria in aperta polemica con Goethe, Schiller (Briefe an ein Frauenzimmer über die neuesten Produkte der schönen Literatur in Deutschland, 26 fascicoli, 1800-03) e i napoleonici. ...
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Scrittore tedesco (Langenburg, Württemberg, 1767 - Kupferzell 1832). Nelle sue opere, a sfondo erudito, si avverte il forte legame con l'illuminismo francese: Die Möncherei (3 voll., 1819-20); Das Ritterwesen [...] , Johanniter und Marianer (3 voll., 1822-24); Das Papstthum und die Päpste (3 voll., post. 1834). La sua opera più felice è la raccolta di saggi Demokritos oder Hinterlassene Papiere eines lachenden Philosophen (6 voll., 1832-36), dove il moralista ...
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Poeta austriaco (sec. 13º). Compose due poemi del ciclo di Dietrich von Bern (Teodorico di Verona): Dietrichs Flucht e Die Rabenschlacht (1282 circa), mescolando alla materia epica episodî desunti dal [...] mondo classico o dallo stesso poema nibelungico ...
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Scrittore tedesco (Kiel 1902 - Winsen, Bassa Sassonia, 1972). Attivo sotto il nazismo come sceneggiatore cinematografico, nel dopoguerra ha scritto romanzi a carattere prevalentemente autobiografico: Die [...] Geächteten (1930; trad. it. I proscritti, 1941); Die Stadt (1932); Die Kadetten (1933); Der Fragebogen (1951). ...
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Poeta tedesco (Monaco di Baviera 1871 - Merano 1914). Dopo alcuni volumi di liriche (In Phantas Schloss, 1895; Ich und die Welt, 1899), nei quali si avverte l'influsso di Nietzsche e di Dehmel, si avvicinò [...] all'antroposofia di R. Steiner, e scrisse poesie e prose poetiche cosmico-mistiche per lo più sentimentaleggianti (Einkehr, 1910; i postumi Stufen, 1918, e Epigramme und Sprüche, 1920); raggiunse anche ...
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Scrittore tedesco (Lemnitz, Weimar, 1868 - Münchenbernsdorf, Weimar, 1940). Figlio di Hans Georg; autore di romanzi (Das Auge des Schlafenden, 1910; Die Verführerin, 1920, ecc.) e racconti (Tage des Teufels, [...] 1911; Das Teufelsei, 1931; Drei Nächte, 1935) ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.