Scrittore tedesco (Elbingerode, Harz, 1866 - Sankt Georgen, Stiria, 1933); figlio di un minatore, socialista, aderì al naturalismo (i drammi Lumpenbagasch, 1898; Im chambre séparée, 1898), poi al movimento [...] , si contrappose sia all'impressionismo del teatro tradizionale sia all'espressionismo dell'avanguardia. Pubblicò: Demetrios (1905); Canossa (1908); Preussengeist (1915); Die Sachsenkaiser (1923) e il romanzo Das Glück von Lautenthal (1933). ...
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Scrittrice austriaca (Vienna 1769 - ivi 1843). Si cimentò in varî generi, rivelando un certo talento nel campo della narrativa (fra i romanzi Agathokles, 3 voll., 1808; Die Belagerung Wiens, 3 voll., 1824). [...] Fu nota però anzitutto per il suo salotto letterario, frequentato dalle più interessanti figure dell'epoca romantica; ne è eco nelle postume memorie Denkwürdigkeiten aus meinem Leben (4 voll., 1844) e ...
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Scrittore tedesco (Rothbach, Alsazia, 1865 - Weimar 1929). Strenuo sostenitore della Heimatkunst, cioè della letteratura paesana e folcloristica di contro a quella ispirata alla vita cittadina moderna [...] (Die Vorherrschaft Berlins, 1900), compose molte opere liriche, narrative e drammatiche, ispirate alle tradizioni germaniche (Gottfried von Strassburg, 1897; Wartburg-Trilogie, 1903-06; Oberlin, 1910, ecc.). Pubblicò e diresse (1920-29) la rivista ...
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Scrittore tedesco (Oberholzheim, Svevia, 1733 - Ossmannstädt, Weimar, 1813). Inizialmente attratto dall'Illuminismo, fu il maggior esponente del rococò letterario tedesco. Tra le sue opere spiccano i romanzi [...] che lo motiva, il romanzo Der goldene Spiegel (4 voll., 1772). Il maggior W. torna invece nel romanzo Die Abderiten, vero capolavoro di ironizzazione che nulla risparmia della mediocrità saccente e del provincialismo soddisfatto d'una certa società ...
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Pseudonimo dello scrittore slovacco Anton Schmidt (Teplitz-Schönau, od. Teplice, 1893 - Esslingen 1955). Dopo una giovinezza durissima, si rese noto con un volume di novelle (König Tod, 1918), con drammi [...] der Hagar, 1916; Jeruschalajims Königin, 1919; Der Verräter Gottes, 1929), e con rappresentazioni di sacre leggende (Die St. Jacobsfahrt, 1920). Meno felici sono le ultime opere narrative: Die Flucht. Kinderkreuzzug (1932) e Applaus (1941). ...
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Scrittore e uomo di teatro tedesco (Augusta 1898 - Berlino 1956). Nato da genitori di agiata borghesia, frequentò gli ambienti dell'avanguardia artistica monacense e berlinese abbandonando, senza concluderli, [...] " (Das Badener Lehrstück vom Einverständnis, 1929; Der Jasager e Der Neinsager, 1929-30; Die Massnahme, 1930; Die Ausnahme und die Regel, 1930; Die Horatier und die Kuriatier, 1933-34, con la significativa appendice del Verhör des Lukullus, 1939). Ma ...
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Poeta e stampatore operante in Basilea (n. tra il 1470 e il 1480 - m. 1524 o 1525). Protestante, più che nel dramma di polemica religiosa (Klag über die Totenfresser, 1521 circa), si affermò nella satira [...] moraleggiante (Spiel von den zehn Altern dieser Welt, 1515) ...
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KOLBENHEYER, Erwin Guido
Poeta tedesco, nato a Budapest il 30 dicembre 1878; vive a Solln presso Monaco. Studiò dapprima biologia; e anche il pensiero che è venuto elaborando in una serie di scritti [...] Joachim Pausewang, su Jacob Boehme, 1910; i romanzi di vita contemporanea: Montsalvasch, 1912; Das Lächeln der Penaten, 1926; Reps, die Persönlichkeit, 1931; le novelle Ahalibama, 1922; Karlsbader Novelle, sulla partenza di Goethe per l'Italia, 1929 ...
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Poetessa tedesca (Amburgo 1899 - Monaco di Baviera 1975). Si convertì al cattolicesimo nel 1924, manifestando i suoi interessi religiosi non solo nell'opera letteraria ma anche nella parallela attività [...] Am Krippenrand, 1969), e libri di narrativa (Der blühende Stab, 1929; Amei, 1934; Die Übermacht, 1940, trad. it. La vita che vince, 1942; Die Karlsbader Hochzeit, 1953), in cui alla delicata ambientazione favolistica fa riscontro un'acuta sensibilità ...
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Scrittore (Rechtenfleth, presso Brema, 1821 - ivi 1902); agricoltore, ottimo conoscitore del folclore della Germania nordoccidentale (Marschenbuch: Land- und Volksbilder aus den Marschen der Weser und [...] Elbe, 1858; Die Pflege des Volksgesangs im deutschen Nordwesten, 1878) e autore di un piacevole e fortunato libro di impressioni romane (Römische Schlendertage, 1869). ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.