Scrittore tedesco (Grosspawlowitz, Moravia, 1873 - Sierre, cantone Vallese, 1959). La sua complessa personalità si formò nel contatto con correnti varie della cultura europea e attraverso l'assimilazione [...] Mythen der Seele (1927); Das physiognomische Weltbild (1930); Physiognomik (1932); Anschauung und Beobachtung (1938); Die zweite Fahrt (1946); Die Nacht des ungeborgenen Lebens (1950); Das inwendige Reich. Versuch einer Physiognomik der Idee (1953 ...
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Scrittore di lingua tedesca (Pidvolochysk, Galizia, oggi Ucraina, 1900 - Riehen, Basilea, 1996). La sua narrativa è improntata alla Neue Sachlichkeit, il "neorealismo" tedesco degli anni tra il 1920 e [...] Abenteuer eines Moralisten (1961); Ein Mann von sechzig Jahren (1972). Fra i libri di saggi i vivaci Meine Freunde, die Poeten (1953); Dichter im Café (1959); Lauter Literaten (1963); Revolutionäre mit Geduld (1973). Ha scritto anche novelle (fra cui ...
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Poeta tedesco (Wendisch-Hermsdorf, Brandeburgo, 1863 - Blankensee, Amburgo, 1920). Narratore (Lebensblätter, 1895; Blinde Liebe, 1912), diarista (Zwischen Volk und Menschheit, 1919; Tagebuch 1893-94, 1921; [...] rapporto con la poetica simbolista e in chiave di panerotismo. Così già nei primi volumi di versi (Erlösungen, 1891; Aber die Liebe, 1893; Weib und Welt, 1896), il motivo principale è il concetto romantico dell'amore come base d'ogni manifestazione ...
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SCHROEDER, Runolf Alexander
P. Ch.
Scrittore, compositore, pittore, architetto e teologo tedesco, nato a Brema il 26 gennaio 1878. Figlio d'un commerciante, si trasferì - conclusi gli studî liceali [...] W. Heymel e O. J. Bierbaum, diede vita alla rivista Die Insel. Legatosi d'amicizia con Hofmannsthal, Borchardt, Wiegand, ecc., trascorse Ein Weihnachtslied (1935), Ein Lobgensang (1937) e Die Ballade vom Wandersmann (1937), velato rifiuto del regime ...
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Poetessa nederlandese (Noordwijk 1869 - Amsterdam 1952). Alla schiva raccolta d'esordio Sonnetten en verzen in terzinen geschreven ("Sonetti e versi in terzine", 1895) fecero seguito Die nieuwe geboort [...] ("La nuova nascita", 1902) e Opwaartsche wegen ("Vie in ascesa", 1907), nelle quali echeggia l'entusiasmo per il nuovo ideale del socialismo. Le raccolte successive (De vrouw in het woud "La donna nella ...
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Scrittore tedesco (Langendorf 1774 - Weissenfels 1829). Giurista, esordì nella letteratura col romanzo Inzest (2 voll., 1799), ma subito dopo passò al teatro: commedie quasi sempre su modelli francesi [...] ) sulla via aperta da Z. Werner, tra le quali si ricordano: Der neun undzwanzigste Februar (1812), Die Schuld (1816), König Yngurd (1817), Die Albaneserin (1820). Dopo il 1820 si dedicò alla critica letteraria e teatrale. Ha lasciato anche scritti di ...
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Germanista svizzero (Witikon, Zurigo, 1898 - Basilea 1965), prof. all'univ. di Basilea (dal 1936), uno tra i più autorevoli cultori di storia della letteratura svizzero-tedesca. Tra le opere: Die Mystik [...] in der Schweiz: 1200-1500 (1936); Heinrich Füssli (1942); Tragische Literaturgeschichte (1948); Die Zerstörung der deutschen Literatur (1956); Von Trakl zu Brecht. Dichter des Expressionismus (1961); Pamphlet und Bekenntnis (post., 1968). ...
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Scrittore austriaco (Graz 1873 - ivi 1952). I suoi romanzi e le sue novelle hanno per lo più quale sfondo l'Austria e specialmente la Stiria. Ricordiamo: Die Haindlkinder, 1908; Vom sterbenden Rokoko, [...] 1909; Schwammerl, 1912; Das Lächeln der Marie Antoinette, 1933; Lumpazivagabundus, 1936 ...
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Poeta tedesco (Darmstadt 1869 - Auckland, Nuova Zelanda, 1948). Di famiglia ebrea altolocata, studiò germanistica a Berlino, Lipsia e Giessen. Entrato in contatto con Stefan George, divenne suo primo collaboratore [...] scalfire. Su questa linea e progressivamente: Gesammelte Dichtungen (1903); Sanctus, Orpheus (1909); Der Umkreis (1927); Die Stimme spricht (1934); An die Deutschen (1947); Hiob oder Die vier Spiegel (post., 1950); Sang aus dem Exil (post., 1950). ...
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Scrittore tedesco (Dresda 1902 - Tubinga 1993). Emigrato nel 1933 negli USA, prese le distanze dalle ideologie della sinistra, come rievocò in Memoiren eines Moralisten (1983). Testimoniò la coerenza della [...] sua scelta in una multiforme opera che comprende lirica (Die hellen Nächte, 1941; Wir sind die Letzten, 1976; Dann schreie ich, bis Stille ist, 1990), narrativa (Die Wenigen und die Vielen, 1959; Umsteigen nach Babylon, 1987; Der Tod des Akrobaten, ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.