Scrittrice tedesca (Pitzling, Alta Baviera, 1911 - Unterhaching, Baviera, 2002). Perseguitata sotto il nazismo fino a subire il carcere (Gefängnistagebuch, 1946; trad. it. 1991), informò la sua opera narrativa [...] romanzo Ich bin Tobias, 1966, trad. it. 1985), raffigurò efficacemente la società tedesca tra le due guerre (i romanzi Die Stärkeren, 1948; Der Sündenbock, 1955, trad. it. 1957; Der schwarze Esel, 1974, trad. it. 1980), esprimendo la propria visione ...
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Musicista tedesco (Lipsia 1907 - Heidelberg 1987). Allievo di H. Grabner, affermatosi come uno dei più noti compositori tedeschi della sua generazione, dal 1945 ha adottato la tecnica dodecafonica. La [...] 1958), In seinem Garten liebt Don Perlimplin Belisa (1962), Immagini (1967), Elisabeth Tudor (1972), i balletti Die weisse Rose (1951), Die Witwe von Ephesus (1952), Ballet blanc (1958), Carmen (1971), diversi lavori orchestrali, vocali-orchestrali e ...
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Cantante lirica italiana (Chiusavecchia, Imperia, 1948). Tra le migliori vocaliste della scuola di canto italiana contemporanea, soprano, ha debuttato nel 1972 in Così fan tutte di Mozart, della quale [...] è stata raffinata interprete (Die Ent führung aus dem Serail, Die Zauberflöte, Don Giovanni e Idomeneo re di Creta), imponendosi in seguito come una delle maggiori interpreti di Donizetti (Lucia di Lammermoor, Maria Stuarda, Anna Bolena e Roberto ...
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Scrittore estone di lingua tedesca (Hapsal, Estonia, 1901 - Tubinga 1976); studiò e visse per qualche tempo in Germania; nel 1936 tornò in Estonia, e nel 1939 passò in Polonia; dal 1945 visse a Tubinga. [...] zehnte Symphonie (1940), Wendische Nacht (1942) e gli originali radiofonici Das Schiff Esperanza (1953), Die verschlossene Tür (1958), Primavera siciliana (1963), sempre sul tema di destini umani confrontati con una pesante realtà. Ha scritto anche ...
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Teologo e filologo luterano (n. Greiz 1835 - m. 1912). Studiò i detti extracanonici di Gesù, tentandone una ritraduzione in ebraico, in cerca di quello che sarebbe stato il "vangelo primitivo" fonte dei [...] sinottici (Agrapha, 1889; Die Logia Jesu, 1898; Der Paulinismus und die Logia Jesu, 1904). ...
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Musicista (Vienna 1843 - ivi 1922). Fu l'ultimo direttore dei balli alla corte degli Asburgo, occupando tale posto dal 1908 al 1918. Scrisse circa seicento ballabili e ventidue operette, tra le quali ebbero [...] particolare successo Die Landstreicher (1900), Die Liebeswalzer (1908), Das dumme Herz (1914). ...
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Filosofo (Kiel 1819 - Berlino 1880); prof. nelle univ. di Kiel (dal 1858) e Berlino (dal 1867). Avversò l'idealismo postkantiano e specialmente Hegel. Opere principali: Abhandlungen zur systematischen [...] Philosophie (1868); Die Reform der Logik (1874); Geschichte der Psychologie (1878); Geschichte der Logik (post., 1881). ...
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Nome d'arte dell'attrice cinematografica Greta Louisa Gustafsson (Stoccolma 1905 - New York 1990); esordì nel cinema nel 1923 con Gösta Berling saga, diretta da M. Stiller. Interpretò ancora Die freudlose [...] Gasse (La via senza gioia, 1925) e passò quindi a Hollywood scritturata da Louis B. Mayer. Flesh and the devil (1927) segnò definitivamente la sua strada: dalla timida fanciulla della saga di Gösta Berling ...
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Scrittore di lingua tedesca (Czernowitz, od. Černovcy, 1914 - Donnini, Reggello, 1998), di famiglia austriaca con ascendenze italiane. Nel 1938 si trasferì a Berlino, dove scrisse il primo romanzo, Flamme, [...] die sich verzehrt (1939). Dalla collaborazione alla radio di Amburgo nacquero le Maghrebinische Geschichten (1953; trad. it. 1987), ambientate nei favolosi tempi della monarchia austro-ungarica, in cui palesò le sue doti di narratore ironico ed ...
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Giurista (Berlino 1873 - Colonia 1932); prof. di diritto pubblico nelle univ. di Bonn (1901) e di Colonia (1912). Tra le sue numerose opere: Handbuch des Völkerrechts (6 voll., 1912-33); Die Freiheit der [...] Meere und das Völkerrecht (1917); Deutsches Reichs- und Landesstaatsrecht (1924); Handwörterbuch der Rechtswissenschaft (in collab. con A. Ilster, 7 voll., 1926-31); Handbuch des kommunalen Verfassungsrechts ...
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die
s. m., invar. – Variante ant. e poet. di dì (giorno): tra l’ultima notte e ’l primo die (Dante); Come una larva del supremo die (Carducci). Anticam. fu in uso anche la variante dia, masch. o femm.
pro die
〈… dìe〉 locuz. lat. (propr. «al giorno»), usata in ital. come avv. – Espressione usata talvolta nelle prescrizioni mediche o farmaceutiche: 20 milligrammi pro die.