PROFETA e PROFETISMO
Marcel SIMON
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
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. Nell'accezione oggidì più comune del termine profeta, l'idea del prevedere e predire il futuro prevale, pur senza eliminarla [...] di edificazione pubblica, S. Paolo preferisce il carisma della profezia a quello della glossolalia (I Corinzî, XIV, 5, 39). Dalla Didachè, 10, risulta che il profeta aveva grande campo di attività nel rito dell'Eucaristia, come pure (ibid., 11) nelle ...
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Padre e dottore della Chiesa (Alessandria 295 circa - ivi 373). Fu vescovo di Alessandria e combatté tenacemente l'arianesimo, subendo più volte l'esilio. Autore di opere apologetiche e dogmatiche, fu [...] salvo i Maccabei; per il Nuovo Testamento quello divenuto poi classico, con la raccomandazione per Erma e la Didaché. A. è scrittore soprattutto polemico, sia quando affronta argomenti storici e personali, sia quando affronta argomenti teologici. Non ...
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SANTI Per comunione dei santi la Chiesa cattolica intende un'intima unione in Cristo tra i fedeli vivi e defunti, e una mutua comunicazione tra essi di beni spirituali. La Chiesa universale è costituita [...] 1; LII, 2; LV, 6; Erma, Pastore, vis. III, c. 4; Ignazio di Antiochia, Rom., III, 2; IV, 2; Fil., V, 1, ecc.; Didaché, I, 3; X, 5; Ep. di Barnaba, XXI, 7. Nel sec. IV questa dottrina ebbe per opera dei grandi Padri, quali Basilio, Gregorio Nazianzeno ...
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La seconda città dell'Egitto, nell'angolo O. del delta nilotico, su un lembo di terreno sabbioso che separa il lago litoraneo di Maryūt, o palude Mareotide, dal Mediterraneo, a 31°12′ di lat. N. e 29052′ [...] usata nella chiesa d'Alessandria. Di essa poco si sa con certezza, e, quel poco, da documenti (quali la Didaché o il cosiddetto Ordinamento ecclesiastico egiziano) sulle origini dei quali si discute. L'Anaphora attribuita a Serapione (vescovo di ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] : di questa si rinnovava sulla fronte il segno a principio delle principali azioni. Del culto pubblico abbiamo notizie nella stessa Didache (IX, X, XIV); nella I Apologia di S. Giustino (capp. 51, 55-57), che descrive lo svolgimento già complesso del ...
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L'aggettivo apocrifo (dal gr. ἁπόκρυϕος) letteralmente "nascosto, segreto", nel linguaggio religioso ha preso una speciale connotazione, correlativa al concetto di canone (v.) della Sacra Scrittura, così [...] . Le opere che abbiano un vero valore artistico o in altra maniera spirituale non sono molte (tali però sono la Didaché, le Odi di Salomone e alcuni frammenti poetici degli Atti di Tommaso e degli Atti di Giovanni). Tuttavia questo conglomerato ...
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Fisiologia. - L'astensione, volontaria o imposta da varie cause (malattie, naufragio, ecc.), dell'assunzione d'alimenti, totale o parziale, costituisce il digiuno o inanizione, assoluto o relativo. Poiché [...] che solevano digiunare due volte la settimana (lunedì e giovedì), ma in giorni diversi da loro, cioè mercoledì e venerdi (Didaché, VIII, 1), escluso dunque sempre il sabato. I giorni di digiuno si dicevano dies stationis o vigiliae, per l'analogia ...
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PATRISTICA
Alberto Pincherle
. È quella fra le scienze teologiche, la quale fa oggetto di studio speciale i Padri della Chiesa (v.). Sorta come ramo distinto della teologia in ambiente luterano, dove [...] di Nestorio alla Dimostrazione della predicazione apostolica d'Ireneo, dal Commento alle Epistole paoline di Pelagio alla Didachè. Basterà la menzione di queste ultime opere per dispensarci dall'addurre, nonché la lunghissima serie delle monografie ...
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- Dalla parola con la quale principia, comunemente si dice Credo la formula di professione della fede cristiana, stabilita dalla Chiesa. Più propriamente però si dice simbolo: termine derivato dal linguaggio [...] H. Lietzmann proverrebbe dal rito dell'Eucaristia, cioè dalla preghiera eucaristica in cui originariamente, come appare soprattutto dalla Didaché, si ringraziava Dio per la salute apportata da Gesù Cristo.
In ultimo è da osservare che il simbolo ...
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TOBIA
Giuseppe Ricciotti
. Nome di uno dei libri deuterocanonici della Bibbia e di chi ne è protagonista.
I protagonisti, in realtà, sono due, padre e figlio. Essi nel testo latino della volgata hanno [...] più antica tradizione ecclesiastica lo ha utilizzato, citandolo alla stessa stregua di altri libri canonici (Policarpo, Ad Phil., X, 2; Didaché, I, 2; Clemente Aless., Stromata, II, 23, che cita Tobia, IV, 16, come ἡ γραϕή; Origene, Ad Afric., XIII ...
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