Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] , P. sembra aver redatto la maggior parte delle lettere imperiali negli anni compresi fra il 1236 e il 1248. Come dictator solo raramente è attestato in modo esplicito nei manoscritti. Inoltre alla corte imperiale erano presenti anche altri notai e ...
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Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] , p. 203).
Quando nella cancelleria divenne necessario essere esperti di diritto, ma anche di composizione ‒ è per questo che dictator equivale nell'uso sia a 'maestro che insegna a scrivere ornatamente, a dictare, ovvero a comporre secondo regole ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] , il toscano; stranissima cosa, in tal modo egli ripete esattamente ciò che, tre o quattro anni prima che Dante nascesse, un dictator dava come la ricetta del perfetto scrittore italiano: saper bene il latino, e frequentar molto i francesi.[6]
Era la ...
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dettatore
dettatóre (ant. dittatóre) s. m. (f. -trice) [dal lat. tardo dictator -oris; cfr. dittatore2], non com. – 1. Chi detta: cattivo, buon d.; anche fig.: I0 veggio ben come le vostre penne Di retro al dittator sen vanno strette (Dante),...
deverbale
agg. e s. m. [der. di verbo, col pref. de-]. – In linguistica, di vocabolo (aggettivo o sostantivo) derivato da un verbo; per es. in latino dictator da dictare, in italiano ferita, ferimento, feritore, feritoia da ferire.