Nome comune attribuito a molte specie di piante legnose, che crescono nei paesi tropicali sulle sponde delle lagune salmastre, sulle spiagge basse e fangose, allagate permanentemente o durante l’alta marea, [...] all’estremità di apici radicali fuoriuscenti dall’acqua (v. fig.). Le m. appartengono a 9 famiglie di Dicotiledoni (Rizoforacee, Meliacee, Sonneratiacee, Verbenacee ecc.). Si possono distinguere le m. occidentali, composte di sole 4 specie, diffuse ...
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IPODERMA (dal gr. ὑπό "sotto" e δέρμα "pelle")
Valeria Bambacioni
Con questo nome s'indicano nei vegetali gli strati sottoepidermici che sono particolarmente differenziati per determinati scopi, presenti [...] d'acqua. I primi risultano di tessuti collenchimatici (piccioli, nervature principali di numerose foglie, cauli erbacei di Dicotiledoni ecc.) o sclerenchimatici (foglie di pino, foglie e cauli di numerose Monocotiledoni). Possono formare uno strato ...
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Naturalista (Black Notley, Essex, 1627 - Dewland 1705). Con l'aiuto di un ricco discepolo, Francis Willughby, compì numerosi viaggi di studî in patria e all'estero. Come zoologo si occupò soprattutto della [...] naturale e istituì le "famiglie" (summa genera); a lui si devono anche la distinzione e i termini di Dicotiledoni e Monocotiledoni. È uno dei principali precursori di Linneo. Altre opere: Methodus plantarum nova (1682); Historia plantarum (3 ...
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. Morfologia Vegetale. - Alcuni autori indicano col nome di "cambî" tutti i meristemi o tessutì embrionali che, nelle piante vascolari, dànno origine al sughero e all'ingrossamento secondario dei fusti [...] i nuovi elementi si producono sui due lati, il cambio si dice ad attività bilaterale o dipleurico (Gimnosperme e Dicotiledoni). In questo secondo caso gli elementi della corteccia secondaria sono prodotti verso l'esterno, in senso centripeto, quelli ...
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(dal gr. ἀρχή "principio" e σπορά "seme"): - Con questo nome si indicano quelle speciali cellule dello sporofito delle Archegoniate e delle Fanerogame dalle quali hanno origine le spore.
La costituzione, [...] esso dà origine alla cellula madre della megaspora (sacco embrionale) indirettamente, cioè in seguito a divisione, o anche direttamente, cioè senza previa divisione, come avviene nelle Dicotiledoni ad ovuli tenuinucellati e in molte Monocotiledoni. ...
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L'Ottocento: biologia. Botanica e tassonomia vegetale
Brigitte Hoppe
Botanica e tassonomia vegetale
Dalla fine del Seicento iniziò a diffondersi in tutta Europa, non soltanto fra principi e nobili ma [...] tra le Phanerogamae le piante a semi nudi aghifoglie e latifoglie come Gymnosperma, insieme con le mono- e dicotiledoni. Altre integrazioni alle spermatofite, che si fondavano sulle collezioni dei Kew Gardens nei pressi di Londra, furono pubblicate ...
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La parte solida e compatta del tronco, dei rami e delle radici degli alberi.
Struttura
Tessuto tipico delle piante vascolari, il l. è costituito da lunghe cellule disposte in fasci longitudinali (elementi [...] areolate), che servono alla conduzione dell’acqua e nel contempo hanno la funzione meccanica di sostegno. Nelle Angiosperme Dicotiledoni, eccetto pochi casi, il l. è detto eterogeneo o eteroxilo, poiché consta sia di trachee sia di tracheidi ...
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Botanica
Parte periferica del fusto e della radice delle piante Si distinguono una c. primaria e una secondaria; la prima consta dei tessuti (parenchimi, tessuti meccanici ecc.) che stanno fra l’epidermide [...] diversa funzione: di trasporto degli assimilati per mezzo del tessuto cribroso, di protezione e di riserva. Questa c. nelle Dicotiledoni perenni e nelle Gimnosperme si accresce ogni anno di un anello, di modo che dopo qualche tempo la c. primaria ...
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È quel fenomeno presentato da certe piante per cui i fiori, anziché nascere nell'ascella delle foglie o all'estremità del germoglio principale o dei laterali, spuntano invece lungo i rami o il tronco stesso [...] altre epoche geologiche, è oggidì limitato a poco più d'un centinaio di piante di varie famiglie, soprattutto fra le Dicotiledoni più basse e con assoluto predominio di quelle viventi nel clima caldo e umido delle regioni tropicali, mentre nei climi ...
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AVETTA, Carlo
Giuseppe Lusina
Nato a Torino il 13 marzo 1861, compì gli studi universitari a Roma, e vi fu poi assunto come assistente nell'Istituto botanico; qui rimase fino alla sua chiamata alla [...] Pueraria Thumbergiana Benth., ibid., pp.201-222, con 3 tavv.; Contribuzione allo studio delle anomalie di struttura nelle radici delle Dicotiledoni, ibid., III(1888), pp. 91-107, con 2 tavv.; Ricerche anatomo-istologiche sul fusto e sulla radice dell ...
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dicotiledone
dicotilèdone agg. e s. f. [comp. di di-2 e cotiledone]. – 1. agg. Di pianta, o del suo embrione, che ha due cotiledoni. 2. s. f. pl., Dicotiledoni: classe delle angiosperme, contrapposta alle monocotiledoni, da cui differisce...
legno
légno s. m. [lat. lĭgnum]. – 1. a. In botanica, complesso di elementi istologici che si trova nei fusti, nei rami e nelle radici delle piante vascolari; è caratterizzato dalla presenza di elementi conduttori morti con parete lignificata...