Il termine c. viene ad assumere una pluralità di significati assai diversi tra loro, a seconda dei contesti storici, politici, sociali e culturali di riferimento. Generalmente, per c. si intende un [...] la proclamazione di una serie di dirittie di doveri dei consociati: tale posizione risente indubbiamente dell’influenza esercitata dall’art. 16 dellaDichiarazionedeidirittidell’uomoedelcittadinodel 1789, secondo cui «ogni società dove non ...
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Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] prevalenti tendenze giusnaturalistiche (Bill of Rights inglese 1689; art. 2 Dichiarazionedeidirittidell’uomoedelcittadino francese 1789), ma, dall’altro, la sua stessa configurabilità viene sempre più contestata, se non addirittura negata ...
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Quando si parla di potere costituente, ci si intende riferire al fondamento, alla forza creatrice e alla legittimazione di una costituzione. In linea di massima, per potere costituente si intende ciò che [...] riguarda la Rivoluzione francese, invece, è emblematico l’art. 28 dellaDichiarazionedeidirittidell’uomoedelcittadinodel 1793, che prevedeva il diritto di ogni generazione di «rivedere, riformare e cambiare la sua Costituzione», espressione ...
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Per delegificazione si intende generalmente lo spostamento della disciplina di una determinata materia dal rango legislativo al rango regolamentare: la delegificazione investe, quindi, il rapporto tra [...] piano delle fonti deldiritto: alla legge, fonte deldiritto «per antonomasia», prodotto della libera discussione parlamentare ed espressione della volontà generale (art. 6 dellaDichiarazionedeidirittidell’uomoedelcittadinodel 1789), tendono ...
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In generale, la repubblica viene contrapposta alla monarchia, in base alla considerazione che la prima sarebbe caratterizzata dall’elettività e dalla temporaneità della carica del Capo dello Stato, laddove [...] , infatti, che i preamboli delle Costituzioni del 1946 edel 1958 si richiamano esplicitamente alla Dichiarazionedeidirittidell’uomoedelcittadinodel 1789 e ai «principi fondamentali riconosciuti dalle leggi della Repubblica» e, su questa base ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] , Die Erklärung der Menschen- und Bürgerrechte, Lipsia 1895; G. Del Vecchio, La Dichiarazionedeidirittidell'uomoedelcittadino nella rivoluzione francese, Genova 1903; Le carte deidiritti, a cura di F. Battaglia, Firenze 1934.
Sulla politica ...
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La democrazia in Grecia. - La democrazia è la sovranità concessa a tutti coloro che fanno parte del δῆμος. La sovranità dello stato spettava alla totalità deicittadini in quanto nati o regolarmente divenuti [...] con le forme parlamentari influì possentemente nella pratica. Attraverso la Dichiarazionedeidirittidell'uomoedelcittadino, costituì le basi delle carte statutarie dell'Ottocento liberale.
Se riguardiamo la società moderna, possiamo dire che ...
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ROMANIA (A. T., 79-80)
Emmanuel DE MARTONNE
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Ramiro ORTIZ
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Walter [...] responsabilità dei ministri, supremazia della costituzione sulle altre leggi, proclamazione di tutti i diritti pubblici iscritti nella Dichiarazionedeidirittidell'uomoedelcittadinodel 1789. La costituzione è stata poi modificata nel 1879 e nel ...
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il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] , concretatosi nel libro Dei delitti edelle pene del Beccaria (1764) e realizzato in alcuni dei codici degli ex-stati italiani. L'impulso alla codificazione penale promana dalla Dichiarazionedeidirittidell'uomoedelcittadino (26 agosto 1789 ...
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(X, p. 498; App. I, p. 435)
Nell'uso moderno il termine cittadinanza tende a presentare due significati distinti: uno teorico-politico e l'altro più propriamente giuridico. Nel primo caso c. designa lo [...] mercato ai criteri della giustizia sociale e a sostituire il libero scambio con la dichiarazionedeidiritti soggettivi. Questi diritti sono ormai così radicati nel sistema contrattuale che non possono più dirsi estranei alla pratica del mercato. Si ...
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diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...
reato universale loc. s.le m. Reato punibile ovunque e da chiunque (cittadino italiano o straniero) sia stato commesso. ◆ [tit.] «La guerra civile è un reato universale»: così Hugo racconta le ragioni dei vinti. (Corriere della sera, 12 febbraio...