Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto.
Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; [...] , in cui appare evidente il contrasto tra il giovane e forte ebreo appartenente a un kibbuz e l’immagine dell’ebreo della diaspora. Di questa corrente, che esplicita l’ideale sionista-socialista, fanno parte A. Meged, H. Bartov, B. Tammuz e il citato ...
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Bennett, Naftali. – Ex militare e uomo politico israeliano (n. Haifa 1972). Entrato in politica nel 2006 nelle fila del Likud come capo dello staff di B. Netanyahu, per poi confluire nel partito sionista [...] , ricoprendo negli anni successivi numerosi incarichi istituzionali. Ministro dell’Economia (2013-15), di Gerusalemme e degli Affari della Diaspora (2013-19), dell’Educazione (2015-19) e della Difesa (2010-20), nel 2018 ha fondato il partito La ...
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disperdere
Bruno Basile
Il verbo, presente solo nelle Rime e nella Commedia con un basso indice di frequenza, appare in contesti assai diversi l'uno dall'altro.
In If X 48 Fieramente furo avversi / [...] di Farinata contro i ‛ maggiori ' del poeta, il verbo equivale a uno " scacciare ", aggiuntavi però un'idea di diaspora, considerando che nel Medioevo gli ‛ sbandimenti ' di una Parte politica sconfitta erano seguiti da duri decreti di esilio e di ...
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Abdullahi, Abdirahman Mohamed. - Diplomatico e uomo politico somalo (n. Hargeisa 1955) con cittadinanza finlandese. Compiuti gli studi in amministrazione aziendale presso la American University di Washington [...] della guerra civile si è trasferito in Finlandia, ottenendone la cittadinanza, e da lì come membro attivo della comunità della diaspora somala ha fornito sostegno ai profughi in fuga dal Paese. Tornato in patria, nel 2005 è stato eletto in Parlamento ...
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Vedi SINAGOGA dell'anno: 1966 - 1997
SINAGOGA (συναγωγή)
M. Floriani Squarciapino
Il termine greco, traduzione dell'ebraico Bēt ha-Kěnesset (Casa dell'Assemblea), non è il solo che nel mondo classico [...] C.I., ii, 504). È per altro plausibile che, almeno fino alla distruzione del secondo Tempio, le s. fossero più diffuse nella Diaspora che non sul territorio ebraico e certo le più antiche conosciute (per ora, ad eccezione di quelle di Delo e di Ostia ...
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Scrittore polacco (n. Stryj 1905 - m. 1996). Giornalista, corrispondente dall'Italia (1949-52), esordì con alcuni romanzi ispirati al realismo socialista (Bieg do Fragalà "Corsa a Fragalà", 1951, sulle [...] . 1984) e Sen Azrila (1975; trad. it. Il sogno di Asril, 1984), il processo di perdita d'identità degli Ebrei della diaspora. Tra gli altri suoi romanzi si ricordano Przybysz z Narbony (1978; trad. it. L'uomo venuto da Narbona, 1985), sull'espulsione ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] at En-Gedi, ivi, pp. 116-119; A. Ovadiah, The Synagogue at Gaza, ivi, pp. 129-132; G. Foerster, A Survey of Ancient Diaspora Synagogues, ivi, pp. 164-171; L.I. Levine, The Synagogue of Dura-Europos, ivi, 1981b, pp. 172-177; M. Avi-Yonah, The Mosaics ...
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ḤASDAY ibn Shaprūṭ
Umberto Cassuto
Diplomatico e mecenate ebreo del sec. X. Fu consigliere del califfo omayyade di Cordova ‛Abd ar-Raḥmān III (912-961), che si valse di lui particolarmente per le relazioni [...] quella fioritura letteraria e scientifica che segnò uno dei momenti più degni di nota nella storia dell'ebraismo della diaspora. Nella sua cerchia vissero Mĕnaḥēm b. Sarūq e Dūnāsh b. Labrāṭ, iniziatori in Europa degli studî linguistici ebraici e ...
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L'Africa oltre l'Africa
Alessandro Campus
Carlo Nobili
Donatella Saviola
La schiavitù in america settentrionale
di Alessandro Campus
Jamestown, 1619: nell'allora capitale della Virginia, arriva la [...] tra africa e bahia
Si deve a P.F. Verger il merito di avere indagato su un aspetto poco noto della diaspora in Brasile, nella sua opera Fluxo e refluxo do tráfico de escravos del 1968. Esistono innumerevoli connessioni e reciproche influenze, sottili ...
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bamar (o burman)
bamar
(o burman) La principale etnia della regione birmana (➔ Birmania). Originari dello Yunnan cinese, i b. si trasferirono nell’alta valle dell’Ayeyarwady (o Irrawaddy) nella prima [...] britannica (secc. 19°-20°) e gli eventi legati alla Seconda guerra mondiale, compresa l’occupazione giapponese, hanno innescato un duplice processo di occidentalizzazione e diaspora in diversi continenti, proseguito negli anni di regime militare. ...
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diaspora
dïàspora s. f. [dal gr. διασπορά «dispersione», der. di διασπείρω «disseminare»]. – In generale, dispersione, specialmente di popoli che, costretti ad abbandonare le loro sedi di origine, si disseminano in varie parti del mondo; in...
diasporato
agg. Che ha vissuto la diaspora ebraica. ◆ Io per esempio, quando capito in una città sconosciuta, consulto le pagine gialle alla voce «antiquari» e cerco subito librerie che abbiano un nome semita. Tanto per dire, se sono in America,...