(XIII, p. 898; XXIX, p. 928; App. II, I, p. 849 e II, p. 740; III, I, p. 540; IV, I, p. 683)
Popolazione. - La popolazione residente, che aveva registrato un incremento di circa il 3% nell'intervallo censuario [...] a ora nell'E. occidentale, si è rinvenuta a Vecchiazzano (Forlì), dove si trova in successione stratigrafica la cultura di Diana del Neolitico Finale, già nota, con influenze di Ripoli e Fossacesia, a Sant'Egidio di Cesena e a Misano Adriatico. Nel ...
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Vedi COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE dell'anno: 1973 - 1994
COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE
L. Salerno
(Collezioni dal Rinascimento al sec. XVIII).
ITALIA
ROMA. - Per le collezioni di antichità nel Rinascimento:
Bibl.: [...] . Luca.
Sue opere: Ferrara, Biblioteca del Palazzo del Paradiso, Busto di Cicerone (1750 circa). Roma, Villa Borghese, Diana. Roma, Basilica di S. Pietro, transetto sinistro, statua di S. Norberto.
Comprava per rivendere a collezionisti stranieri, in ...
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Restauro e conservazione. Il sito archeologico
Giovanni Carbonara - Donatella Fiorani
Francesco Tomasello
Nicholas Stanley-Price
Il restauro dei monumenti
di Giovanni Carbonara - Donatella Fiorani
Il [...] , a Roma, del tempio della Fortuna Virile, a Nîmes della Maison Carrée, ad Évora, in Portogallo, del cosiddetto Tempio di Diana, unico del genere nella Penisola Iberica. Ad Atene l'ingegnere N. Balanos interviene sul Partenone (1898-1902, 1923-33) e ...
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JUVARRA, Filippo
Tommaso Manfredi
Nacque a Messina il 27 marzo 1678 da Pietro e da Eleonora Tafurri, sua seconda moglie.
L'iniziale formazione artistica dello J. avvenne nell'ambito della bottega paterna [...] di piacere extraurbane della Venaria reale, iniziata da Amedeo di Castellamonte e lasciata interrotta da Garove (completamento della galleria di Diana e del padiglione di testa: 1714-26; chiesa di S. Uberto: 1716-30), e del castello di Rivoli, la cui ...
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LONGHENA, Baldassare (Baldisera, Baldi)
Andrew Hopkins
Figlio primogenito di Melchisedech e di Giacomina, nacque probabilmente a Venezia alla fine del 1596, oppure all'inizio del 1597.
La sua data di [...] serie di ambiziosi progetti, tra cui il restauro del palazzo Morosini iniziato nel 1645 e del palazzo di Bortolo e Diana Belloni nel 1648 sul Canal Grande, con la sua facciata riccamente decorata, iniziato subito dopo che i committenti acquisirono la ...
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GUARDI, Giovanni Antonio (Antonio)
Michele Di Monte
Figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler, nacque il 27 maggio 1699 a Vienna, dove, nella Schottenkirche, venne battezzato. Il padre, originario della [...] Raffaele. Recuperati dopo essere stati scialbati nell'Ottocento, essi decoravano in origine con le figure delle divinità olimpiche Diana, Venere, Minerva e Apollo una sala del palazzetto di proprietà della famiglia Barbarigo del ramo dell'Angelo ...
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BERRETTINI, Pietro (Pietro da Cortona)
Giuliano Briganti
Nacque a Cortona, nella parrocchia di S. Cristoforo, il 1°nov. 1596, da Giovanni Berrettini e da Francesca Balestrari.
La famiglia dei Berrettini [...] e seconda campata davanti alle cappelle dei Sacramento e di S. Sebastiano. Nel 1653 dipinse il Sacrificio di Senofonte a Diana per celebrare il ritorno a Roma dei Barberini (già Roma, coll. Barberini). Negli stessi anni progettava la cappella del ...
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NINFEI E FONTANE (νυμϕαῖον, nymphaeum; κρήνη, fons)
S. Meschini
Il termine n. indica, letteralmente, un luogo o santuario dedicato alle ninfe (v.). Solo per l'età ellenistica e romana è stato applicato [...] è posta pure un'altra fontana ampiamente rimaneggiata nel XVIII sec. e su un altro lato il cosiddetto Tempio di Diana. È un edificio costituito da un'aula rettangolare con nicchie sui lati lunghi, tre nicchie sulla parete di fondo con canalizzazione ...
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CEFALU
M. Andaloro
CEFALÙ (gr. Κεϕαλοίδιον; lat. Cephaloedium; arabo Qal'at Juflūd)
Città sulla costa settentrionale della Sicilia (prov. Palermo), adagiata ai piedi del versante occidentale della massa [...] , Journal of the Royal Institute of British Architects, s. III, 15, 1908, 11; P. Marconi, Cefalù (Palermo). Il cosidetto "Tempio di Diana", Notizie degli scavi di antichità, s. VI, 5, 1929, pp. 273-295; G. Agnello Di Ramata, La Domus Regia di Ruggero ...
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MONZA
D. Ricci
(lat. Modicia; Modoëtia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, in Brianza (prov. Milano), attraversata dal fiume Lambro.Citata come vicus già da Ennodio nel sec. 5° (Ep., CCLXXV), [...] volontà di evidenziare la tradizione classica appare inoltre dall'elegante ametista pendente di reimpiego, incisa e raffigurante Diana (Flaccomio, 1988, pp. 51-52). Da un'analoga intenzione di legittimazione potrebbe essere scaturito anche il ...
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diana1
diana1 s. f. [propr. agg., der. di dì]. – 1. Nome della stella che appare la mattina in oriente prima del sorgere del Sole, cioè Venere (chiamata anche, nelle sue apparizioni mattutine, Lucifero): Vedut’ho la lucente stella d. (Guinizzelli)....
diana2
diana2 s. f. [dal nome della dea Diana, in quanto venerata in cielo come Luna]. – Termine usato dagli alchimisti per indicare l’argento, con allusione al chiarore della Luna.