(lat. Diana) Divinità italica e romana, di origine discussa; il nome presenta la stessa radice di dīus «giorno»; quindi è la «splendente», la «luminosa». Dalle donne romane era venerata soprattutto come [...] di Nemi; intitolato a D. Aricina, era sede del Rex nemorensis, che, schiavo fuggitivo, riceveva in quel luogo la tutela di Diana. La connessione della dea con il mondo servile si manifesta in numerosi altri momenti della tradizione, come per es., la ...
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DEL NERO, Nero
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Maria sopr'Arno (quartiere S. Spirito) il 2 nov. 1548 da Agostino di Piero e Nannina di Tommaso Soderini.
Il fatto che [...] la famiglia di origine, ormai una delle maggiori in Firenze, fosse stata coinvolta politicamente a favore della parte medicea ancor prima della caduta della repubblica e assurta, nella persona del padre ...
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DELLA RENA (Dell'Arena, Rena), Orazio
Diana Toccafondi Fantappiè
Nacque a Prato il 30 marzo 1564 (l'atto in Arch. di Stato di Prato, Comunale,n. 2983, C. 55v) da Fulvio di Giuliano di Colle Val d'Elsa [...] e da Aspasia, figlia primogenita dell'umanista di tendenze evangelico-luterane Aonio Paleario.
La parentela con il Paleario, impiccato come eretico a Roma, costituirà per i Della Rena una macchia vergognosa ...
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Poeta (Valenza 1535 circa - Barcellona 1591), autore della Diana enamorada (1564) in 5 libri, una delle migliori opere bucoliche, per il lirismo che la pervade e per il senso del paesaggio. È la seconda [...] prima fu quella di Alonso Pérez, medico di Salamanca, pubblicata in Valenza nel 1564 col titolo di Segunda parte de la Diana). Si ricordano anche di G. P. i riusciti tentativi metrici in rime provenzali e versi francesi. Tra i varî poemi intercalati ...
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VIRBIO
Luisa Banti
. Antica divinità italica, collegata al culto di Diana ad Aricia e onorata con lei - per quanto a un grado inferiore - nel tempio sui Monti Albani: clivus Virbii fu chiamata la strada [...] da Boville ad Aricia. Era raffigurato, sembra, come un uomo anziano e la sua statua non doveva esser toccata da nessuno, nemmeno dai raggi del sole.
Già per gli antichi la sua personalità era enigmatica: ...
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Letterato (Firenze forse 1537 - ivi 1588); autore di una commedia pastorale, Diana pietosa (1585), di due commedie in prosa, di rime varie, deve però la sua fama soprattutto a un trattato sulla pittura [...] e la scultura (Il Riposo, 1584), nel quale riferisce dati interessanti sul manierismo fiorentino e su artisti non compresi nelle vite vasariane ...
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(lat. Camilla) Mitica vergine guerriera latina dell'Eneide virgiliana, la cui storia è narrata da Diana nel libro 11°; è incerto se Virgilio abbia accolto gli elementi di una leggenda locale o abbia [...] legò Camilla, chiusa in una corteccia di sughero, alla sua asta che scagliò di là dal fiume, consacrando la figlia a Diana. La dea rese incolume la fanciulla che, nutrita di latte di cavalla selvaggia, fu poi educata da cacciatrice e da guerriera ...
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BORSI, Giosuè
Nello Vian
Nacque a Livorno il 1º giugno 1888 da Averardo e da Verdiana (Diana) Fabbri, originari entrambi di Castagneto in Maremma. Il padre, pugnace giornalista di tendenze radicali, [...] autore anche di qualche dramma, divenne alcuni anni dopo proprietario e direttore del quotidiano Il Telegrafo;era amico del Carducci, il quale fu padrino, per procura, al battesimo del B., che ne portò ...
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BRUNACCI, Gaudenzio
Ugo Baldini
Nacque a Monte Nuovo nelle Marche il 14 ott. 1631 da Antonio e Diana Claudi. Il Mazzuchelli, sulla scorta di un articolo delle Novelle letterarie (1742, p. 214) e di [...] Apostolo Zeno, lo dice di Monselice, ma la notizia è erronea.
Verso i dieci anni di età il padre lo inviò ad Ancona per studiare con un rinomato precettore, il p. carmelitano Natali. Qui compì studi letterari ...
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diana1
diana1 s. f. [propr. agg., der. di dì]. – 1. Nome della stella che appare la mattina in oriente prima del sorgere del Sole, cioè Venere (chiamata anche, nelle sue apparizioni mattutine, Lucifero): Vedut’ho la lucente stella d. (Guinizzelli)....
diana2
diana2 s. f. [dal nome della dea Diana, in quanto venerata in cielo come Luna]. – Termine usato dagli alchimisti per indicare l’argento, con allusione al chiarore della Luna.