MAITANI, Lorenzo
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo architetto nativo di Siena, figlio di Vitale di Lorenzo soprannominato Matano, maestro di pietra e di legname, e di donna [...] Orvieto e i rilievi dei quattro piloni, Siena 1928, passim; G. De Francovich, Un'Annunciazione in legno di L. M., in La Diana, IV (1929), pp. 171-180; A. Schmarsow, Orvietana. Per la storia del duomo di Orvieto, in Bollettino d'arte, XXV (1932), pp ...
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BOMPIANI, Roberto
Piero Santi
Figlio di Domenico e di Serafina Bernardini, nacque a Roma il 10 febbr. 1821 da famiglia benestante, il che gli permise di dedicarsi all'arte, frequentando giovanissimo [...] e, a fortiori, l'affermazione vale per opere a carattere allegorico o mitologico, databili con ogni probabilità allo stesso decennio: Diana e Atteone (dipinto replicato altre due volte e del quale il Willard, p. 410, ricorda un esemplare esposto per ...
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MAGGI, Pietro
Micaela Mander
Non si conoscono il luogo e la data di nascita del M., e nemmeno i nomi dei genitori: diverse sono infatti le persone che portano questo cognome nella Milano tra Sei e Settecento, [...] anticipato da Gedda, in corso di stampa, al 1714-15) oltre a quattro medaglie, molto rovinate, con Io, Giove e Giunone, Diana e le ninfe, l'Allegoria della Primavera (Venere-Flora con le tre grazie) e Saturno con un figlio. L'ultima medaglia presenta ...
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DEL MORO (Dal Moro, Moro), Giulio
Enrico Maria Guzzo
Figlio ultimogenito del pittore Battista D'Angolo detto del Moro e di Margherita figlia del pittore Francesco India, detto il Torbido o il Moro, [...] un disegno che è evidentemente preparatorio per il telero del Gambarato. Se poi gli togliamo anche un disegno come Diana ed Endimione del Louvre, tradizionalmente attribuitogli ma che il Ballarin (1971, pp. 114 s.) ha giustamente rivendicato al ...
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GAGGINI, Giuseppe
Caterina Olcese Spingardi
Nacque a Genova il 25 apr. 1791 da Bernardo e da Geronima Daneri. A dodici anni, scrive nel 1903 il Cervetto, al quale si rimanda per la maggior parte delle [...] con altare realizzato su suo disegno. Lavorò anche alle decorazioni del palazzo reale di Torino, per il quale eseguì la statua di Diana cacciatrice (per lo scalone) e l'erma di Corrado di Monferrato (per la rotonda, oggi al Museo del Risorgimento di ...
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GRAZIOSI, Giuseppe
Emanuela Andreoli
Figlio di Pietro e Angelica Marchi, modesti contadini, nacque a Savignano sul Panaro (Modena) il 25 genn. 1879. Frequentò il regio istituto di belle arti di Modena, [...] duomo. Sempre nel 1924 fu invitato alla Biennale di Venezia con una mostra personale, dove espose sculture tra le quali una Diana (opera in gesso, oggi dispersa); All'opera (del concorso Baruzzi, 1904); le già citate Suonatrice ambulante e Nei campi ...
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JULIEN, Jean-Antoine (Julien de Parme)
Rossella Canuti
Nacque il 23 apr. 1736 a Cavigliano presso Locarno, in una famiglia di muratori; ma le sue origini e il suo stesso nome rimangono misteriosi.
Le [...] , il duca del Nivernais gli commissionò una serie di tele destinate probabilmente al castello di Saint-Ouen: il Ratto di Ganimede, Diana ed Endimione, l'Addio di Ettore e Andromaca (Madrid, Museo nacional del Prado: ibid., pp. 122, 125, 127) e Aurora ...
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FACCIOTTO, Bernardino
Leandro Ventura
Spesso confuso con Girolamo Facciotto o Girolamo Imenerio, nacque a Casale Monferrato (od. prov. Alessandria) intorno al 1540.
La prima fonte nota legata alla figura [...] -77, che era stato attivo a Mantova e Guastalla tra il 1565 ed il 1570 circa e vi aveva sposato la mantovana Diana Scultori. La cupola, dove permane un gusto tipicamente lombardo nell'uso del cotto e nella trattazione di piante poligonali, forse è ...
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MADRID
A. Fernandez de Avilrs
Museo archeologico nazionale. - 1. - Il museo, fondato da Isabella Il nel 1867, fu installato in un edificio chiamato "Casino de la Reina", nella via degli Ambasciatori, [...] (Mérida e Alboraya); le figure arcaicizzanti di Menade (?) ed Ercole (Huétor e Alcalà la Real), sec. Il d. C., quella di Diana e Bacco (Mérida? e Torrente), Sileno e Fauno (Màlaga e Itàlica), tre Eroti, in piedi o dormienti (Elche), Venere (Bullas) e ...
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GAJASSI, Vincenzo
Marco Fabio Apolloni
Figlio di Antonio, nacque a Roma nel 1811 (non nel 1801). Molto precoce è, dunque, il suo esordio come incisore: nel 1826-27 realizzò trenta tavole per illustrare [...] che completavano, a palazzo Torlonia, la decorazione della sala di Psiche, affrescata dal Coghetti, e della camera di Diana, dipinta da F. Podesti. Alcuni rilievi eguali e altri approntati per l'occasione compongono la decorazione plastica dei palchi ...
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diana1
diana1 s. f. [propr. agg., der. di dì]. – 1. Nome della stella che appare la mattina in oriente prima del sorgere del Sole, cioè Venere (chiamata anche, nelle sue apparizioni mattutine, Lucifero): Vedut’ho la lucente stella d. (Guinizzelli)....
diana2
diana2 s. f. [dal nome della dea Diana, in quanto venerata in cielo come Luna]. – Termine usato dagli alchimisti per indicare l’argento, con allusione al chiarore della Luna.