PIERVITTORI, Mariano
Francesco Santaniello
– Nacque a Tolentino il 16 dicembre 1818 da Vincenzo, maniscalco, e da Anna Belforti. Nel 1822 si stabilì con la famiglia a Foligno, dove, tra la fine degli [...] 1856, trasferitosi a Perugia, Piervittori fu incaricato di affrescare le volte di due sale (sala delle Muse; sala di Diana ed Endimione) al piano nobile di palazzo Baldeschi al Corso (odierna sede della Fondazione Casse di Risparmio dell’Umbria), in ...
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LABÒ, Mario
Francesca Franco
Nacque a Genova il 17 sett. 1884 da Carlo e Ada Dagnino. Studiò ingegneria al Politecnico di Torino, dove si laureò nel 1910. Sotto la guida di A. Rigotti, uno dei maggiori [...] all'artista) ad Albisola, d'ispirazione novecentista e déco. Fu questo il gusto che ispirò la produzione della DIANA (Decorazioni industrie artistiche nuovi arredamenti), società per la fabbricazione e il commercio di oggetti d'arte e d'arredo ...
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Vedi LUNI dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LUNI (v. vol. iv, p. 731)
A. Frova
In questi ultimi anni la ripresa della esplorazione archeologica ha permesso di chiarire meglio la pianta della città e il suo [...] linea di costa di circa due chilometri più arretrata dell'attuale. Sono stati scavati anche gli horrea e un rudere detto tempio di Diana. Nell'angolo N-E della città è stato messo in luce nel 1967-1968 il teatro, scarsamente conservato in elevato, ma ...
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DELISI, Benedetto
Gioacchino Barbera
Nacque a Palermo il 17 apr. 1898 da Domenico e Rosalia Ballariano. Ultimo discendente di una famiglia di scultori (il nonno Benedetto, il padre Domenico, gli zii [...] alla seconda mostra del Sindacato nazionale fascista di belle arti di Napoli (1937, p. 118 del catal.) una scultura raffigurante Diana. Due terrecotte (Ritratto di Nella, Ritratto di Maria) e due gessi (Il pescatore e Il lavoro)vennero presentati dal ...
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CAMPI (Campo), Bernardino
Silla Zamboni
Nato a Cremona nel 1522, da un Pietro orefice e da Barbara. Non sappiamo se fosse parente degli altri Campi, ma il silenzio delle fonti più antiche (A. Campo, [...] C. (che sembra trovare a Sabbioneta una nuova freschezza) in numerosi affreschi dei due palazzi: ad esempio nel gabinetto di Diana (Diana e Endimione)e nella sala degli Equestri (fregio) in palazzo ducale; ma soprattutto al Giardino: la Venere nel ...
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CELEBRANO, Francesco
Mario Rotili
Nacque a Napoli il 27 marzo 1729 da Nicolò, un sarto di origine barese, e da Antonia Parlato. Avviato presto alla pittura nell'"Accademia" del Solimena, si diede anche [...] della Galleria di Capodimonte, ma in deposito nel palazzo di Montecitorio a Roma, quattro deliziose "grisailles" con Diana ed Endimione, Diana e Atteone, l'Allegoria delle stagioni e l'Allegoriadelle parti del mondo del Musée des Beaux-Arts di Caen ...
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STIPE (stips)
G. Carettoni
Designa lo scarico di oggetti di varia natura offerti alla divinità e raccolti in cumulo o giacenti sparsi entro uno spazio limitato di terreno. In origine stips equivale a [...] cui questo carattere è notevole, se non prevalente, sono quelle di: Casamari, Terracina, Velletri, Lanuvio, Nemi (dove la s. di Diana - IV-I sec. a. C. - era deposta entro favisse), via Prenestina (12° km), Veio, Falerii Veteres (tempio maggiore di ...
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PIETRO di Domenico
Gabriele Fattorini
PIETRO di Domenico (Pietro di Domenico di Pietro da Siena). – Nacque probabilmente a Siena nel 1457: dovrebbe infatti identificarsi con il «Pietro Anbruogio di [...] 750, 763 s.; Id., Italian pictures of the Renaissance, Oxford 1932, pp. 456 s.; F.M. Perkins, Pitture senesi poco conosciute, in La Diana, VII (1932), p. 246 nota 11; C. Brandi, La Regia Pinacoteca di Siena, Roma 1933, pp. 35-237; F.M. Perkins, P. di ...
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BRINDISI
P. Belli D'elia
(gr. Βϱεντέσιον; lat. Brundisium, Brentisium)
Città della Puglia meridionale, capoluogo di prov., il cui toponimo deriverebbe secondo Strabone dal messapico brunta o brunda [...] formazione del nuovo assetto urbano spostando la sede vescovile nella nuova cattedrale, eretta nel sec. 12° sul luogo del tempio di Diana e Apollo nell'antica acropoli e ricostruita nel sec. 18° dopo un terremoto. Dopo il saccheggio di Guglielmo I il ...
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CRISTOFORO di Bindoccio
Serena Padovani
Ricordato anche con il soprannome di Malabarba (e a volte Malombra), questo pittore è documentato a Siena dal 1361 al 1407 (la data 1447 a proposito di lavori [...] 146-54; Id., La chiesa di S. Francesco in Pienza, in La Diana, I(1926). 4, pp. 275-79; B. Berenson, Notes on 137-40; F. M. Perkins, Pitture senesi poco conosciute, IX, in La Diana, VII(1932), p. 176; C. Brandi, La Regia Pinacoteca di Siena (catal ...
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diana1
diana1 s. f. [propr. agg., der. di dì]. – 1. Nome della stella che appare la mattina in oriente prima del sorgere del Sole, cioè Venere (chiamata anche, nelle sue apparizioni mattutine, Lucifero): Vedut’ho la lucente stella d. (Guinizzelli)....
diana2
diana2 s. f. [dal nome della dea Diana, in quanto venerata in cielo come Luna]. – Termine usato dagli alchimisti per indicare l’argento, con allusione al chiarore della Luna.