L'Italia preromana. I siti etruschi: Capua
Valeria Sampaolo
Capua
L’antica città di C. (gr. Καπύη; lat. Capua) si trovava nel sito della odierna Santa Maria Capua Vetere, nel centro della piana campana.
Il [...] confine meridionale del santuario e la data della sua distruzione, entro il I sec. a.C. Lunghissima vita ebbe invece il tempio di Diana Tifatina, legato dalla tradizione ai miti di fondazione di C. L’edificio, eretto tra il IV e il III sec. a.C. nell ...
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CACCIA
L. Vlad Borrelli
Anteriore alla coltivazione dei campi, la c. fu una delle prime attività dell'uomo per il proprio sostentamento (v. anche venatio). Essa ispirò pertanto le prime composizioni [...] ) sarcofagi romani divisi anch'essi in due classi, caratterizzate, la prima, dalla presenza dei Dioscuri, la seconda, da quella di Diana, ma ove spesso le figure sono ripetute senza che vi sia più la consapevolezza della loro funzione originaria e si ...
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CALZA, Guido
Luigi Rocchetti
Nato a Milano il 21aprile del 1888 da Aituro e da Teresa Bedolo, si laureò in lettere a Roma con una tesi sulla conquista romana di Creta, seguendo in particolare gli insegnamenti [...] i grandi horrea. Fra il 1915 e il 1918 tornò alla luce il grande quartiere compreso fra le vie della casa di Diana, la via dei Dipinti e la via dei Molini, primo interessante esempio di abitazioni intensive d'epoca imperiale.
Ai rapporti pubblicati ...
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Vedi LUNI dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LUNI (v. vol. iv, p. 731)
A. Frova
In questi ultimi anni la ripresa della esplorazione archeologica ha permesso di chiarire meglio la pianta della città e il suo [...] linea di costa di circa due chilometri più arretrata dell'attuale. Sono stati scavati anche gli horrea e un rudere detto tempio di Diana. Nell'angolo N-E della città è stato messo in luce nel 1967-1968 il teatro, scarsamente conservato in elevato, ma ...
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Conca nel cuore della Marsica, già occupata da un ampio lago ora prosciugato. L’attuale Piana del F. è posta a una quota di 650 m s.l.m. ed è racchiusa completamente da dorsali montuose (a N il massiccio [...] fa (grotte Tronci, di Ciccio Felice, Maritza ecc.). Vi sono attestate poi le culture neolitiche di Ripoli e Diana e quella eneolitica di Conelle-Ortucchio. Sono stati trovati anche insediamenti subappenninici e oggetti protovillanoviani. Per quanto ...
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GJERSTAD, Einar
Franca Taglietti
Archeologo svedese, nato a Örebr0 il 30 ottobre 1897. È stato lettore di archeologia classica e storia antica all'università di Uppsala nel periodo tra il 1926 e il [...] , 3, in Historia, 16 (1967), pp. 257-78; Martin P. Nilsson in memoriam, Lund 1968; The Aventine Sanctuary of Diana, in ActaAKob, 41 (1970), pp. 99-107; Innenpolitische und militärische Organisation in frührömischer zeit, in Aufstieg und Niederg. röm ...
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STIPE (stips)
G. Carettoni
Designa lo scarico di oggetti di varia natura offerti alla divinità e raccolti in cumulo o giacenti sparsi entro uno spazio limitato di terreno. In origine stips equivale a [...] cui questo carattere è notevole, se non prevalente, sono quelle di: Casamari, Terracina, Velletri, Lanuvio, Nemi (dove la s. di Diana - IV-I sec. a. C. - era deposta entro favisse), via Prenestina (12° km), Veio, Falerii Veteres (tempio maggiore di ...
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BRINDISI
P. Belli D'elia
(gr. Βϱεντέσιον; lat. Brundisium, Brentisium)
Città della Puglia meridionale, capoluogo di prov., il cui toponimo deriverebbe secondo Strabone dal messapico brunta o brunda [...] formazione del nuovo assetto urbano spostando la sede vescovile nella nuova cattedrale, eretta nel sec. 12° sul luogo del tempio di Diana e Apollo nell'antica acropoli e ricostruita nel sec. 18° dopo un terremoto. Dopo il saccheggio di Guglielmo I il ...
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Vedi MACTAR dell'anno: 1961 - 1995
MACTAR
G. Picard
Città della Tunisia centrale, situata fra le montagne, a 150 km circa a S-O di Tunisi.
Fondata dai re numidi, M. fu anzitutto una fortezza del loro [...] in piedi a 400 m dalla città; nelle vicinanze si trova il tempio di Apollo, Deus Patrius della città, associato a Diana e a Latona; il santuario, circondato da un grande porticato, fu costruito al principio del Il sec. d. C. Iscrizioni ricordano ...
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AEDES
G. Carettoni
Un copioso materiale epigrafico ha permesso di precisare il significato del termine ae. spesso confuso, dai Romani stessi, con templum per designare un edificio destinato al culto [...] presso il circo Flaminio, di Quirino sul Quirinale, della Vittoria sul Palatino, di Ercole nel Foro Boario, di Diana sull'Aventino, di Giunone Moneta sul Campidoglio, della Fors Fortuna, della Mater Matuta. Gli edifici consacrati in età imperiale ...
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diana1
diana1 s. f. [propr. agg., der. di dì]. – 1. Nome della stella che appare la mattina in oriente prima del sorgere del Sole, cioè Venere (chiamata anche, nelle sue apparizioni mattutine, Lucifero): Vedut’ho la lucente stella d. (Guinizzelli)....
diana2
diana2 s. f. [dal nome della dea Diana, in quanto venerata in cielo come Luna]. – Termine usato dagli alchimisti per indicare l’argento, con allusione al chiarore della Luna.