Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] ) si ha una precisa indicazione quantitativa, con sintagmi contenenti ➔ numerali (due centimetri; quattro 1991: 348; Dardano & Trifone 1997: 345). Si ricorda che alcuni altrettanto ritardato (Galileo Galilei, Dialogo sopra i due massimi sistemi) ...
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Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] (cfr. D’Achille 1990; Testa 1991 e 1997; Trifone 2000; Renzi 2007). Il loro affiorare nell’italiano corrente, 2005);
(d) Arrivarci «riuscire a capire», perlopiù in frasi negative: con la matematica non ci arriva «non la capisce»;
(e) Farcela nel ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] Sobrero 1993: 437-438)
Si considerino queste battute di dialogo:
(1) A. vuoi una fetta di torta?
B carinissima accresce la convergenza di B con A; in (3) la particella Mulino.
Dardano, Maurizio & Trifone, Pietro (1997), La nuova grammatica ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...]
Nella forma in cui noi lo conosciamo e con il valore moderno di mezza pausa, intermedia tra opere in latino – nel De Aetna, dialogo giovanile di ➔ Pietro Bembo che Aldo Manuzio a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1° ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] posso / potrei fare?
Nel dialogo è frequente inoltre il ricorso a formule con valore pragmatico esprimenti dubbio o incredulità il condizionale è d’obbligo».
Dardano, Maurizio & Trifone, Pietro (1997), La nuova grammatica della lingua italiana, ...
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L’aferesi (lat. aphaeresis, dal gr. aphairéo «sottrarre») è un fenomeno fonetico che consiste nella caduta di uno o più foni all’inizio di parola (Del Popolo 20042).
L’aferesi è diffusa soprattutto nel [...] esempi del Bembo, alcuni dei quali con precedenti in Petrarca, come le ’ncresca , a cura di L. Serianni & P. Trifone (1993-1994), Torino, Einaudi, 3 voll., vol. di Roma, in Italiano parlato. Analisi di un dialogo, a cura di F. Albano Leoni & ...
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GABRIEL (Gabriele, Cabriele), Jacopo
Elena Del Gallo
Nacque a Venezia nel 1510 dal patrizio Jacopo, figlio del cavaliere Bertucci, fratello di Trifone.
Il padre ricoprì cariche nell'amministrazione [...] già pubblicata nel 1543 con il titolo Vita di m. Triphone Gabriele a Bologna per B. Bonardo et M.A. Grossi. Mentre nell'edizione bolognese la narrazione è in prima persona, (e il Cicogna l'attribuisce infatti a Trifone stesso) nel dialogo il G. narra ...
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