La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] , nel libro terzo, è svolta in forma dialogica, per di più con un uso quasi nullo dei tecnicismi grammaticali. Il Storia della lingua italiana, a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1° (I luoghi della codificazione), ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] ’ Medici, uno dei protagonisti dell’immaginario dialogo di cui l’opera intende essere un testi dei grandi scrittori toscani del Trecento (con un’apertura, nel caso di Dolce, di V. Della Valle & P. Trifone, Roma, Salerno Editrice, pp. 401-419. ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] ), pp. 127-152.
Dardano, Maurizio & Trifone, Pietro (1983), Grammatica italiana. Con nozioni di linguistica, Bologna, Zanichelli (14a ed. 1995).
Nencioni, Giovanni (1977), L’interiezione nel dialogo teatrale di Pirandello, «Studi di grammatica ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] stampa in Italia si trova nell’edizione del dialogo latino del ➔ Bembo De Aetna (1496) stampata che il troncamento non va segnato con apostrofo davanti a consonante e nelle , a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1° ( ...
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Sotto il nome di intensificatori sono riunite tutte quelle espressioni (nomi, avverbi, aggettivi, sintagmi) che contribuiscono all’amplificazione di un aggettivo, di un nome, di un verbo, di un avverbio, [...] Sobrero 1993: 437-438)
Si considerino queste battute di dialogo:
(1) A. vuoi una fetta di torta?
B carinissima accresce la convergenza di B con A; in (3) la particella Mulino.
Dardano, Maurizio & Trifone, Pietro (1997), La nuova grammatica ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...]
Nella forma in cui noi lo conosciamo e con il valore moderno di mezza pausa, intermedia tra opere in latino – nel De Aetna, dialogo giovanile di ➔ Pietro Bembo che Aldo Manuzio a cura di L. Serianni & P. Trifone, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1° ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] posso / potrei fare?
Nel dialogo è frequente inoltre il ricorso a formule con valore pragmatico esprimenti dubbio o incredulità il condizionale è d’obbligo».
Dardano, Maurizio & Trifone, Pietro (1997), La nuova grammatica della lingua italiana, ...
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L’aferesi (lat. aphaeresis, dal gr. aphairéo «sottrarre») è un fenomeno fonetico che consiste nella caduta di uno o più foni all’inizio di parola (Del Popolo 20042).
L’aferesi è diffusa soprattutto nel [...] esempi del Bembo, alcuni dei quali con precedenti in Petrarca, come le ’ncresca , a cura di L. Serianni & P. Trifone (1993-1994), Torino, Einaudi, 3 voll., vol. di Roma, in Italiano parlato. Analisi di un dialogo, a cura di F. Albano Leoni & ...
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