BALBO, Felice
Giovanni Invitto
Nacque a Torino il 1º genn. 1914da Enrico, conte di Vinadio e discendente di Cesare Balbo, e da Ada Tapparo. Allievo di Augusto Monti presso il liceo classico "M. d'Azeglio", [...] il nucleo, concepito dal B., sta nell'idea del materialismo storico nato per situazioni contingenti insieme con il materialismo dialettico, ma da questo facilmente separabile e, in sostanza, riducibile a tecnica della politica.
Dopo una permanenza a ...
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(XIV, p. 243; App. IV, i, p. 720)
Filosofia
di Valerio Verra
Negli ultimi anni l'e. è stata indubbiamente una delle correnti filosofiche che ha avuto maggiore diffusione e risonanza, fino al punto che [...] poi la negazione di qualsiasi teleologia interna (di segno positivo o negativo, poco importa) nel processo storico-dialettico-dialogico, per cui in Gadamer non si possono né si debbono cercare prospettive storico-epocali di carattere nichilistico ...
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GADAMER, Hans Georg
Valerio Verra
Filosofo tedesco, nato a Marburgo l'11 febbraio 1900. Dopo essersi laureato in filosofia con Natorp nel 1922, ha studiato filologia classica e successivamente ha conseguito [...] non può mai sussistere la pretesa di attingere il senso totale della storia. Proprio per il suo carattere autenticamente dialettico e dialogico il linguaggio è infatti insieme infinito come lo spirito, e finito come ogni accadere storico; per questo ...
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SCHAFF, Adam
Giuseppe Bedeschi
Filosofo, nato a Leopoli il 10 marzo 1913; ha studiato a Leopoli e alla Éccole des Sciences politiques a Parigi; nel 1945 si è laureato in filosofia all'università di [...] logica e di teoria della conoscenza, S. ha formulato interessanti critiche al materialismo dialettico, studiando in modo particolare il rapporto fra dialettica e principio di non-contraddizione. Egli ha mostrato che alcune concezioni di Engels (per ...
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KOJÈVE, Alexandre (russo: Alexandr Kožev)
Giuseppe Bedeschi
Filosofo francese di origine russa, nato a Mosca nel 1902, morto a Parigi nel maggio 1968. Studiò a Berlino con K. Jaspers, e all'inizio degli [...] spazio-temporale del mondo naturale, mondo senza Dio nel quale l'uomo s'inscrive; e la filosofia di Hegel sarebbe "dialettica" nel senso di "antropologica", cioè una filosofia della finitezza e della morte. Il metodo di Hegel, poi, non sarebbe ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] solo come mezzo e strada per il raggiungimento della verità delle cose: "Esorta i tuoi alunni non alla dialettica in sé, ma perché mediante la dialettica si affrettino verso qualcosa di più alto" (Familiares, I, 7, ed. Rossi, p. 38).
Un altro fronte ...
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Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] nell’idealismo hegeliano, dove appare connesso alla nozione di dialettica, per la quale ogni momento del divenire della realtà è è il maggior esempio.
Influenzato dal concetto hegeliano di dialettica, e poi anche dalle concezioni positivistiche, è il ...
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(O.P., al secolo Józef)
Storico della logica e della filosofia polacco, nato a Czuszów il 30 agosto 1902. Allievo di K. Twardoski, domenicano dal 1927, si è laureato a Lwów nel 1932 con una tesi su Die [...] filosofia bolscevica, pubblicato senza data, ma certamente anteriore ad altre opere dedicate al marxismo e al materialismo dialettico, di cui si è occupato a partire dagli anni Cinquanta (Der Sowjetrussische dialektische Materialismus, 1950; Handbuch ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] coscienza umana, non è quel che vuol essere se non è condotta con criterio individuale e quindi originale e con quell'impegno dialettico che solo può addurre a certezza.
Qui il discorso investe il problema di quel che è il compito dello storico e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vincenzo Gioberti
Marcello Mustè
Fin dall’inizio l’opera di Gioberti appare indirizzata alla ricerca del punto di intersezione tra una metafisica concreta e un pensiero politico capace di guidare il [...] , sul versante teoretico, il problema della filosofia giobertiana si stringeva attorno al nodo della «relazione assoluta», del religare dialettico di finito e infinito, sul piano teologico l’immagine stessa dell’Ente, di Dio, tendeva a risolversi nel ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...