Filosofo ungherese (Budapest 1885 - ivi 1971). Fu uno dei principali esponenti del marxismo del Novecento. In Storia e coscienza di classe (1923) sottolineò il profondo nesso tra G.W.F. Hegel e K. Marx [...] duramente condannato dall'Internazionale comunista. L. allora lo sconfessò, avviando la seconda fase del suo pensiero, ispirata al 'materialismo dialettico' e volta a creare un'estetica marxista. Tra le sue opere: Der junge Hegel und die Probleme der ...
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Ghirri, Luigi
Massimo Arioli
Fotografo, nato a Scandiano (Reggio nell'Emilia) il 5 gennaio 1943, morto a Reggio nell'Emilia il 14 febbraio 1992. Intrapresa l'attività fotografica a Modena nel 1971, [...] , la ricerca di G. si è rivolta, fin dagli esordi, alla creazione di immagini che si fissano sul rapporto dialettico tra realtà e finzione come testimoniano Kodachrome e Atlante, ricerche portate a compimento dall'autore nel 1973.
Le immagini di ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] di restaurare lo stato su basi razionali, cioè con un complesso ed elaborato sistema di educazione che faccia capo alla sapienza dialettica di un'aristocrazia di reggitori, egli si è ridotto a trasformare lo stato in un immenso paedagogium, in cui la ...
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Ugo di Langres (o di Breteuil)
Ugo di Langres
(o di Breteuil) Filosofo (prima metà 11° sec.). Allievo di Fulberto di Chartres, vescovo di Langres (1031), fu deposto e scomunicato (1049), ma poi assolto [...] di Tours un breve trattato De corpore et sanguine Christi di notevole importanza perché, su un piano di discussione dialettico-razionalistica, costituì la prima reazione della teologia sacramentana ‘ufficiale’ alle dottrine eucaristiche berengariane. ...
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Predicatore francese (Bourges 1632 - Parigi 1704). Gesuita, insegnante fino al 1659, predicatore in provincia fino al 1669, predicò (1670) a corte, salendo per austerità di vita e per eloquenza a grande [...] siècle"; è alquanto monotono, però, nell'impostazione dei sermoni secondo uno schema fisso; ma equilibrato e chiaro, appare un abile dialettico, e i suoi sermoni, tra cui famosi il Sermon sur la médisance e il Sermon sur l'hypocrisie, si distinguono ...
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Vedi Corte costituzionale e diritti dell'anno: 2015 - 2016 - 2017
Corte costituzionale e diritti
Angelo Schillaci
Le decisioni della Corte costituzionale che, tra la fine del 2014 ed il primo semestre [...] problematici
L’analisi delle sentenze mostra che la Corte mantiene un ruolo robusto di giudice dei diritti, in relazione dialettica con il processo politico e con le Corti europee.
Sotto il profilo delle interazioni tra ordinamenti, la Corte prosegue ...
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TOPICA
Bruno Nardi
. Arte della disputa, ossia del metodo per trovare con facilità le ragioni o argomenti probabili intorno a qualunque tema posto in discussione, evitando le antilogie sofistiche.
A [...] avere istituito un raffronto fra i loci di Cicerone e quelli di Temistio, pone in rilievo la differenza fra Topica dialettica e Topica dei retori. Nel Medioevo, mentre nell'Occidente latino si leggevano e commentavano gli scritti topici di Cicerone e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’ambito cinquecentesco della corte, che richiede una teorizzazione letteraria [...] della sua ricerca dichiarata di equilibrio, il Cortegiano si rivela a tratti un testo contraddittorio e lacerato, che si regge sulla dialettica tra ideale e reale, e in cui il mito vitale della bellezza e della solarità piena si costruisce sempre in ...
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Labanca, Baldassarre
Filosofo e storico italiano delle religioni (Agnone, Isernia, 1829 - Roma 1913). Insegnò storia della filosofia a Padova, poi (dal 1886) storia delle religioni e (dal 1888) storia [...] (1874), in cui tenta, mescolando il pensiero hegeliano con alcuni aspetti della logica aristotelica, di teorizzare un primo dialettico (la «mente suprema dell’Universo») nel quale si uniscono, pur differenziandosi, l’ente creatore e l’Universo creato ...
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Nato a Catanzaro nel 1836, morto a Bologna nel 1913. Fu un filosofo mistico. L'educazione ricevuta dai padri liguorini lasciò in lui un'orma profonda: il pensiero della morte turbò il senso della bellezza [...] , e la passione per la pura speculazione. In questa dimostrò ingegno robusto, abile anche nella critica e sottilmente dialettico. Fu giobertiano: d'un giobertismo strettamente ortodosso e voltato in senso neoplatonico. Perciò si legò d'amicizia con ...
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dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...
dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...