GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al [...] (la "purgazione della mestizia") connessa al lieto fine tragicomico e alla natura edonistica dell'arte, ma soprattutto alla nuova dialettica di poesia e musica, così come rilancia un concetto moderno di meraviglia che dilata il campo del poetabile in ...
Leggi Tutto
DE ANDRÉ, Fabrizio Cristiano
Paolo Somigli
Cantautore italiano, nacque a Genova, nel quartiere di Pegli, il 18 febbraio 1940 da genitori benestanti di origini piemontesi. Il padre, Giuseppe De André, [...] canori italiani ad avere per tema un amore omosessuale. Nell’album figura inoltre la prima canzone di De André in dialetto: è Zirichiltaggia, scontro tra due fratelli espresso nei toni frenetici d’un country in gallurese.
Il legame dell’artista con ...
Leggi Tutto
DE SORIA, Giovanni Gualberto
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 10 apr. 1707 da Enrico e da Maria Elisabetta delle Sedie; l'affermazione delle Novelle letterarie (1767, col. 676) ripresa poi da A. Fabroni, [...] , Fondo Moreni 235), sono in genere copie o appunti presi da allievi, perché il D., fidando sulle risorse mnemoniche e dialettiche, non scriveva i testi delle sue lezioni, variando quindi, di anno in anno, i modi di presentazione per uno stesso ...
Leggi Tutto
Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] di Ginevra, Giovanni Benci, manterrà sempre legami di vera amicizia con Leonardo). Il ritratto risulta ancora in forte dialettica con l’opera del Verrocchio, e particolarmente con la celebre Dama col mazzolino, busto in marmo conservato al Museo ...
Leggi Tutto
D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] gli effetti dello sperimentalismo linguistico (c'è chi ha parlato giustamente di monoglottia) e del verso libero, quest'ultimo meno dialettico ed antagonistico alla tradizione di quello già praticato e poi teorizzato da Lucini. Così è in Maia e in ...
Leggi Tutto
Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] rispondere personalmente agli ambasciatori e a quanti lo interpellavano, suscitando l'ammirazione degli astanti per la sua eleganza dialettica. Del pari, redigeva lui stesso alcuni dei brevi e delle bolle più importanti, apponendovi l'impronta del ...
Leggi Tutto
EGIDIO Romano
Francesco Del Punta-S. Donati-C. Luna
Nacque con ogni probabilità a Roma nel quinto decennio del sec. XIII.
Non si conosce con precisione la data della nascita, che viene generalmente [...] con Tommaso d'Aquino è meno radicale e profondo di quanto si potrebbe pensare e dettato in parte dalla natura dialettica del discorso filosofico e teologico che E. conduce nelle opere maggiori.
Opere: Frutto di una cosi intensa attività accademica ed ...
Leggi Tutto
FEDERICO da Montefeltro, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nasce a Gubbio (Perugia) il 7 giugno 1422, frutto, ci si affretta a spiegare, d'una relazione tra il maturo conte di Montefeltro ed Urbino Guidantonio [...] . Ed ecco la ritrattistica ingegnarsi a fornire puntuali conferme: è a F. inginocchiato che, per Melozzo da Forlì, la Dialettica consegna un libro, quasi intrattenga con lei un rapporto privilegiato; è, pur con addosso l'armatura, che F., stando ...
Leggi Tutto
BELLINI, Vincenzo
Raffaele Monterosso
Nacque a Catania da Rosario e da Agata Ferlito, primo di sei fratelli, il 3 nov. 1801 e fu battezzato il 4 novembre. Le notizie della prima infanzia del B. me ì [...] venne rimaneggiata, o dallo stesso B. o su precisi suggerimenti di lui: gli atti si ridussero a due e le parti in dialetto napoletano vennero tradotte in italiano. Ma l'opera non fu mai più ripresa, nemmeno in tempi moderni.
Essa contiene una sola ...
Leggi Tutto
CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] cavouriana "libera Chiesa in libero Stato" giova tener presente la bipolarità del suo atteggiamento, in cui è dato di ravvisare una dialettica tra il polo postilluministico - che si esprime nelle lettere al Vimercati del 2 e del 7 apr. 1861, dove il ...
Leggi Tutto
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...