GIANNINI, Achille Donato
Marco Mantello
Nacque a Foggia il 2 genn. 1888 da Giuseppe e da Lucia Rispoli. Terminati nella sua città gli studi secondari, frequentò i corsi di giurisprudenza presso l'Università [...] emergono il carattere logico-sistematico delle sue argomentazioni, l'uso di categorie concettuali care alla pandettistica e una costante dialettica con la coeva dottrina tedesca. Il G. in un primo momento distingue l'imposta dalla tassa e dai tributi ...
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GIOVANNI
Paolo Chiesa
Non si conoscono dati biografici su G., alto dignitario della Chiesa romana vissuto nella seconda metà del VII secolo, precedenti al 678 quando fu incaricato da papa Agatone di [...] monotelita.
Lo sviluppo del cristianesimo in Inghilterra era stato fino a quel momento caratterizzato da una continua dialettica fra l'adozione delle pratiche liturgiche romane e la sopravvivenza di diverse forme cultuali di tradizione irlandese ...
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BOMBELLI, Sebastiano
Aldo Rizzi
Nacque a Udine nel 1635 (venne battezzato il 15 ottobre) da Valentino pittore, aiuto di G. Lugaro, e da una certa Corona (Rizzi, 1961, p. 5). Prima del 1660 si trasferì [...] oltre il suo tempo, e che gli procurerà commissioni in Italia e all'estero. L'uso di lacche, mutuato dal Veronese, la dialettica dei rossi e dei neri, già cara a F. Ruschi, il lume radente di ascendenza caravaggesca, e la ricchezza sensuale della ...
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DE NOBILI, Benedetto
Paolo Cherubini
Nacque da nobile famiglia lucchese certamente sul finire del secolo XV. Entrato nell'Ordine dei predicatori, compare per la prima volta negli Atti dei capitoli di [...] a cominciare dalle discussioni sul peccato originale e sul battesimo che egli diede prova di preparazione teologica e dialettica.
Preoccupato innanzi tutto che alcuni brani dei testi sacri relativi alla conoscenza, propagazione e malizia nel peccato ...
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BENCI (Bencio, Benzi, Bencius), Francesco
Renzo Negri
Nacque ad Acquapendente nel 1542, come dimostra il Tiraboschi, confutando i biografi precedenti sulla base di due lettere scritte dal B. a Pier [...] di quella scuola in cui si riflette da vicino la temperie culturale dell'epoca. Sotto questo aspetto, di una dialettica di rinascimento e di cattolicesimo, sono notevoli anche le tre orazioni - fatte recitare da altrettanti scolari - Pro Roma vetere ...
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BONFADIO, Giuseppe
Gino Benzoni
Di famiglia originaria di Salò, nacque a Venezia, con tutta probabilità dopo il 1565 e prima del 1575. Studiò all'università di Padova giurisprudenza e, dopo aver ricoperto [...] "; essenziali a tal fine erano l'"historia et moralis philosophia", col corredo complementare della grammatica, retorica e dialettica.
Voce stridula, eppur, nella sostanza, remissiva, in un momento di esasperata inquietudine (si era da poco concluso ...
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BAGELARDO
Mario Caravale
Giurista il cui nome è legato alla scuola giuridica di Pavia. Visse nella prima metà del sec. XI: di lui non si hanno altre notizie biografiche.
Non possediamo testimonianze [...] si mostra spirito aperto ai nuovi tempi e perciò più sensibile e profondo del suo avversario.
E d'altra parte l'abilità dialettica e la sottigliezza di pensiero, con cui difende la propria tesi, rivelano in B. un'accurata preparazione giuridica e una ...
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Dottore della Chiesa (Aosta 1033 o 1034 - Canterbury 1109). Entrato attorno al 1059 nell'abbazia di Bec in Normandia, nel 1063 succedette al suo maestro Lanfranco di Pavia nella carica di priore e nel [...] pensiero medievale soprattutto per il compito assegnato alla ratio e alla dialettica nell'approfondimento della speculazione dogmatica. Contro la presunzione dei "dialettici moderni", che rischiavano di subordinare la fede alle regole del discorso ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] di genere satirico-moraleggiante, con Miss Sara Sampson (1755) crea il primo dramma borghese tedesco che proponga un'acuta dialettica delle passioni. Ma ben altre vette attinse L. con la triade delle più tarde opere teatrali. Minna von Barnhelm ...
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Pseud. di Alberto Pincherle, scrittore (Roma 1907 - ivi 1990). Esordì con il realismo provocatorio de Gli indifferenti (1929), romanzo capitale nella letteratura italiana del Novecento che illustra, attraverso [...] delle complicazioni intellettuali che trasformano gli ideali in teoremi da dimostrare e l'amore in erotismo. La natura intimamente dialettica di questa ispirazione non poteva non essere tentata dal teatro (Beatrice Cenci, 1958; Il mondo è quello che ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...