CHIARI (Annicchiarico), Walter Michele Armando
Nacque l'8 marzo 1924 a Verona, terzogenito (prima di lui Osvaldo e Ada, e poi il minore Benito), da genitori pugliesi emigrati al Nord da Andria. Il padre [...] del linguaggio, anche vernacolare, fu poi una delle chiavi del suo successo televisivo. Dinanzi all'audience dai cento dialetti Chiari usò intelligentemente questa dote molto più che in teatro.
Oltre che un comico era un grande affabulatore, un ...
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Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] un salto di qualità perché il m. audiovisivo, per Ejzenštejn, non ha soltanto l'effetto di 'negare' (in senso dialettico) la fase precedente, ripristinando forme particolari di continuità, ma ha anche la capacità di portare allo scoperto le radici ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] necessaria dell'evoluzione del cinema, descritta attraverso il modello in tre stadi (tesi/antitesi/sintesi) della dialettica hegeliana. Ecco allora che, secondo il regista sovietico, mentre la scoperta del montaggio aveva portato alla frammentazione ...
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LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] a sinistra (indignati per la maniera "ambigua e grossolana" con la quale sarebbero state trattate questioni come la dialettica tra le classi e la presa di coscienza politica).
In effetti, pur avendo firmato il documentario collettivo militante 12 ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] idea generale astratta (montaggio intellettuale): sia in un caso sia nell'altro, lo riportò ai principi del materialismo dialettico, e dunque lo intese come un procedimento specifico (applicato al linguaggio) di un meccanismo generale (che informa la ...
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(X, p. 784; App. I, p. 442; II, I, p. 645; III, I, p. 405; IV, I, p. 485)
Popolazione. - Oltre un terzo della popolazione complessiva (30,7 milioni di abitanti nel 1988) vive nelle 4 maggiori città, fenomeno [...] persone, in 300 appartamenti, pur essendo stati concepiti come un oggetto plastico nel paesaggio urbano, hanno una forte relazione dialettica con la vicina Plaza de Toros e la verde montagna sulla quale giace la città. Gli edifici sono costruiti in ...
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Digitale indica, in generale, una rappresentazione dell'informazione di tipo discreto o numerico, risultato di un processo algoritmico effettuato da un computer, la cui funzione può essere quella di creare [...] alla ripetizione passiva dello spettacolo di repertorio. In questo senso, la cultura dell'interattività potrebbe valorizzare una dialettica tra più soggetti in ambiti di comunicazione prima impossibili.
bibliografia
Demain le cinéma, in Cahiers du ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] di ripresa e dei trucchi favorì lo sviluppo di un linguaggio delle immagini in movimento, basato su una dialettica tra scomposizione e ricomposizione della continuità percettiva. Inizialmente, la possibilità di restituire all'immagine fotografica il ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] quelle di Milano in Cronaca di un amore, la Vibo Valentia da cui provengono gli sposini di Lo sceicco bianco e la dialettica Rimini-Roma in Fellini, da I vitelloni, 1953, in avanti).
Accanto ai due principali esordi del decennio fu dunque la commedia ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] e restauro presso laboratori privati i quali collaborano strettamente per ottenere miglioramenti qualitativi, realizzando così una dialettica cliente-fornitore ricca e complessa. Per es. la collaborazione tra Nederlands Filmmuseum, l'Archivio di ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...