CARLE, Giuseppe
Norberto Bobbio
Nacque a Chiusa di Pesio (Cuneo) il 21 giugno 1845 da Giuseppe e Maddalena Luciano, primo di tre figli, di cui il secondogenito Antonio ebbe fama come chirurgo. Compì [...] scuola storica e la scuola positiva, di cui l'autore, fedele al metodo della composizione delle antitesi (che chiama "dialettico" e ritiene prerogativa del genio latino e italiano in ispecie), cerca una sintesi eliminando da ogni dottrina il troppo e ...
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FULLONE, Pietro
Rosario Contarino
Nacque a Palermo agli inizi del sec. XVII, forse nel sestiere del Capo. Non si conoscono i nomi dei genitori, né sicuramente verificabili sono i particolari della sua [...] figurati delle proposte dell'avversario e a rimbeccarle con ultimative definizioni. Proprio per questa sua brillante destrezza dialettica, che non risparmia all'interlocutore disdoro e denigrazione, il F. ha infatti rappresentato la figura del poeta ...
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FERRARI TRECATE, Luigi
Antonio Sardi de Letto
Nacque ad Alessandria il 25 ag. 1884 da Giuseppe e Virginia Ravera. Ammesso all'età di dodici anni al conservatorio di Parma, proseguì gli studi presso [...] studio, attingendo specialmente al Corso di composizione di V. d'Indy, dal quale ricavò insegnamenti riferentisi alla dialettica tematica e all'organicità della forma. Frutto dei consigli e degli insegnamenti dei maestro francese può considerarsi La ...
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LEVI DELLA VIDA, Ettore
Alfredo Gigliobianco
Nacque a Venezia il 5 apr. 1852 da Mosè Levi e da Adele Della Vida (nel 1889 il L. avrebbe aggiunto al proprio cognome quello materno). Il padre, industriale [...] alla risalita della lira sui mercati; solo subordinatamente a tali obiettivi può manovrare per massimizzare il profitto. La successiva dialettica con il ministro del Tesoro Luzzatti mostra che il L. non si appiattì sulle posizioni del governo, e che ...
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PETRILLI, Giuseppe
Daniela Felisini
PETRILLI, Giuseppe. – Nacque a Napoli il 24 marzo 1913, dall’avvocato Michele e da Anna Pellegrino, secondo di quattro figli.
Durante la sua infanzia la famiglia [...] statali stavano assumendo una più marcata valenza politica ed erano destinate a divenire un fattore importante nella dialettica interna al sistema dei partiti. Il lungo mandato di Petrilli (1960-79) – affiancato dai direttori generali Salvino ...
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BRAGADIN, Francesco
Angelo Ventura
Nato nel 1458 da Alvise, procuratore di San Marco, e da Cecilia di Francesco da Canal, apparteneva a una delle maggiori famiglie del patriziato veneziano. Una malformazione [...] Egnazio e a Marin Sanuto, che nei suoi Diarii mostra di apprezzare sovente le posizioni politiche e l'abilità dialettica del Bragadin.
Ricco, come dimostra tra l'altro l'entità dei prestiti più volte sottoscritti a favore della Repubblica ...
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GRÜNANGER, Carlo
Domenico Proietti
Nacque a Trieste il 10 (Hösle, p. 91) dic. 1891 da Amedeo, tipografo, e Maria Luigia Bretzel, in una famiglia di madre lingua tedesca. Compiuti gli studi medi nella [...] dell'infelicità della coscienza individuale staccata, per una "colpa" o "ferita", dall'Uno-Tutto divino) e pertanto in dialettica opposizione rispetto all'eticità classica e cristiana (cfr. il cap. III, Cristianesimo e germanesimo).
In questo stesso ...
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CICALA, Francesco Bernardino
Franco Tamassia
Nacque a Lecce il 27 dic. 1877 da Giovan Giuseppe, di antica origine genovese, e da Silvia Cosma Zurlo.
Laureatosi brillantemente in giurisprudenza all'università [...] parla di una "idea madre" del pensare filosofico: il "divenire" degli esseri reali e ideali, sintesi della relazione dialettica, e della concezione della irrealtà dell'ordine "statico" e della realtà dell'ordine "dinamico" dell'universo (I sommarii ...
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LANA, Lodovico
Anna Chiara Fontana
Nacque da Giovanni nel 1597 (sconosciuta per ora resta l'identità della madre), probabilmente a Ferrara o nel Ferrarese.
Per il canonico Baruffaldi, primo biografo [...] notissima Pala della Peste di Reni (Bologna, Pinacoteca), il L. ha qui tentato di sintetizzare in una coralità dialettica pose, gesti ed emozioni desunte da esperienze pittoriche precedenti e a lui contemporanee: nel suo eterogeneo repertorio, l ...
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CALDERINI, Aristide
Claudio Barocas
Nacque a Taranto il 18 ott. 1883 da Ampellio e da Ersilia Pollaroli, entrambi originari di Borgosesia. Nel 1889 la famiglia si trasferì a Milano ed ivi il C. risiedette [...] storici come punto di incontro delle volontà individuali, nel quale la quantità si trasforma in qualità. Tale assenza di dialettica può in parte spiegare anche il successo delle sue iniziative nei, tempi culturalmente difficili del fascismo, che in ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...