GUIDO (Guido Fiorentino)
Stephan Freund
Nacque a Firenze, presumibilmente alla fine dell'XI secolo. Secondo Chacón (Ciaconius) discendeva dalla famiglia Bellagio, ma la notizia non è documentata; anche [...] ; era amante della cultura e dei libri, detestava il chiasso e l'irrequietezza, aveva un'aperta predilezione per la dialettica e le questioni filosofiche. Un giudizio su G. in una prospettiva moderna deve prendere in considerazione il fatto che egli ...
Leggi Tutto
LA VIA, Vincenzo
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Nicosia, in Sicilia, il 28 genn. 1895 da Mariano e Maria Pantano. Studiò filosofia all'Università di Roma con B. Varisco, G. Barzellotti e G. Gentile. [...] una sua solidità, una sua presenza, diversamente dal soggetto attualista che invece "annega nella "idealistica" identità dialettica di "soggettività" e "oggettività"" (La speculazione filosofico-religiosa nella cultura europea, in Teoresi, XII [1958 ...
Leggi Tutto
COLUMBA, Gaetano Mario
Piero Treves
Nato a Sortino (Siracusa) l'8 dic. 1861 da Benedetto e da Nunzia Gentile, fece gli studi universitari a Palermo, dove allora vigeva una rispettabile tradizione antichistica, [...] saggi, Bari 1927, p. 1911 n. 1), resta, infatti, singolare documento dell'incapacità a superare lo scientismo nella dialettica - e lo stesso filologismo nello scientismo -.
l C., invero, a un tempo tutto accetta e tutto rifiuta, dubita inizialmente ...
Leggi Tutto
D'ASTI, Donato Antonio
Aldo Mazzacane
Nacque a Bagnoli Irpino (Avellino) da Giambattista e Laura Pallante il 13 giugno 1673 (secondo altri il 15 giugno 1677). Di famiglia modesta, ma non digiuna di [...] 'uso II, antiporta), si chiarì in altre occasioni come una divergenza sdegnosa che può comprendersi solo considerando la dialettica delle posizioni pesenti nel riformismo preilluministico napoletano. Se infatti per il D. la maestà del diritto romano ...
Leggi Tutto
GREGORINI, Ludovico
Claudio Varagnoli
Nacque intorno al 1661, quasi certamente a Roma, dove svolse in prevalenza la sua attività di architetto, rappresentando efficacemente il momento di passaggio tra [...] un basamento a scarpata, con le estremità chiuse da robusti cantonali arrotondati. La grande fabbrica è però ravvivata dalla dialettica fra membrature di travertino e cortina di mattoni arrotati, nonché da ben undici assi di finestre, infittiti alle ...
Leggi Tutto
Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] ); corbo, imbolare «involare»; sbavigliare, ecc.
Occasionalmente compaiono forme del contado (avale «adesso», in una ballata); inserti di dialetto settentrionale (mi e ti tonici, zà per qua, ecc., nel finale dell’Orfeo, scritto per la corte mantovana ...
Leggi Tutto
Bresson, Robert
Alessio Scarlato
Regista cinematografico francese, nato il 25 settembre 1907 a Bromont-Lamothe (Puy-de-Dôme) e morto a Parigi il 18 dicembre 1999. È stato uno dei protagonisti della [...] lo strumento che ha reso possibile la riduzione nichilistica di ogni rapporto e valore alla logica utilitaristica, contrapposta alla dialettica della Grazia dei primi film, a significare che, paradossalmente, solo il male nelle sue forme più radicali ...
Leggi Tutto
FABRIS, Michele (detto Ongaro)
Paola Rossi
Figlio di Valentino, nacque nel 1644 circa a Bratislava (Pozsony), allora capitale dell'Ungheria.
Dalla terra d'origine gli derivò il soprannome di Ongaro (o [...] alle immagini una forte carica espressiva, ma anche una resa plastica che ottiene effetti di una più marcata dialettica chiaroscurale nel giuoco dei ridondanti panneggi. D'altro canto nella Temperanza, collocata alla sommità del pozzo (opera di ...
Leggi Tutto
PIETRO d'Anzola
Giorgio Tamba
PIETRO d’Anzola. – Nacque probabilmente a Bologna da Giovanni di Lorenzo da Unçola (oggi Anzola dell’Emilia) notaio, intorno al 1258. Ignoto è il nome della madre. Ebbe [...] . Pietro è consapevole che la sua opera è «uno sviluppo naturale dell’opera del maestro» (Giansante, 2104, p. 102). Nella dialettica tra ‘antichi’ e ‘moderni’, di grande attualità nello Studio, «Pietro si schiera tra i ‘moderni’ che i vecchi maestri ...
Leggi Tutto
Wilder, Billy (propr. Samuel)
Leonardo Gandini
Regista e sceneggiatore cinematografico austriaco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Sucha, nella Galizia austroungarica (od. Polonia) [...] legato alla necessità di scegliere tra opportunismo e dignità personale. L'attore che nei suoi film ha meglio espresso questa dialettica è senz'altro Jack Lemmon, capace, in The apartment e in The fortune cookie, di impersonare alla perfezione la ...
Leggi Tutto
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...