FILIASI CARCANO, Paolo
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli il 21 marzo 1911. Il padre Mariano, di antica nobiltà napoletana, divenne duca di Montaltino in seguito al matrimonio con Maria [...] rapporto soggetto-oggetto, e drammatica consapevolezza dell'impossibilità di "voler stringere l'esistenza nell'essenza, o l'individuo nella dialettica ... L'esistenzialismo è, da questo punto di vista, a sua volta, il prodotto di una delusione, e l ...
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GODEMINI, Cesare
Leendert Spruit
Nacque a Pistoia da Francesco (o Girolamo: le fonti sono contrastanti) e da Maria Maddalena Marchetti l'8 (o il 16) ott. 1688. Compì i primi studi con i padri gesuiti [...] di Mario Ceniga. A. Matani (De philosophicis Pistoriensium studiis, Augustae 1764) gli attribuì anche delle Istituzioni di dialettica secondo il sistema di Malebranche, di cui si sono perse le tracce. Sono noti i seguenti inediti: Mathematica ...
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Curtiz, Michael (forma anglicizzata di Kertész, Mihály)
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico ungherese, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Budapest il 24 dicembre 1888 e morto [...] in cui le atmosfere noir si mescolano alla struggente storia d'amore, risulta particolarmente evidente l'intrinseca dialettica tra le modalità di produzione di un'opera cinematografica, legata a precisi condizionamenti economico-industriali, e le ...
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Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] nichilistico; e soprattutto nasce l'illusione decadentistica di curare i mali dell'uomo con la ragione e con la dialettica, ossia "dicendo di no" alla vita invece di esplicarne le più profonde potenzialità. Come forma ultima e più esasperata ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] preludio addirittura della venuta dell'anticristo. L'atteggiamento di G. nei confronti degli ebrei si caratterizza per quella dialettica fra teoria e pratica e per quella duttilità di comportamenti concreti, già vista operante anche in altri settori ...
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BISSOLATI, Leonida
Angelo Ara
Nacque a Cremona il 20 febbr. 1857 dal canonico Stefano Bissolati e da Paolina Caccialupi, moglie di Demetrio Bergamaschi. Nel 1861 S. Bissolati svestiva l'abito talare [...] era prefisso di attuare mediante l'emancipazione economica delle classi diseredate. Sempre sul Torrazzo cominciò ad accettare la dialettica della lotta di classe.
L'adesione al socialismo maturò con il progressivo mutamento della sfera d'azione del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Bonaventura da Bagnoregio
Oreste Bazzichi
Teologo più che filosofo, uomo d’azione e di contemplazione, Bonaventura riunisce lo spirito indagatore di sant’Agostino con l’affettività avvincente e l’ardore [...] del reale e anima di una convivenza pacifica.
La partecipazione intensa di Bonaventura a questi contrasti e a questa dialettica non gli impedì comunque l’attività magistrale, che compendiò nelle sue opere più significative, tra cui il Breviloquium de ...
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TOGNAZZI, Ugo
Michele Sancisi
(Ottavio Ugo). – Nacque a Cremona il 23 marzo 1922, primogenito di una famiglia piccolo borghese, seguito da Ines due anni dopo.
Il padre Ermenegildo, detto Gildo, un assicuratore [...] Mise a punto in quel periodo la sua comicità amichevole e sottotono, senza travestimenti, basata sulla dialettica verbale più che sul dialetto. Oltre all’eleganza surreale di Dapporto, suo riferimento era la simpatia di Walter Chiari (ancora evidente ...
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GILARDI, Pietro
Andrea Spiriti
Figlio dell'orafo di Bruxelles Anatalo Girard, nacque a Milano il 17 ott. 1677, nella parrocchia di S. Michele al Gallo.
La localizzazione milanese è sintomatica, trattandosi [...] i bombardamenti dell'ultima guerra, ne rimangono alcune fotografie che permettono di coglierne la brillante teatralità (in dialettica con le vertiginose prospettive dei Grandi e con la pacatezza degli angeli e delle figure allegoriche laterali) e ...
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GAMBUZZI, Carlo
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 26 ag. 1837 da Pasquale e Maria Carolina Landolfi. Il padre, direttore della fabbrica dei tabacchi napoletana, volle che i gesuiti lo educassero [...] , perché raccoglieva tutti i popolani e tutti i più riscaldati repubblicani".
I rapporti con il Bakunin, improntati a un'aperta dialettica anche per la posizione assunta in merito alle elezioni del 1867 (quando il G., in dissenso con l'astensionismo ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...