CALANDRINI, Scipione
Michele Luzzati
Figlio illegittimo di Giuliano di Filippo, nacque, probabilmente a Lucca, intorno al 1540. Sebbene abbia avuto qualche rapporto con i congiunti di legittimi natali, [...] che nel 1566 il C. era nuovamente a Ginevra, dove, presentato da Théodore de Bèze, cominciò a insegnare gratuitamente dialettica e retorica al "Collège": egli metteva così a frutto l'ottima formazione umanistica che aveva ricevuto fin dai primi tempi ...
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MANZUOLI, Tommaso (detto Maso da San Friano)
Sabina Brevaglieri
Nacque a Firenze il 4 nov. 1531, nella zona di porta S. Frediano da cui derivò il soprannome. Nella bottega di P.F. Foschi ricevette la [...] metallica del più giovane degli effigiati si ritrova nelle insegne della famiglia originaria di Pescia, la loro dialettica relazionale esalta la funzione di guida e protezione assolta dall'esperto funzionario mediceo. La pianta basilicale in primo ...
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PETRUCCI, Antonio
Petra Pertici
PETRUCCI, Antonio. – Nacque a Siena, dove fu battezzato il 29 aprile 1400, da Francesco Petrucci detto Checco Rosso, un politico accreditato presso i Visconti e in Curia [...] 26 aprile 1433), fu ambasciatore da Eugenio IV (2412, cc. 63v-65r; Petro Russio, Historia Senensis, col. 46). Quanto alla dialettica interna a Firenze, fu fautore del regime albizzesco, ma quando Cosimo de’ Medici tornò dall’esilio, Petrucci, forse d ...
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CANNA, Giovanni
Piero Treves
Nato a Casale Monferrato il 20 dic. 1832, di famiglia agraria facoltosa, ma gens de robe (ilpadre, Carlo, era magistrato nel mandamento di Gabiano, dove possedeva terre), [...] impigrita, Rivista di filologia).
Il volgarizzamento del Sublime rivela, per un verso, la scarsa storicità, o dialettica storica, del C., il quale, perfettamente consapevole dell'insostenibilità dell'attribuzione del trattatello a Longino e al ...
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Kurosawa, Akira
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 23 marzo 1910 e morto ivi il 6 settembre 1998. A K. spetta innanzi tutto il merito di aver aperto al [...] finale tra il protagonista e il suo rivale, in mezzo a un campo battuto dal vento, è contrassegnata da quella dialettica di stasi e movimento che avrebbe contribuito a rendere grande l'opera futura del regista. Ancor più legato alle necessità di ...
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BARONIO (Barone) EMANFREDI, Francesco
Roberto Zapperi
Nacque a Monreale il 10 genn. 1593; studiò nel seminario di Palermo e il 9 ott. 1614 entrò come novizio nella compagnia di Gesù. Completò il noviziato [...] antiquitatum et historiarum Italiae..., X, Lugduni Batavorum 1723), nel quale fece sfoggio di tutta la sua abilità dialettica, senza riuscire tuttavia a intaccare minimamente la validità delle argomentazioni dell'Amico.
Alla polemica con l'erudito ...
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CERMENATI, Mario
Guido Cimino
Primo di quattro figli, nacque a Lecco il 16 ott. 1868. Il padre, Giovanni, originario di Civenna, aveva una attività commerciale a Lecco; la madre, Rosa Cristoforetti, [...] e interpretativa in grado di collegare la scienza agli sviluppi del pensiero e della società, di cogliere la costitutiva dialettica tra teoria ed esperimento.
Nel 1902, conseguita la docenza in storia delle scienze naturali, ne ottenne l'insegnamento ...
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BARIÉ, Giovanni Emanuele
Vittorio Sainati
Nacque a Milano il 19 ott. 1894 da nobile famiglia lombarda. Iscrittosi a legge, interruppe gli studi per lo scoppio della prima guerra mondiale, e combatté [...] B. la pressione critico-speculativa dell'attualismo, di cui pure egli decisamente respingeva la specifica impostazione logico-dialettica).
Pervenuto nel 1933 alla cattedra universitaria (che tenne dapprima a Genova, quindi presso il magistero di Roma ...
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GONZAGA, Alberto
Isabella Lazzarini
Nacque a Mantova da Antonio di Guido e da Richelda Petroni presumibilmente intorno alla metà del XIII secolo; appartenne cioè al ramo principale del consorzio familiare [...] , e di mantenere nel Canavese una base, almeno teorica, di influenza gonzaghesca, senza peraltro modificare la complessa dialettica di Paleologo e Savoia nella regione, confermata nei decenni successivi dal sovrapporsi delle investiture vescovili a ...
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CEVA, Teobaldo
Nicola Merola
Nacque a Torino il 14 genn. 1697. Compiuti gli studi d'umanità e di belle lettere nel Collegio vecchio della Compagnia di Gesù, si fece carmelitano, smettendo il nome secolare [...] (in numero di sei).
Lo Schiavo rispose con Il Filarete, Venezia 1738, dieci "giornate" di dialoghi in cui, con una dialettica verbosissima, vengono riaffermati il principio dell'imitazione e l'eccellenza del Petrarca, che rimane il modello supremo e ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...