KROETZ, Franz Xaver
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Monaco il 25 febbraio 1946. Sin dagli anni Settanta drammaturgo fra i più aspramente discussi ma anche fra i più rappresentati (solo nella [...] sconta anzitutto nella libertà contrassegnata dalla riduttività o addirittura privazione del linguaggio. Di qui la funzione del dialetto, assunto non come tramite d'immediatezza espressiva ma come marchio della perdita di capacità comunicativa al ...
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Direttore generale dell'Istituto della Enciclopedia Italiana e storico della scienza, nato a Roma il 2 agosto 1930.
Dottore in medicina e in filosofia, libero docente in storia della scienza nel 1967, [...] storia e società, 1978), individuando il momento propulsivo e significativo del cammino del sapere scientifico nella ''dialettica dei paradigmi'', ovvero nella coesistenza, competizione e sintesi parziale fra le assiomatiche. Altre sue ricerche hanno ...
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Twardowski, Jan
Marcello Piacentini
Poeta polacco, nato a Varsavia il 1° giugno 1915. Ha iniziato a pubblicare singole poesie nel 1933, ma l'esordio in volume risale al 1937 con la raccolta Powrót Andersena [...] non di rado nell'aforisma, o nel paradosso, che non è solo figura retorica, ma punto di partenza di una visione dialettica del mondo, mai pessimista, in cui anche lo spazio profano della vita quotidiana, insieme alla natura, permette di cogliere l ...
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La presenza borghese
Andrea Zannini
Borghesia, un termine storiografico «aperto»
Pochi concetti storiografici sono stati oggetto di un processo di revisione critica paragonabile a quello che negli ultimi [...] interne al patriziato, la descrizione idilliaca dei rapporti tra i ceti lascia il posto ad una visione più dialettica, meno statica della società veneziana. A cominciare dalla stessa suddivisione in categorie.
Una Relatione della Città e Republica ...
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Le arti
Giandomenico Romanelli
Com’era e dov’era?
Il 14 luglio 1902, il giorno stesso del crollo del campanile di S. Marco, il consiglio comunale di Venezia votava all’unanimità l’immediata ricostruzione [...] . Sui rapporti di D’Annunzio con i protagonisti della cultura veneziana (specie per consigli e conforto su citazioni in dialetto e varie curiosità e questioni locali) v. le pagine dello stesso D’Annunzio (soprattutto Gabriele D’Annunzio, Taccuini, a ...
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Le feste della Repubblica: memoria, fratture e patriottismo costituzionale
Gaspare Nevola
Le feste e i sistemi di credenza politica
Le feste di una nazione costituiscono un osservatorio privilegiato [...] . Da qui, una certa conflittualità simbolico-rituale non si scarica tanto sul 4 novembre in quanto tale, bensì sulla dialettica della memoria tra 4 novembre e 25 aprile.
La stagione del centrismo degasperiano pesa più sensibilmente sulle pratiche ...
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Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto
Fabio Mugnaini
«C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale
Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e fondatore della scuola [...] lettura una scrittura resa impervia dalle entrate lessicali vernacole e da un tentativo di restituire anche l’oralità del dialetto labronico, è diffusa in ogni angolo della penisola. «il Vernacoliere» è stato, per tutti gli anni Novanta, un potente ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] non sembra affatto prendere la cosa alla leggera; d’altronde egli ha sempre considerato con il dovuto rispetto le armi dialettiche di Zenone; nel Libro IV della Fisica si dedica infatti alla critica dei paradossi zenoniani, e in tutto il resto ...
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Le culture popolari e l'impatto con le regioni
Pietro Clemente
Il punto di partenza
Culture popolari, l’impronta iniziale La storia che si cercherà di rappresentare ha i ritmi e i cambiamenti di scenario [...] delle iniziative locali. La globalizzazione ha reso pensabile il mondo come scena delle culture locali, sottraendole a quella dialettica tra localismo e centralismo che le aveva marcate. In un certo senso il localismo diventa globale.
Ricche nubi ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] come ha mostrato Paul Ricoeur: ma l'altro dalla psiche è bios nel primo Freud, ancora larvatamente organicista, per diventare poi dialettica fra realtà e piacere, vita e morte. Alla fine l'analisi aprirà uno spiraglio sulle "potenze del destino", sui ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...