RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] aree il problema dell'origine del male porta alla rappresentazione di un essere divino opposto a quello Supremo, in una dialettica conflittuale di male-bene, che è alla base dei dualismi religiosi. Quando Schmidt è risalito, attraverso la sintesi dei ...
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PASCAL, Blaise
Giovanni Vacca
Nato a Clermont (poi Clermont-Ferrand) il 19 giugno 1623, morto a Parigi il 19 agosto 1662. La famiglia Pascal, nobilitata già da parecchie generazioni, aveva dato alla [...] dire che in questo periodo il suo stato d'animo è più vicino a quello di Giansenio e del grande Arnauld, raziocinanti e dialettici, che non a quello dell'ardente e mistico Saint-Cyran. Lo stato d'animo di P. in questi anni che seguono immediatamente ...
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Filosofo, nato verso il 1270 (secondo alcuni, il 1266, secondo altri, il 1274). Sul luogo della sua nascita nulla si sa di sicuro: c'è chi lo fa nativo d'Irlanda, e chi di Scozia o d'Inghilterra. Secondo [...] è il più acuto pensatore di tutto il Medioevo, e non a torto si meritò il nome di Doctor subtilis. La sua dialettica e i suoi procedimenti critici, difatti, rivelavano una rara arte di distinzioni e dimostrazioni così sottili da dare l'impressione d ...
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Per i matematici ha sempre il significato preciso di contraddizione logica. Riduzione all'assurdo è quel metodo di dimostrazione in cui si stabilisce una proposizione a, facendo vedere che dall'assumere [...] pitagorica, che attribuiva al "punto" una certa estensione. Zenone stesso, secondo Diogene Laerzio, sarebbe l'inventore della dialettica, cioè della logica intesa come regola della riduzione all'assurdo. Siccome negli argomenti di Zenone entra in ...
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La personalità di questo scrittore di teatro, poeta, narratore, critico, regista e soggettista cinematografico, si è andata negli ultimi anni sempre meglio precisando. Dal suo esordio (La Lampe d'Aladin, [...] maniera più torbida il tema è presente nelle coscienze decadenti e viziose di Les parents terribles (1938) ove la dialettica freudiana del comportamento si scopre in modo alquanto meccanico. In questo gruppo di opere C. si avvicina a una pessimistica ...
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CONTINI, Gianfranco
Paola Italia
Nacque a Domodossola il 4 gennaio 1912 da Riccardo (nato a Chiari, provincia di Brescia), impiegato ferroviario, e da Maria Cernuscoli (nata a Rivolta d’Adda, in provincia [...] in Protagonisti e problemi. Saggi e note di storia della critica letteraria, Torino 1985, pp. 176-210); A.R. Pupino, Il sistema dialettico di G. C., Milano-Napoli 1977; R. Broggini, Pagine ticinesi di G.C., II ed., Bellinzona 1986; Su/Per G. C., in ...
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Averroe
Averroè
Nome con il quale è noto in Occidente il filosofo, giurista, medico e astronomo arabo di Spagna Abū l-Walīd Muḥammad ibn Rushd (Cordova 1126 - Marrākesh 1198). Della sua vasta produzione [...] o classi: retorico (il cui fine è teorico e pratico), dialettico, e dimostrativo. Se le immagini e le norme della fede hanno dimostrazione, la teologia, il cui discorso non è necessario, è dialettica. Al vero, e non a una sua immagine, giunge quindi ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] tocco. Sagome velate, con toni perlacei fra rosa e viola. Alla Guidi, non brutto. Ma due veneziani che passano commentano, in dialetto, con la frase del titolo. Controllo ed è come dicono loro: il pittore venuto da lontano guarda S. Giorgio e dipinge ...
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Globalizzazione
Henri Bartoli
sommario: 1. Introduzione. 2. La globalizzazione: un processo a più dimensioni. 3. Gli attori della globalizzazione: a) le imprese e i gruppi multinazionali, attori primari [...] da vicende storiche e politiche parallele; sono spazi composti da reti interconnesse, con margini fluidi soggetti a una dialettica di aperture e di ripiegamenti; sono infine spazi simbolici, oltre che materiali. Queste aree consentono ai governi e ...
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Arte e spazio pubblico
Adachiara Zevi
Tre, sostanzialmente, le attitudini dell’opera d’arte nei confronti dello spazio pubblico. Autonomia, dunque distacco e indifferenza; consenso e condivisione; dissenso [...] (H.J. Seldis, Henry Moore in America, 1973, pp. 176-77).
L’opera è sì nello spazio pubblico ma, priva di capacità dialettica, non può dirsi opera di arte pubblica. O, meglio, è il ‘grado zero dell’arte pubblica’, come opina Daniel Buren (n. 1938 ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...