Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il ritorno a Kant nasce sia in reazione alle difficoltà, da parte del pensiero hegeliano, [...] ’idea e idea, per mettere fine al dualismo tra oggettività e soggettività. Secondo Gentile è necessario mettere in atto una dialettica del pensante e non del pensato, poiché l’unica realtà è il soggetto attuale, secondo un’impostazione che risale al ...
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ROMANO, Ezzelino
Remy Simonetti
III da. – Secondo il cronista padovano Rolandino, nacque il 25 aprile 1194 da Ezzelino II, detto il Monaco (v. la voce Romano, Ezzelino II da in questo Dizionario) e [...] Romano si impegnarono a restituire Bassano e Marostica al Comune di Vicenza.
L’episodio si inserisce chiaramente nella dialettica di contrapposizione di parte che aveva caratterizzato la vita politica delle città della Marca a partire dalla metà del ...
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MEDICI, Sisto
Eva Del Soldato
MEDICI, Sisto. – Nacque a Venezia nel 1502 da una famiglia di origini bresciane.
Rimasto orfano, fu allevato dalla nonna e dalla zia. Già intorno ai dieci anni manifestò [...]
Nel 1519 fu destinato dai superiori agli studi nel convento di S. Agostino a Padova, dove ebbe come maestri di dialettica Michelangelo da Faenza e Angiolo Statella. Divenne poi uditore di filosofia e teologia presso lo Studio pubblico, dove ascoltò ...
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minore
Lucia Onder
L'aggettivo m. si adopera come comparativo di ‛ piccolo ' nei vari significati di questo aggettivo. Talvolta è contrapposto direttamente a ‛ maggiore ' (v.).
Con riferimento a dimensione [...] de la vita d'un uomo che è di minore e di maggiore tesa che quello de l'altro (Cv IV XXIII 7). È riferito alla Dialettica (v.), che è minore in suo corpo che nell'altra scienza (II XIII 12), poiché si concretizza in minor numero di principi, è " meno ...
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Sofista
(Σοφιστής) Dialogo di Platone. Vi si discute lo statuto dell’essere a partire dalle relazioni fra uno e molteplice, identico e diverso, riprendendo i temi trattati nel Parmenide (➔) e nel Teeteto [...] c). Per comprendere il modo in cui l’essere si predichi dei termini da cui sorgono tali opposizioni, è necessaria la «dialettica», scienza filosofica per eccellenza (contrapposta alla mera abilità del confutare, tipica del sofista; 252 e-254 b). Essa ...
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tesi
Dal lat. thesis, gr. ϑέσις («posizione, cosa che viene posta»), der. del tema di τίϑημι «porre, collocare». Proposizione di argomento filosofico, teologico, scientifico, o di natura teoretica in [...] t. e dell’antitesi si presenterà nell’aspetto dell’antinomia (➔), sorgerà il problema del superamento di quest’ultima attraverso la sintesi dialettica della t. e dell’antitesi. La t. diventa così la forma tipica del pensiero che ‘si pone’, per poi ...
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Avanzamento in senso verticale, verso gradi o stadi superiori, con implicito quindi il concetto del perfezionamento, dell’evoluzione, di una trasformazione graduale e continua dal bene al meglio, sia in [...] nell’idealismo hegeliano, dove appare connesso alla nozione di dialettica, per la quale ogni momento del divenire della realtà è è il maggior esempio.
Influenzato dal concetto hegeliano di dialettica, e poi anche dalle concezioni positivistiche, è il ...
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Filosofo greco (n. 360 circa - m. 270 circa a. C.). È considerato il fondatore dello scetticismo. La sua dottrina, esposta da Timone di Fliunte (ca. 320-ca. 230 a.C.) e Diogene Laerzio, riconosce l'assoluta [...] democriteo Nausifane di Teo). In ogni modo è certo che la sua concezione è da collegare da un lato con la dialettica delle scuole socratiche di Elide e di Megara, dall'altro con la gnoseologia democritea, fortemente permeata di elementi scettici, e ...
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Nacque a Tours al principio del sec. XI da ricca e ragguardevole famiglia. Fatti i primi studî in patria, li proseguì a Chartres sotto la guida del celebre Fulberto. Ritornato a Tours divenne scolastico [...] . Ma ciò che più merita d'essere notato è che il modo di procedere di B. apriva libero il campo a una dialettica senza freno, che doveva destare le più vive preoccupazioni nel campo teologico. Il principio di B., d'altronde, poggiava su una base ...
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La modificazione della città europea
Benedetto Gravagnuolo
Uno scenario in fase di trasformazione
All’alba del nuovo secolo le grandi città d’Europa hanno attuato sistematici programmi di modificazione [...] -dovere di deliberare, è stata coniata un’inedita formula che potrebbe essere definita del consulente collettivo: autorevole e dialettico.
La prassi attuativa del Planwerk è stata orientata da un condiviso programma teso al connubio tra memoria e ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...