Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] del discorso è, tuttavia, una c. ideale in "contraddizione dialettica", sostiene Apel, con quella reale in cui ciascun argomentante è -comunicante in quanto fuori-di-sé', ossia predicamento trascendentale dell'essere. La singolarità, pertanto, non va ...
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La diffusione e lo sviluppo della f. nel secondo dopoguerra è stato principalmente determinato dalla pubblicazione, a partire dal 1950, degl'inediti husserliani. È noto che le opere pubblicate da E. Husserl [...] perception di Merleau-Ponty del 1945) e quello della dialettica (come nella Critique de la raison dialectique di Sartre Paci ha insistito soprattutto sulla necessità di comprendere la svolta trascendentale della f. di Husserl come un ritorno all'uomo ...
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Filosofo, nato a Milano il 19 ottobre 1894, morto ivi il 3 dicembre 1956. Combattente nella prima guerra mondiale, prima come ufficiale di cavalleria, poi come aviatore, fu ferito in combattimento aereo [...] precipua dell'attualismo di Giovanni Gentile, del quale peraltro rifiutava la dialettica degli opposti e l'unicità dell'io trascendentale, la sua ricerca perviene a un "neo-trascendentalismo", che non solo teorizza una indefinita molteplicità di io ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] e Romano, nel significato universalistico e trascendentale attribuito a questi termini nel Medioevo, per ou (Kläi per Klee, grouss per gross), mentre il bav. centrale e i dialetti austriaci meridionali dicono líab, güot e khlee, gross e, più a S., ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] serie, comunque raffigurata, di atti distinti dello spirito, ma nel ritmo dialettico dell'unico atto, che o è tutto, o è nulla. Una del vecchio Rembrandt a un grado altissimo, quasi trascendentale, di esplicazione artistica. In questo ambiente d' ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] di paradigmi positivi e negativi su cui basare la propria dialettica interna, anche per Vonnegut il disegno strutturale del racconto si a una qualità estetica quasi teologica, "trascendentale", conduce l'astrazione in sovrapposizioni cromatiche di ...
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RELIGIONE
Enrico ROSA
Raffaele PETTAZZONI
Giovanni CESCONI
Concetto cattolico. - Il concetto cattolico di "religione", raccoglie in sintesi, integra e chiarisce gli elementi di verità che si possano [...] non può mai attingere, senza cadere nelle antinomie dialettiche, l'incondizionata e illimitata realtà divina, per la La religione nella Grecia antica, 1921). La posizione del trascendentalismo è stata combattuta dalla "scuola storico-religiosa" (W. ...
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Sommo musicista tedesco, nato ad Eisenach il 21 marzo 1685 (31 marzo secondo il calendario gregoriano), morto a Lipsia il 28 luglio 1750. Ottavo e ultimo figlio di Giovanni Ambrogio Bach, da Erfurt, e [...] piena di spirituale liberazione, di estatica certezza, di trascendentale splendore, innalzata dal veramente cattolico, e romano, tecnica fluida nelle vicende più ardue d'una dialettica instancabile, granitica nelle strutture complesse e nelle sintesi ...
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INFINITO
Ferdinando D'AMATO
Federigo ENRIQUES
(lat. infinitum, gr. ἄπειρον; fr. infini; sp. infinito; ted. Unendliches; ingl. infinite).
L'infinito nella storia della filosofia.
Questo concetto compare [...] l'idea non è d'origine né empirica né razionale, bensì trascendentale. Ciò significa che l'infinità non si può considerare come propria ritorno negativo di sé in sé. Perciò l'Idea è dialettica e soggettività; epperò in essa l'infinito non è ...
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Alla concezione del c. come sfondo di tutti gli eventi psichici si è giunti nel 20° sec., dopo che la psicologia ha compiuto la sua emancipazione dall'ambito filosofico, in cui era inclusa, e ha tentato [...] ), per cui, se l'immagine è il modello originario della dialettica tra parti e totalità e tra io e mondo, "un parola portata da questa voce non sono le espressioni esteriori di un io trascendentale e nascosto, ma sono io, così come il mio volto non è ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere un interlocutore,...
paralogismo
s. m. [dal lat. tardo paralogismus, gr. παραλογισμός, comp. di παρα- «para-2» e λογισμός «riflessione, ragionamento»]. – Ragionamento fallace, ossia falso ma con apparenza di verità, per alcuni distinto dal sofisma in quanto non...