CROCE (Della Croce), Giulio Cesare
Lucia Strappini
Nacque il "dì di carnevale" del 1550 a San Giovanni in Persiceto, comune della campagna bolognese.
Questa, come le altre scarse notizie attorno alla [...] tipici della commedia dell'arte in diverse composizioni crocesche e, insieme, del gusto per la mescolanza di lingue e dialetti. Ne sono esempio: Disgratie del Zani. Narrate in un sonetto di diciassette linguaggi. Come giungendo ad una hosteria ...
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Nacque a Giugliano in Campania nel 1566, come risulta dal Libro I dei battezzati della parrocchia di S. Nicola in cui è riportata la data del 15 febbraio di quell'anno, sebbene Benedetto Croce ne collochi [...] delle situazioni reali.
In queste Muse napolitane il B. appare in molti tratti vicino a G. C. Cortese, restauratore del dialetto napoletano e autore di opere come la Vaiasseide (1615), il Micco Passaro (1619), Li travagliase amure de Ciullo e Perna ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] 318 degli Scritti critici e teorici, a cura di A. Quondam, Bari 1973). Al C. dedicò particolare attenzione F. Galiani, in Del dialetto napoletano (cfr. le ediz. a cura di F. Nicolini, Napoli 1923, e di E. Malato, Roma 1970: entrambi importanti per le ...
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FUCINI, Renato
Domenico Proietti
Nacque l'8 apr. 1843 a Monterotondo, frazione di Massa Marittima, da David e Giovanna Nardi.
Il padre, carbonaro e anticlericale, si era stabilito nel piccolo centro [...] Il mito di Garibaldi nella "Nuova Antologia", Firenze 1982, pp. 169-174; R. Ambrosini, Modi e forme degli apporti della lingua ai dialetti letterari, in Annali della Fac. di lettere e filosofia dell'Univ. di Palermo, V (1984), pp. 140-142; M. Ciccuto ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] lessico, che si arricchì di numerosi prestiti. A partire dal 10° sec. ebbe inizio la separazione nei quattro dialetti nord- e sud-danubiani: il dacoromeno, continuazione del latino parlato nella Dacia romana e diventato lingua nazionale della Romania ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] arabo. Le ricerche artistiche fondono elementi tradizionali (in particolare, la calligrafia) con espressioni moderne, anche in un confronto dialettico con gli sviluppi dell’arte occidentale (A. Isma’il; F. Moudarres; M. Hammad; N. Shoura; N. Naba’a ...
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Poema cavalleresco di L. Ariosto (1474-1533), nato come ideale proseguimento dell’incompiuto Orlando innamorato (1483-95), di M.M. Boiardo (1441-1494), di molti personaggi del quale si seguono le vicende. [...] verseggiavano in latino", avvezzo dalla prima giovinezza a poetare anch'egli in latino, necessariamente doveva usare vocaboli e modi del dialetto e latini. Dalla prima alla seconda edizione, e da questa alla terza, e ancora mentre i fogli della terza ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] e fu parlata, secondo Dante, la prima lingua italiana che l'esule poeta s'adoprerà a liberare dal «turpiloquio dei dialetti» e a rendere veramente «curiale» e «aulica». Per tutto questo, pareva a Dante che il nipote del «buon Barbarossa» dovesse ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, METRICA
CCostanzo Di Girolamo
Se appare a tutt'oggi accettabile un'idea dei Siciliani come "colonia italiana della poesia occitanica, parallela, con qualche decennio di ritardo, [...] sorta di lingua volgare comune, o koinè", che in quanto latineggiante somigliava già al toscano, "essendo il toscano un dialetto particolarmente conservatore" (1992, pp. 222-224), idea che riprende in parte le vecchie tesi, risalenti all'Ottocento e ...
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Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] si esprime in due letterature distinte e separate dall'oggetto e dalla lingua, la dotta o latina, la volgare o romanza, dialettica e teologica la prima, poetica la seconda; invano pochi anni più tardi Gaston Paris raffigurava con nettezza di segno il ...
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dialettica
dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare un assunto, a persuadere...
dialettico
dialèttico agg. e s. m. [dal lat. dialectĭcus, gr. διαλεκτικός, der. di διαλέγομαι «conversare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la dialettica come arte del discutere e del persuadere argomentando: abilità, forza d.; procedimenti...