Si chiama comunemente genere neutro uno dei valori che la categoria del ➔ genere assume in varie lingue del mondo, segnatamente nelle lingue indoeuropee, antiche e moderne, accanto ai due valori, più stabili [...] però non è stata totale ma ha lasciato dei resti, diversi per quantità e per funzionalità, in numerose lingue e dialettiromanzi. Se ci limitiamo all’italiano, possiamo suddividere i discendenti del neutro latino in due classi: i fossili e i resti ...
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Le vibranti sono ➔ consonanti che si realizzano mediante una rapida alternanza di chiusure e aperture diaframmatiche in un punto del canale fonatorio (➔ fonetica e ➔ nozioni e termini di fonetica articolatoria). [...] terza formante (Lindau 1985; Stevens 1998).
Celata, Chiara (2005), Analisi del processo di retroflessione dei nessi con vibrante nei dialettiromanzi, «Quaderni del Laboratorio di linguistica» 5, pp. 1-24.
Lindau, Mona (1985), The story of “r”, in ...
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Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] tra i suoni [v] e [b] è frequente e attestata nelle iscrizioni, nelle evoluzioni del romanzo, di alcune lingue romanze in particolare e in molti dialetti italiani: verbex = vervex (Corp. Gloss. Lat.), VII, 193 o berbex (Petronio), che diventa in ...
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La compresenza di più lingue negli usi dei parlanti dà luogo a una situazione di contatto linguistico. Una definizione classica di contatto linguistico si trova nell’opera di Uriel Weinreich che ha aperto [...] comunità), provenzale (➔ francoprovenzale, comunità), ecc., e con i vari dialetti italo-romanzi (➔ dialetti) come il piemontese, il veneto, il siciliano, ecc. Il contatto coi dialetti è bidirezionale, giacché allo stesso tempo l’italiano influenza i ...
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L’esigenza di ordinare in base a precisi parametri il panorama delle parlate dialettali d’Italia è stata avvertita fin dagli albori della dialettologia scientifica, anche se i tentativi compiuti in tal [...] parte degli studiosi (per approfondimenti e dettagli si rinvia alle voci sulle singole aree linguistiche).
Tutti i dialetti italo-romanzi sono definiti primari (➔ varietà), in quanto formatisi contemporaneamente a quello che poi sarebbe diventato l ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] Foligno) e all’area maceratese-fermana delle Marche, con le quali viene di solito raggruppata, nel quadro dei dialetti italo-romanzi, sotto la denominazione di «Italia mediana», dovuta a Migliorini (➔ Italia mediana), che ha così definito le parlate ...
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Glottologo e filologo (Berlino 1892 - Tubinga 1986). Profondo conoscitore e indagatore della situazione dialettale italiana, a lui si deve la sintesi di grammatica storica della lingua italiana e dei dialetti [...] für das Studium der neueren Sprache; socio straniero della Crusca (1956) e dei Lincei (1972).. È nel campo dei dialetti italiani meridionali (romanzi e non) che si sono appuntate le ricerche di R., dando origine a un'amplissima messe di studi e opere ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] russa è costituita da un gruppo di dialetti che, con i dialetti bielorussi e quelli ucraini, forma il ramo e Tureckij gambit (1998; trad. it. Gambetto turco, 2000), e i romanzi giallo-neri, venati di ironia, di D. Doncova.. Nel panorama della poesia, ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] poema di circa 6000 versi scritto attorno all’830 in dialetto sassone forse da un monaco di Fulda, a esaltazione, A.H. Francke e N.L. von Zinzendorf. Nella fioritura di romanzi, quasi sempre mediocri, J.G. Schnabel lascia un’inconfondibile orma con ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] G., è possibile fare una distinzione tra i dialetti del nord e i dialetti del sud; un posto a parte hanno lo sec., sempre sotto l’influsso della seconda sofistica, ebbe largo sviluppo il romanzo, in cui si distingue Longo Sofista con Dafni e Cloe.
Le ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, tradizioni, pregiudizî v.; nell’uso ant.,...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...